Roberto de angelis è un bravo poliziotto. Di più: è il migliore della squadra mobile di bari. Sempre a caccia, specialmente di notte, quando la città dimentica la propria bellezza e diventa territorio della criminalità. Ma una vita in strada è una vita di solitudine, di disillusione, di violenza quotidiana, e prima o poi anche lo sbirro più duro si domanda se ha senso lottare ancora. C'è una donna, un medico trentenne, in cui ha intravisto una possibilità di rinascita, ma lei ha un lato oscuro che non concepisce distinzione tra amore e dolore, e che roberto non vuole assecondare. L'occasione per risollevarsi arriva la sera in cui intercetta giacinto trentadue, un giovane spacciatore che gestisce il traffico di droga intorno a un baracchino ambulante di salsicce. Un delinquente di piccolo calibro, almeno in apparenza. Lo pedina fino a poggiofelice, un residence alla periferia sud destinato un tempo agli sfrattati: non sa ancora, il poliziotto, di avere individuato la fortezza della nuova malavita barese, un 'mucchio selvaggio' che è uscito dai quartieri storici e si sta preparando a scatenare una campagna sanguinaria di conquista del territorio. Per lui è soltanto l'inizio di un viaggio all'inferno, oltre i propri limiti e quelli della legge.
Mathilda savitch ha tredici anni. Da quasi un anno sua sorella è morta finendo sotto un treno, spinta da uno sconosciuto. Mathilda reagisce alla perdita a modo suo, proponendosi di diventare perfida, di fare dispetti e cattiverie ogni volta che se ne presenta l'occasione, e nel frattempo pensa di premunirsi da un eventuale attacco terroristico, organizzando sistemi di fuga o di difesa (per esempio, un rifugio in cantina). Inoltre, elabora una sua classificazione delle persone, soprattutto anziane, dividendole in lucertole e uccelli. Ma la decisione più importante che prende è quella di leggere le mail ricevute dalla sorella e addirittura di rispondere, a nome di helene, al fidanzato e alla madre, fino a decidere di incontrare il ragazzo della sorella, disperato perché non ha più avuto notizie dalla sua amata. Sarà così che mathilda scoprirà la verità su quella morte ingombrante, che non è stata in effetti un incidente. Un giallo che è insieme romanzo di formazione e racconto delle scoperte del sesso e del mondo.
Finalista premio nebbiagialla 2016. Dopo ogni giorno ha il suo male, il secondo noir di antonio fusco ambientato sulle colline toscane. È un ferragosto rovente e sulle colline toscane ai confini di valdenza viene trovato il corpo di un uomo, ucciso con una revolverata alla nuca, sotto quello che in paese tutti chiamano 'il castagno dell'impiccato'. Non un omicidio qualunque, ma una vera e propria esecuzione, come risulta subito evidente all'occhio esperto del commissario casabona, costretto a rientrare in tutta fretta dalle ferie, dopo un'accesa discussione con la moglie. Casabona non fa in tempo a dare inizio alle indagini, però, che il caso gli viene sottratto dalla direzione antimafia. Strano, molto strano. Come l'atmosfera di quei luoghi: dopo lo svuotamento della diga costruita nel dopoguerra, dalle acque del lago è riemerso il vecchio borgo fantasma di torre ghibellina, con le sue casupole di pietra, l'antico campanile e il piccolo cimitero. E fra le centinaia di turisti accorsi per l'evento, casabona si imbatte in monique, un'affascinante e indomita giornalista francese. O almeno, questo è ciò che dice di essere. Perché in realtà la donna sta indagando su un misterioso dossier che denuncia una strage nazista avvenuta proprio nel paesino sommerso. Un dossier scottante, passato di mano in mano come una sentenza di morte, portandosi dietro un'inspiegabile catena di omicidi. E tra una fuga a parigi e un precipitoso rientro sui colli, casabona sarà chiamato a scoprire che cosa nascondono da decenni le acque torbide del lago di bali. Qual è il prezzo della verità? E può la giustizia aiutare a dimenticare?
L'ispettore erlendur è tornato nei luoghi della sua infanzia. Trascorrerà qualche tempo nel piccolo villaggio sulle rive di un fiordo dell'islanda orientale, deciso ad affrontare una volta per tutte l'ossessione che lo perseguita fin da quando era bambino: la scomparsa del fratello minore bergur durante una bufera di neve. Di notte, solo nel rudere abbandonato della sua casa, attende che l'oscurità, il gelo e il vento gli riportino i fantasmi della tragica esperienza che distrusse per sempre la sua famiglia; di giorno, vaga per i boschi e la brughiera alla disperata ricerca di indizi. E proprio qui si imbatte per caso in una vicenda per molti versi simile a quella di bergur: la sparizione di una giovane donna, in una notte di tormenta, nel gennaio del 1942. Una storia non ancora dimenticata, ma che molti preferirebbero lasciare sepolta sotto decenni di segreti e sensi di colpa. Immerso in un paesaggio aspro, in cui una modernità disordinata e invadente si scontra con una natura ancora capace di sconvolgere, erlendur si lascia trasportare in un'indagine al confine tra realtà e allucinazione, travolto da un'insaziabile sete di risposte che lo costringerà a scavare ostinatamente dentro ferite mai curate, a riportare in luce antiche suggestioni, a riesumare tormenti inconfessabili.
L'ispettore erlendur è tornato nei luoghi della sua infanzia. Trascorrerà qualche tempo nel piccolo villaggio sulle rive di un fiordo dell'islanda orientale, deciso ad affrontare una volta per tutte l'ossessione che lo perseguita fin da quando era bambino: la scomparsa del fratello minore bergur durante una bufera di neve. Di notte, solo nel rudere abbandonato della sua casa, attende che l'oscurità, il gelo e il vento gli riportino i fantasmi della tragica esperienza che distrusse per sempre la sua famiglia; di giorno, vaga per i boschi e la brughiera alla disperata ricerca di indizi. E proprio qui si imbatte per caso in una vicenda per molti versi simile a quella di bergur: la sparizione di una giovane donna, in una notte di tormenta, nel gennaio del 1942. Una storia non ancora dimenticata, ma che molti preferirebbero lasciare sepolta sotto decenni di segreti e sensi di colpa. Immerso in un paesaggio aspro, in cui una modernità disordinata e invadente si scontra con una natura ancora capace di sconvolgere, erlendur si lascia trasportare in un'indagine al confine tra realtà e allucinazione, travolto da un'insaziabile sete di risposte che lo costringerà a scavare ostinatamente dentro ferite mai curate, a riportare in luce antiche suggestioni, a riesumare tormenti inconfessabili.
Uno scheletro spunta dalle acque del lago kleifarvatn, a sud di reykjavík, nel punto in cui il bacino si sta prosciugando per cause non chiarite e la sabbia rivela i suoi segreti. A trovarlo è una giovane idrologa addetta ai rilevamenti: la polizia, al telefono, inizialmente pensa a uno scherzo. Si tratta dei resti di un uomo, databili intorno agli anni sessanta del novecento. Lo scheletro è legato a uno strano apparecchio di fabbricazione sovietica, in apparenza una ricetrasmittente. Nel cranio c'è un foro, grande come una scatola di fiammiferi. Omicidio o suicidio? Delle indagini è incaricato il solitario e spigoloso agente erlendur sveinsson, che per ragioni personali è ossessionato dai casi di persone scomparse, soprattutto se ignorati dai più e lontani dai clamori della stampa. Come sempre, erlendur è affiancato dai colleghi sigurður Óli ed elínborg, mentre nell'ombra lo aiuta il suo ex capo, marion briem, ormai in pensione. Gli indizi sono scarsi, le tracce confuse, tuttavia un elemento decisivo emerge con forza: la scomparsa dell'uomo è collegata in qualche modo a una rete spionistica del patto di varsavia, che operava ai tempi della guerra fredda, quando il territorio islandese era considerato strategico dal punto di vista militare e ospitava una grande base nato americana. Ma lo spettro del comunismo si aggira ancora per l'islanda? Per trovare la risposta, erlendur dovrà disseppellire rancori mai sopiti, ideologie tradite e amori indimenticati.
Baltimora, usa: una donna rimasta coinvolta in un incidente stradale fa una strana rivelazione. Dichiara di punto in bianco di essere heather bethany, una delle due sorelle adolescenti scomparse da un centro commerciale nel 1975. La donna sa molte cose di heather, e quanto afferma appare plausibile, ma c'è qualcosa in lei che rende increduli. Trent'anni fa, heather e sunny bethany svanirono completamente nel nulla. I loro corpi non furono mai ritrovati e a lungo, sulla stampa dell'intero paese e sulla bocca degli abitanti di baltimora, risuonò la domanda: com'è possibile che due ragazzine possano sparire da un supermercato affollato una domenica pomeriggio senza lasciare tracce e senza che nessuno le abbia viste sparire? Nel caso furono coinvolti in varia misura un agente di polizia, un assistente sociale, un avvocato e un detective che vengono immediatamente convocati al cospetto della sedicente heather bethany per appurare la veridicità del suo racconto. Ognuno dei personaggi in gioco nella passata e nell'attuale vicenda ha da nascondere qualcosa.
Edith è una donna apparentemente forte, allegra e sorridente, ma qualcosa di oscuro si annida dentro di lei. Edith cerca di non dare troppo peso a quei momenti di buio, che a volte l'assalgono senza una ragione precisa e con questa serenità affronta anche il divorzio dal marito. Edith, per sfuggire al grigiore della propria esistenza, incomincia a costruirsi un'altra vita nelle pagine del suo diario, in cui il figlio scapestrato è un brillante ingegnere con una moglie carina e una nipotina adorabile. Forse una semplice valvola di sfogo, se non che nella vita reale edith comincia a sentirsi strana, come se qualcosa si stesse lentamente incrinando dentro di lei. Dietro la tranquillità si apre l'anticamera della follia.
Un noir. Un amore di perdizione per una donna imprendibile e conturbante, una truffa e un crimine assurdi o futili; due balordi; l'inchiesta; e sotto tutto e tutti il gorgo risucchiante dell'incerto destino. Solo che su questi elementi strutturali del noir, tracciati con una intenzionale callligrafia a rendere più ironica la futilità dei moventi e l'inezia delle personalità in campo, interviene il tocco di bolaño, con la sua vocazione a raccontare la vita di traverso usando la maschera dell'invenzione e del gioco intellettuali. Gli elementi del noir vengono smontati e rimontati seguendo un metodo che si potrebbe dire cubista, per il tentativo di presentare la vicenda in una sequenza di quadri ognuno mostrato con una specie di simultaneità di visione.
'il rapporto di bloch con jack lo squartatore data da lungo tempo. 'the night of the ripper' non è che l'omaggio più recente a un personaggio che mostra di averlo ossessionato da sempre e che, con molta probabilità, l'ha influenzato nel corso di tutta la sua produzione letteraria. ' (dalla prefazione di carlo bordoni).