La dottoressa samantha laschen si è trasferita da londra alla costa dell'essex con la figlioletta elsie. Vuole rifarsi una vita, costruire un felice ménage familiare con il nuovo compagno danny e scrivere il suo libro sul recupero dei pazienti che hanno subito un forte trauma psicologico. Accetta a malincuore di ospitare la diciannovenne fiona mackenzie, scampata al massacro del resto della sua famiglia ad opera di misteriosi assassini. Fiona si conquista ben presto l'affetto di danny ed elsie, ma con lei entreranno nella casa di samantha la morte e il terrore.
Una fiaba nera e misteriosa che si svolge tutta in una notte, fino all'alba. L'incanto sospeso della fiaba si affianca alla capacità del romanzo di andare fino al fondo dell'animo di due adolescenti di fronte alla morte della madre. Che vorrà dire per loro la perdita di ogni sicurezza, compresa la casa dove trascorrono questa inquieta vigilia del loro destino, che è la veglia funebre definitiva della fanciullezza. La notte e il bosco sono l'ambiente in cui i due fratelli affrontano le proprie paure, in un'atmosfera misteriosa in cui gli inserti della fiaba modulano su variazioni minime l'attesa e l'angoscia, ma anche le speranze per il futuro.
Premio campiello 2003. Tra intrighi di potere, dame languide e perverse, preti divisi fra ascetismo e amore del mondo, si svolge la storia di cinìn, piccolo bastardo guardiano di mucche che diventerà pittore, il maestro dei santi pallidi. Sullo sfondo dell'italia di metà quattrocento, marco santagata ha raccontato il sorgere del talento pittorico di un uomo sempre in fuga e sempre alla ricerca di qualcosa, dando vita a un romanzo a metà tra invenzione e ricostruzione storica.
Giornate estive piene di confusione. La protagonista, un'eroina al rovescio, è innamorata e stravagante e usa la pittura come terapia. Pascal l'ha lasciata e vive con goli, un'iraniana mezza sballata che, come lei, è stata per un po' in un ospedale psichiatrico. In fondo lì non stava male, in mezzo a quelli che non ce la fanno, quelli che parlano con la madonna, quelli che passano il tempo a tingere i capelli a una bambola. Ma la protagonista del romanzo ce la fa. E' forte, combatte, resiste, finché un giorno, affacciandosi da un silenzio e da una lontananza durati quindici anni, arriva renato reian, suo padre. Chi è quest'uomo scappato via, la prima grande, cocente, indimenticabile delusione di una figlia?
Il 21 febbraio del 2001 erika de nardo, 16 anni, con la complicità di omar favaro, 17 anni, ha ucciso sua madre e suo fratello. Non solo: ha accusato un innocente, ha mentito, ritrattato, mentito di nuovo. Erika ha spostato le frontiere dell'orrore, le ha rese domestiche. Ora, tre anni dopo il delitto e un anno dopo che è stata condannata, su erika è sceso il silenzio. Non si può premiarla con la notorietà dopo che ha ucciso. Ma non si può neanche premiarla col silenzio, dopo che ha offeso le nostre certezze. Lei ha bisogno di silenzio, noi abbiamo bisogno di risposte o almeno di continuare a porci delle domande, a riflettere, a pensare, perchè erika è un caso estremo, ma il freddo che è dentro di lei, potrebbe essersi insinuato anche in altri corpi giovani.
Il 21 febbraio del 2001 erika de nardo, 16 anni, con la complicità di omar favaro, 17 anni, ha ucciso sua madre e suo fratello. Non solo: ha accusato un innocente, ha mentito, ritrattato, mentito di nuovo. Erika ha spostato le frontiere dell'orrore, le ha rese domestiche. Ora, tre anni dopo il delitto e un anno dopo che è stata condannata, su erika è sceso il silenzio. Non si può premiarla con la notorietà dopo che ha ucciso. Ma non si può neanche premiarla col silenzio, dopo che ha offeso le nostre certezze. Lei ha bisogno di silenzio, noi abbiamo bisogno di risposte o almeno di continuare a porci delle domande, a riflettere, a pensare, perchè erika è un caso estremo, ma il freddo che è dentro di lei, potrebbe essersi insinuato anche in altri corpi giovani.
'allegro occidentale' è la storia di mister piccolo, uno scrittore giornalista al quale hanno proposto di vedere il mondo (o quanto meno una buona parte di questo) insieme ad altri otto colleghi. E mister piccolo comincia questo lungo viaggio a occhi sbarrati scoprendo subito, da quando mette piede per la prima volta nella business class dell'aereo diretto in sri lanka, che il privilegio sarà, per tutto il tempo della sua odissea, l'unico vero luogo che fa la differenza, quello che uniforma tutti i luoghi, che azzera le distanze geografiche e amplifica quelle sociali, che crea paradisi e li distrugge.
Pietro apre gli occhi e vede una realtà sconosciuta: un collegio, un posto squadrato anche fisicamente, cinto da un muro oltre il quale s'intuisce l'acqua. Forse è un'isola. Ma lui non sa perché è lì. Nella sua mente ci sono sprazzi di eden: c'è una ragazza che corre con lui, è irina, la sua fata compagna di giochi. E da qualche parte, altrove, ci sono le immagini di un corpo femminile impossibilitato a muoversi, in un luogo misterioso. Tornato a casa, vedrà la madre, bellissima e terribile, intrattenersi con stranieri che lui solo non vuole riconoscere come nazisti e sulla lapide di irina e fra le pagine del suo diario segreto apprenderà infinite cose sulle persone e sui tempi attorno a lui.
L'autore è il discendente dei principi esterházy d'ungheria, famiglia di aristocratici vicini a imperatori e re. Quando, nel 1949, il partito comunista impose un regime stalinista, la famiglia di péter decise di restare piuttosto che di andare in esilio. In questo libro lo scrittore, accanito sperimentatore, racconta con una narrazione non lineare la storia della famiglia dal 1500 in poi dando vita a una lunga carrellata storica, in cui ogni antenato maschio viene chiamato 'mio padre' con un effetto di straniamento evidente.
I racconti spaziano dal tema del conflitto dell'individuo con un mondo mostruoso, alla feroce degenerazione della lotta politica, a orizzonti più vasti, quali l'avveniristica condizione umana, o ancora, la metafora delle aporie della civiltà. Sono narrati nei toni del leggero, del comico, dell'angosciante, del tragico, cogliendo incubi e dissonanze della vita e del disagio esistenziale dell'uomo contemporaneo.