Aitos de la cascada è un complesso residenziale di lusso che sorge alla periferia di buenos aires, lontano anni luce dalla brulicante vita della metropoli argentina. Un'oasi dorata di pace e tranquillità protetta da alte mura vigilate giorno e notte, popolata da famiglie facoltose che hanno creato al suo interno un paradiso artificiale fatto di ordine e costruito sulla ricchezza. Le donne vi conducono un'esistenza agiata, scandita da un tempo sospeso, in cui trovano spazio solo la crescita dei figli, le serate al club, le cene a bordo piscina, in attesa che gli uomini facciano ritorno a casa. Tutto è perfetto. Troppo perfetto. Dietro la sua facciata di splendore e perfezione, altos de la cascada è un mondo che si sta sgretolando economicamente giorno dopo giorno: quattro uomini sull'orlo del fallimento decidono quindi di suicidarsi inscenando un incidente, in modo che le famiglie possano riscuotere i soldi dell'assicurazione. Ma uno di loro cambierà idea.
In questi ultimi anni noi italiani sentiamo parlare del resto del mondo in due soli modi. Per un verso i paesi stranieri vengono citati come modello positivo: il mondo che ci circonda, fuori e dentro l'europa, sembra fatto di nazioni in cui tutto funziona alla perfezione, in cui i servizi sono efficienti ed economici, in cui lo sviluppo è senza intoppi e in cui le prospettive per il futuro sono, per lo più, rosee. E così apprendiamo, indignati, che in spagna i treni sono efficienti, che in francia i servizi alla famiglia sono formidabili e che il resto della classe politica mondiale è ben più all'altezza delle sfide di questo momento storico di quanto non sia la nostra 'casta'. D'altro canto, il mondo sviluppato, e quello in via di sviluppo, è dipinto come un luogo di aggressiva concorrenza, di paesi privi di regole e senza scrupoli le cui merci ci stanno scorrettamente per invadere, mentre a noi non resta altro che proteggerci nella speranza che questo momento di instabilità mondiale finisca. Come federico rampini e carlo de benedetti ci mostrano in questo libro, il 'cielo sopra l'italia' è molto più mosso e variegato di quanto questi luoghi comuni siano in grado di dirci.
I sinistrati siamo noi. Brutalizzati alle elezioni, battuti culturalmente, spintonati ai margini di una società cattiva. Alcuni legati a un'idea troppo razionale di riforme difficili, altri pervasi dalla nostalgia di rivoluzioni impossibili. Risultato: vinceranno sempre gli altri. Perché noi siamo fuori tempo, fuori moda, fuori gioco. E con la triste euforia degli esclusi, fra l'autolesionismo e l'autocompatimento, ci prepariamo a diventare una minoranza permanente. Ma non è colpa nostra: scienziati autorevoli hanno dimostrato che si è di sinistra per via del dna. C'è di mezzo un dannato gene altruista. Come dire che siamo fessi per natura. Per questo il partito democratico ha sbagliato tutte le strategie, si è illuso di vincere, si è schiantato contro berlusconi, e dopo la batosta non ha ancora deciso se sopravvivere a una sconfitta storica o lasciarsi naufragare. Ci vorrebbe una cultura, un leader, uno schema politico. Ci vorrebbe almeno un'idea. Invece, i riformisti non hanno ancora un programma e gli estremisti non hanno più un peso. Di idee, non se ne parla più. Edmondo berselli descrive, con affetto, la storia e la malattia dei sinistrati italiani, e formula senza pietà la relativa diagnosi. L'italia va a destra, ritrova nel partito di berlusconi il clima confortevole di una dc senza preti, mentre le corporazioni prosperano e la concorrenza latita. C'è una speranza per la sinistra e i sinistrati? Oppure li attende un deserto infinito, e la condanna di attraversarlo fra miraggi crudeli?
Questa volta maigret l'ha preso davvero male il ritorno dalle ferie: a parigi si respira ancora aria di vacanze, l'estate non si decide a finire, e perfino al quai des orfèvres l'atmosfera gli pare insolita. Come se non bastasse, gli capita di avere degli incubi. Sicché accoglie quasi con sollievo una di quelle telefonate che lo svegliano in piena notte buttandolo giù dal letto mentre sua moglie scatta in cucina a fargli un caffè. La vittima dell'omicidio sul quale dovrà indagare è un tipico 'uomo tranquillo', ex proprietario di un cartonificio in pensione da qualche anno per motivi di salute, buon padre di famiglia, amato dalla moglie e adorato dalla figlia - uno che non aveva nemici perché 'tutti gli volevano bene'. Eppure maigret sente subito che in quel caldo e armonioso quadretto familiare in apparenza senza crepe, in quell'esistenza borghese e ovattata dove l'eventualità di un delitto è totalmente inconcepibile, c'è qualcosa che non funziona, qualcosa di stridente. E questo non può che turbarlo: perché quel mondo di gente ammodo (e talmente 'buona' da tentare fino allo spasimo di coprire il colpevole) è anche il suo, e a tutti loro lui pensa 'come a persone di famiglia'.
È finita la scuola, le vacanze sono ormai vicine e per valentina, vale per gli amici, tutto va per il verso giusto: lei e marco si amano alla follia e passano intere giornate a baciarsi e a coccolarsi in riva al mare. Non solo: a breve arriverà anche una fantastica sorellina di nome giulia. Cosa può desiderare di più dalla vita? Poi arriva l'invito di marta a trascorrere un'avventura mozzafiato da sole in campeggio. E così tra l'euforia, le risate, le prime notti sul materassino, gli incontri ravvicinati con i millepiedi, le incursioni notturne in spiaggia. Un nuovo incontro, il bagno di mezzanotte e un bacio che sa di salato, tutto sembra complicarsi. Ma il tempo passa in fretta e l'autunno è dietro l'angolo con le lezioni che ricominciano, gli allenamenti di pallanuoto di marco che non finiscono mai, giulia che sembra essere il centro del mondo e un improvviso viaggio a londra. E valentina, bella più che mai, corre veloce come il vento, e presto capirà quanto vale il suo amore per marco e l'affetto di chi le sta intorno.
Willy melodia nasce nella catania poverissima del 1910, a otto anni abbandona la scuola e per guadagnarsi un piatto di pasta aiuta il sacrestano del crocefisso della buona morte. Qui scopre di avere l'orecchio assoluto: le sue dita scorrono veloci e fatate sui tasti dell'organo. Comincia a suonare nelle feste del vicinato: l'abilità, l'avvenenza e la protezione di un boss mafioso gli procurano ingaggi nelle sale cinematografiche e nel più famoso bordello cittadino. A catania assiste a un omicidio e per scansare l'arresto viene spedito da cosa nostra a new york. Sulla nave s'innamora della diciassettenne rosa. Inizia a lavorare in diversi locali tra chicago e new york: frank costello lo ingaggia al piano bar dell'hollywood, entra nelle grazie di luciano. Per willy sembrano spalancarsi le porte del paradiso. Ma rosa da alla luce turiduzzu e pretende che il marito si liberi dall'invadente tutela dei compari. Luciano e costello lo fanno suonare durante le loro partite a poker e nelle grandi orge organizzate per politici e industriali. Sono tanti dollari in più ai quali willy non vuole rinunciare, ma che gli costano un inferno familiare. Con l'arresto di luciano la situazione sembra precipitare; ma sono ancora molte le avventure, sentimentali e di mafia, che attendono willy prima del suo rientro in italia.
Ii metodo educativo montessori, applicato in centinaia di scuole in tutto il mondo, ha rivoluzionato nel profondo la pedagogia degli ultimi cent'anni, proponendo un'idea del bambino completamente diversa da quella fino allora accettata. Il fanciullo viene visto come un essere completo, dotato naturalmente di un'energia creativa e affettiva, e il principio fondamentale che deve improntare la sua educazione è quello della libertà, da cui naturalmente emergerà la disciplina. Questo volume comprende alcuni dei brani chiave del pensiero montessoriano che offrono ai genitori e agli educatori di oggi utili spunti di riflessione per crescere dei bambini liberi, autentici, spontanei, responsabili.
L'italia fascista ha rotto in tempo l'alleanza con hitler e anzi ne ha contrastato le mire, guadagnandosi nel 1945 un posto al tavolo dei vincitori. Dal conflitto, destinato a entrare nella memoria degli italiani come la nostra guerra, il duce esce trionfatore; anche casa savoia è eliminata dalla scena politica, e la nuova costituzione
Che cosa è accaduto dopo la morte di gesù e com'è nata la religione che da lui ha preso il nome? Fino a che punto gli storici, esaminando fatti e testi e prescindendo da ogni considerazione di fede, possono ricostruire gli avvenimenti che hanno trasformato quel profeta umiliato, ucciso su un patibolo romano, nel fondatore di una delle più grandi religioni? Gesù non ha mai detto di voler fondare una chiesa che portasse il suo nome, né di dover morire per sanare con il suo sangue il peccato di adamo ed eva, ristabilendo l'alleanza tra dio e gli uomini. Non ha mai detto di essere nato da una vergine che lo aveva concepito per intervento di un dio. Da dove viene allora tutto il complesso apparato di norme, cariche, vestimenti, liturgie, formule, che caratterizza la chiesa che a lui si richiama? Corrado augias si confronta e dialoga sulla storia del cristianesimo delle origini con lo studioso remo cacitti. Una complessa avventura umana che ha il suo punto di svolta nella figura dell'imperatore costantino, il primo a trasformare il cristianesimo in uno strumento di potere, opera che sarà poi completata, al termine del iv secolo, da un altro imperatore, teodosio, che lo renderà religione imperiale. Grazie a questa documentata ricostruzione si giunge a comprendere perché la fede cristiana, che inizialmente era soltanto una corrente minoritaria del giudaismo, sia riuscita a sopravvivere per oltre venti secoli e a imporsi come una delle religioni più diffuse sull'intero pianeta.
Ci troviamo nell'egitto del iii secolo a. C . E più precisamente ad alessandria, là dove regnano i faraoni, dove è stata costruita la più grande biblioteca dell'antichità e dove brilla maestoso il faro più spettacolare che si sia mai visto, una delle sette meraviglie del mondo. Su questo magico sfondo si succedono, a ritmo vertiginoso, intrighi amorosi e lotte per la conquista del potere, che non di rado volgeranno in efferati assassini. Ma il succedersi di tutti questi avvenimenti non farà desistere eratostene, precettore dei figli del re evergete e direttore della biblioteca d'alessandria, dal compito che gli è stato affidato dal sovrano: effettuare la prima misurazione della terra.