'tengo, dove sei? ' ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi. Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che devono, soprattutto, vincere le paure interiori inquietanti e terribili come piccole creature che albergano dentro di noi per poter creare a propria volta un mondo in cui non ci sia più la paura, un mondo nuovo in cui essere al sicuro in due. Aomame e tengo vivono da sei mesi in una realtà che non è la loro, un mondo 'al di là dello specchio' su cui brillano due lune. Divisi e braccati, costantemente in pericolo di vita, sembra che tutto congiuri per impedire che si incontrino. Sulle loro tracce, oltre la setta sakigake e forze ancora più sfuggenti e misteriose, adesso c'è anche l'investigatore privato ushikawa, un ostinato segugio il cui bizzarro aspetto fisico (guardarlo 'era come trovarsi di fronte a uno specchio deformante, e tuttavia nitido in modo spiacevole') si accompagna ad un intuito strepitoso. Ushikawa, però, è anche il terzo, inedito punto di vista che, alternandosi a tengo e aomame, accompagna il lettore nella vertiginosa conclusione di 1q84. Qui murakami tira le fila di tutte le trame, i personaggi, gli enigmi con cui ha costruito la sua narrazione: le domande, le coincidenze, i misteri daranno corpo a una nuova verità, come una costellazione che all'improvviso rivela il suo disegno. Murakami ha creato un universo per raccontarci come si creano gli universi.