Beevor descrive la battaglia casa per casa con la quale l'armata rossa arrivò a conquistare berlino nei primi giorni del maggio 1945, ponendo fine alla guerra in europa. Il racconto abbraccia per intero gli ultimi mesi del conflitto, decisivi e atroci. Furono decisivi perché l'esito non era affatto scontato: nonostante le perdite e i bombardamenti la wehrmacht oppose a lungo una resistenza efficace. E furono atroci per le sofferenze inflitte alle popolazioni dallo scontro senza quartiere di due totalitarismi contrapposti.
Come si fa a conciliare il lavoro in una società finanziaria, un marito talvolta noioso, due bambini piccoli e bisognosi di cure, senza dimenticare un amante online? Sono questi i crucci in cui si dibatte quotidianamente kate reddy, trentacinquenne in carriera che conta i minuti come le altre donne contano le calorie, costretta a destreggiarsi tra appuntamenti di lavoro, impegni familiari, massaggi, sedute dal dentista e mille altre faccende. E tutto lascia presagire che, prima o poi, la situazione non potrà che precipitare. Ma kate è una donna che non si abbatte facilmente e ha dalla sua un'arma assolutamente invidiabile: l'ironia.
Luisito bianchi scrive questo romanzo negli anni settanta, rappresentando con i mezzi della letteratura un'esperienza per lui profonda e cruciale, seppur vissuta in giovanissima età: la resistenza italiana. Nel 1989 - dopo una profonda revisione da parte dell'autore - gli stessi amici ne curano la prima pubblicazione, autofinanziata e ora esaurita. Il libro inizia così a diffondersi
L'ultima battaglia si avvicina, e così lo scontro finale tra il drago rinato e il tenebroso: l'ombra è pronta a oscurare ogni luogo del mondo. La ruota del tempo sarà spezzata e le epoche verranno ricostruite a immagine del male. Ma rand può salvare l'umanità, accettando il suo ruolo di drago rinato e trovando callandor, l'antica spada del drago, la spada che non può essere toccata. I destini di ognuno sono legati a quello di rand. Mat combatte fra la vita e la morte a causa della contaminazione di shadar logoth, mentre perrin è scisso fra il mondo degli umani e quello dei lupi. La missione di moiraine diventa sempre più difficile e l'aes sedai sarà costretta a ricorrere a metodi proibiti da millenni per combattere la progenie dell'ombra.
Sopravvissuto alla terribile battaglia di assaye, richard sharpe è stato promosso. Ma, sebbene la guerra contro i maratta sembri quasi conclusa, un'altra sfida attende il nuovo ufficiale. Uno dei suoi nemici giurati, il sergente obadiah hakeswill, sta infatti tramando contro di lui e mira addirittura a ucciderlo. Tuttavia, mentre sharpe schiva trappole mortali e pianifica la sua vendetta, l'esercito lo chiama ancora una volta a combattere: l'impenetrabile fortezza di gawilghur, dove si sono nascosti gli ultimi nemici, sta infatti strenuamente resistendo all'assedio inglese. E sarà proprio davanti a quella fortezza che sharpe rischierà tutto.
Il romanzo narra epicamente il tragico destino di una minoranza etnica odiata e perseguitata per la sua antichissima civiltà cristiana, in eterno contrasto con i turchi e con il grande impero ottomano. Verso la fine del luglio 1915 circa cinquemila armeni perseguitati dai turchi si rifugiarono sul massiccio del mussa dagh, a nord della baia di antiochia. Fino ai primi di settembre riuscirono a tenere testa agli aggressori ma poi, cominciando a scarseggiare gli approvvigionamenti e le munizioni, sarebbero sicuramente stati sconfitti se non fossero riusciti a segnalare le loro terribili condizioni a un incrociatore francese. Su quel massiccio dove per quaranta giorni vive la popolazione di sette villaggi, in un'improvvisata comunità, si ripete in miniatura la storia dell'umanità, con i suoi eroismi e le sue miserie, con le sue vittorie e le sue sconfitte, ma soprattutto con quell'afflato religioso che permea la vita dell'universo e dà a ogni fenomeno terreno un significato divino che giustifica il male con una lungimirante, suprema ragione di bene. Dentro il poema corale si ritrovano tutti i drammi individuali: ogni personaggio ha la sua storia, ogni racconto genera un racconto. Fra scene di deportazioni, battaglie, incendi e morti, dotate di straordinaria potenza rappresentativa, si compone quest'opera fondamentale dell'epica moderna.
Sopravvissuto alla terribile battaglia di assaye, richard sharpe è stato promosso. Ma, sebbene la guerra contro i maratta sembri quasi conclusa, un'altra sfida attende il nuovo ufficiale. Uno dei suoi nemici giurati, il sergente obadiah hakeswill, sta infatti tramando contro di lui e mira addirittura a ucciderlo. Tuttavia, mentre sharpe schiva trappole mortali e pianifica la sua vendetta, l'esercito lo chiama ancora una volta a combattere: l'impenetrabile fortezza di gawilghur, dove si sono nascosti gli ultimi nemici, sta infatti strenuamente resistendo all'assedio inglese. E sarà proprio davanti a quella fortezza che sharpe rischierà tutto.
Alle cinque del pomeriggio ora britannica in cui gli agenti di scotland yard hanno arrestato il generale pinochet si è posto fine a una sensazione di impunità e il governo cileno ha avuto l'opportunità di chiudere una situazione vergognosa. Così comincia la storia del
Luisito bianchi scrive questo romanzo negli anni settanta, rappresentando con i mezzi della letteratura un'esperienza per lui profonda e cruciale, seppur vissuta in giovanissima età: la resistenza italiana. Nel 1989 - dopo una profonda revisione da parte dell'autore - gli stessi amici ne curano la prima pubblicazione, autofinanziata e ora esaurita. Il libro inizia così a diffondersi 'da mano a mano, da amicizia ad amicizia', secondo le stesse parole dell'autore. L'editore sironi, imbattutosi come tanti altri in quest'opera e convinto della sua forza, la propone ora al grande pubblico.