Quando nella casa di campagna di nikolaj kirsanov arriva il figlio arkadij con l'amico evgenij bazarov, si delinea subito il conflitto tra vecchie e nuove generazioni. Evgenij è un giovane medico, fiducioso solo nelle scienze sperimentali, un nichilista, lo definisce l'autore, con un termine che avrebbe poi avuto grande fortuna. Le sue idee turbano kirsanov e irritano suo fratello, lo scettico pavel. In una città vicina i due incontrano la bella vedova anna odincova di cui bazarov si innamora, ma da cui è rifiutato. Dopo un duello con pavel, evgenij contrae, durante un'autopsia, un'infezione che non vuole curare e muore assistito da anna, con pietà, ma senza amore.
Le lunghe estati in un paesino di montagna sono, per tre amiche 'cittadine', un'occasione per ritrovarsi e per scambiarsi innumerevoli confidenze su problemi di famiglia e primi amori. Ma ecco che le loro giornate vengono sconvolte dall'arrivo della troupe di una seguitissima telenovela la cui interprete è una vera e propria 'diva' adolescente: scintilla luz, che sullo schermo incarna la nobile violante, ovvero l' orfanella di merignac. Inutile dire che gli occhi di tutto il paese sono puntati su di lei, e che barbara, valentina e vittoria non avranno pace finché non riusciranno a conoscerla. Vista da vicino, però, violante non è affatto quella che si aspettavano. Età di lettura: da 11 anni.
L'india, 'continente dei superlativi', come l'ha definita l'indianista domenico amirante, è la terra del cuore che affascina da secoli il viaggiatore occidentale per la sua distanza straniante dalla nostra cultura. Oggi è una potenza emergente di un miliardo e trecento milioni di abitanti. Meta di pellegrinaggi per affamati di spiritualità e per distratti turisti dell'esotico, ammalia per il suo concentrato di contraddizioni di cui quasi mai si comprende il senso profondo e storico. Ma quando se ne coglie anche solo una piccola parte, si schiude agli occhi un universo di bellezze impensate. Questo libro è il resoconto di un viaggio tra le meraviglie dell'india e le sue ferite millenarie. Ma è anche un viaggio attraverso la geografia impervia della cultura di una società polietnica e balcanizzata, custode però di una sapienza antichissima. Tra nozioni storiche e geografiche, curiosità culturali e vivide descrizioni, il diario diventa percorso di catarsi fra gli affanni di una quotidiana prostrazione e le vette di un sapere millenario. Ed è così che l'avventura diventa scrigno di conoscenza e la conoscenza si fa intimità che permette di possedere veramente quello che si conosce. Si dice che si può entrare in india da cento porte ma è difficile trovarne poi una sola per uscire. L'unica porta è quella che il più delle volte cambia il cuore.
Il postino ha un bel daffare! Deve consegnare dei pacchi alla coppia degli ippopotami, a quella delle scimmie, a quella dei pinguini. Tutti sono ben felici di ricevere la visita del postino perché nei pacchi c'è sempre. Un bebè! Ma che sorpresa per i pinguini quando si schiude il guscio: quello che salta fuori non è esattamente quello che si aspettavano! Be. , a volte anche il postino si sbaglia. Età di lettura: da 3 anni.
Storie in rima e illustrazioni colorate per scoprire il valore di parole importanti. 'grazie', 'scusa', 'ciao, 'ti voglio bene', 'pazienza', 'per piacere': parole che diventano formule magiche in grado di far nascere un abbraccio, un sorriso, il perdono e l'amicizia. Età di lettura: da 3 anni.
Bremer dan gorst, maestro di spade caduto in disgrazia, ha giurato di reclamare sul campo di battaglia l'onore perduto. È ossessionato dalla redenzione e assetato di violenza, dunque non gli importa molto di quanto sangue scorrerà, anche se si trattasse del proprio. Il principe calder non ha alcun interesse per l'onore e di certo non ha intenzione di finire ammazzato. Tutto quello che vuole è il potere, e si servirà di qualsiasi bugia ed espediente, tradirà tutti gli amici per raggiungerlo. Almeno sino a quando non sarà lui a dover combattere. Curden lo strozzato, l'ultimo uomo onesto rimasto al nord, ha dedicato la sua vita all'arte della guerra, ricavandone solo ginocchia gonfie e nervi logori. Non gli importa nemmeno più chi sia a vincere, vuole soltanto fare la cosa giusta. Ma è possibile individuarla nel mondo che gli sta crollando intorno? Il destino del nord sarà deciso da tre sanguinosi giorni di battaglia. Ma con entrambi gli schieramenti corrotti da intrighi, debolezze, ostilità e meschine gelosie, è improbabile che siano i cuori più nobili o anche le armi più potenti a prevalere.
Il talento infinito, l'amore del pubblico, la devozione delle donne, l'amicizia dei potenti: e arnaldo vezzi, il più grande tenore del suo tempo, crede di essere un dio. Quindi si prende quello che vuole, se ne serve e lo getta via; calpesta cuori e anime; deride, distrugge. Tutto deve essere suo, nulla gli si può rifiutare. Ma un dio può non essere immortale.
In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul trono di spade, nel sud caldo e opulento, siede robert baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo nord, la barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli estranei -sembra vacillare. Si dice che gli estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre. Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, presagi e magie si intrecciano nel primo volume della saga de
Il treno è verde, con un cartello in caratteri cirillici e cinesi che riporta la città di partenza, mosca, e quella di arrivo, pechino. In mezzo, c'è un mondo selvaggio, quelle regioni estreme raccontate da esploratori e pionieri, territori vasti ed enigmatici, sul filo del sogno. Il treno è un ponte lunghissimo che attraversa la taiga siberiana, le steppe mongole, il deserto del gobi, superando il remoto confine tra le regioni di gengis khan e il paese più popoloso del mondo, la cina. Passando da una civiltà pressoché immutata nei secoli a una dimensione avveniristica e tecnologica. Il treno è una casa in movimento, che ospita passeggeri stravaganti e ombre del passato. Mauro buffa ci racconta questo insolito viaggio in treno (più la digressione in mongolia, sceso dal convoglio) in cui ha incontrato russi post sovietici, babuske infreddolite, pastori nomadi maestri dell'essenzialità; ha brindato con la vodka insieme agli occasionali compagni di scompartimento, ha trovato ospitalità nelle gher, mangiando carne di montone e bevendo tè salato, lasciandosi incantare dagli spazi infiniti ancora non contaminati dall'uomo.