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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Ideali Politici

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Libri in questa classifica: 126

Pagina 6 di 13

Posizione in classifica: 51

La Nazionalizzazione Delle Masse
Simbolismo Politico E Movimenti Di Massa In Germania (1815-1933)

George L. Mosse

Società - Ideali politici

La Nazionalizzazione Delle Masse<br>Simbolismo Politico E Movimenti Di Massa In Germania (1815-1933)
Un classico della storia moderna. In quest'opera ormai classica, che renzo de felice ha paragonato all''autunno del medioevo' di huizinga e ai 're taumaturghi' di mare bloch, mosse ha inteso scoprire le radici lontane del nazismo, e misurare quanto esse hanno giocato sulla politica e l'organizzazione di massa dei regimi fascisti. I fenomeni di irreggimentazione così evidenti nella germania hitleriana portano all'estremo un tipo di politica nei confronti delle masse che viene messo in atto a partire dall'ottocento, con una 'estetizzazione' della politica, una ritualità (i monumenti, le feste, le cerimonie), una organizzazione che coinvolgono le masse popolari nei valori e negli ideali borghesi e nazionali, ovvero le 'nazionalizzano'.
Punteggio: 777
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2024

Posizione in classifica: 52

L' Uomo Della Provvidenza
Mussolini, Ascesa E Caduta Di Un Mito

Arrigo Petacco

Società - Ideali politici

L" Uomo Della Provvidenza<br>Mussolini, Ascesa E Caduta Di Un Mito
Attraverso una scelta degli episodi più significativi della parabola politica di mussolini, attuata grazie a una ricerca fra testimonianze raccolte negli archivi pubblici e privati - fra cui spicca quella della figlia edda - petacco ripercorre gli anni della giovinezza, il sogno rivoluzionario, l'attività di giornalista e di scrittore. Rievoca poi i principali avvenimenti di cui, una volta conquistato il potere, fu indiscutibile protagonista: dall'omicidio matteotti al concordato con la chiesa, dalle riforme economiche alle imprese militari, per giungere nel 1938 alla conferenza internazionale di monaco, al patto d'acciaio con la germania e alle leggi razziali. L'inizio della sua inarrestabile caduta e della rovina dell'italia.
Punteggio: 767
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/03/2018

Posizione in classifica: 53

Il Mistero Hitler

Ron Rosenbaum

Società - Ideali politici

Il Mistero Hitler
Dove e quando ha inizio la vera storia di adolf hitler? Rosenbaum affronta tutti gli interrogativi che, a partire dall'immediato dopoguerra, hanno diviso storici, filosofi e psicologi, animati dalla volontà di scandagliare la psiche dell'uomo che ha incarnato il male del xx secolo.
Punteggio: 765
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/10/2022

Posizione in classifica: 54

Perché LItalia Diventò Fascista (e Perché Il Fascismo Non Può Tornare)

Bruno Vespa

Società - Ideali politici

Perché LItalia Diventò Fascista (e Perché Il Fascismo Non Può Tornare)
In questo libro appassionante come un romanzo, bruno vespa racconta come e perché tre anni di guerra civile (1919-1922) consegnarono il potere all'uomo che l'avrebbe tenuto per un ventennio e perché la «democrazia autoritaria» del primo biennio (1923-1924) si trasformò in dittatura dopo il delitto matteotti. Benito mussolini camminava a lunghi passi su e giù per l'ufficio di direttore del «popolo d'italia» e, nei momenti di più acuta depressione, confidava alla sua musa margherita sarfatti di voler piantare baracca e burattini: «faccio il giornalista da troppo tempo. Ho tanti altri mestieri. Posso fare il muratore: sono bravissimo. Sto imparando a fare il pilota aviatore. Oppure posso girare il mondo con il mio violino: magnifico mestiere, il rapsodo errante! ». Era la fine del novembre 1919 e aveva fondato da poco i fasci di combattimento, ma aveva perso in modo disastroso le prime elezioni politiche. Pochissimi voti e nessun seggio. Appena tre anni dopo, il duce del fascismo era a capo del governo, acclamato dalla folla e incoraggiato da insospettabili antifascisti che gli chiedevano di rimettere in sesto un paese distrutto, demotivato, indebitato e diviso. Giolitti gli riconosceva il merito di aver «tratto il paese dal fosso in cui finiva per imputridire». Amendola suggeriva di «secondare le mosse dell'onorevole mussolini perché questo è il solo mezzo per ripristinare la forma della legalità». Nitti scriveva ad amendola: «bisogna che l'esperimento fascista si compia indisturbato». E anna kuliscioff a turati: «nessuno potrebbe raggiungere la pacificazione se non mussolini». Salvemini, l'antifascista più irriducibile, giungeva a dire: «bisogna augurarsi che mussolini goda di una salute di ferro, fino a quando non muoiano tutti i turati…». In questo libro appassionante come un romanzo, bruno vespa racconta come e perché tre anni di guerra civile (1919-1922) consegnarono il potere all'uomo che l'avrebbe tenuto per un ventennio e perché la «democrazia autoritaria» del primo biennio (1923-1924) si trasformò in dittatura dopo il delitto matteotti. Gli slogan e gli errori di un secolo fa sono stati spesso richiamati nell'attuale polemica politica, italiana e internazionale. Vespa ne disegna il panorama completo, mettendo al centro della scena matteo salvini che, con la clamorosa vittoria della lega alle elezioni europee del 2019, ha ribaltato gli equilibri politici, aprendo una crisi al buio che, invece di portare di nuovo alle urne, ha fatto nascere per la prima volta nella storia italiana un governo di segno opposto al precedente, ma presieduto dallo stesso premier, giuseppe conte. L'autore, che ha incontrato tutti i protagonisti della scena politica, racconta tattiche, strategie e retroscena di una battaglia senza esclusione di colpi: dalla nascita del partito di matteo renzi ai patemi del pd di zingaretti dopo la scissione, dalla ritrovata unità del centrodestra nella grande manifestazione romana di piazza san giovanni del 19 ottobre 2019 per far cadere il governo all'implicita alleanza non dichiarata tra luigi di maio e lo stesso renzi per evitare che conte diventi il nuovo leader del centrosinistra.
Punteggio: 763
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/10/2023

Posizione in classifica: 55

Perché L'Italia Diventò Fascista (e Perché Il Fascismo Non Può Tornare)

Bruno Vespa

Società - Ideali politici

Perché L"Italia Diventò Fascista (e Perché Il Fascismo Non Può Tornare)
In questo libro appassionante come un romanzo, bruno vespa racconta come e perché tre anni di guerra civile (1919-1922) consegnarono il potere all'uomo che l'avrebbe tenuto per un ventennio e perché la «democrazia autoritaria» del primo biennio (1923-1924) si trasformò in dittatura dopo il delitto matteotti. Benito mussolini camminava a lunghi passi su e giù per l'ufficio di direttore del «popolo d'italia» e, nei momenti di più acuta depressione, confidava alla sua musa margherita sarfatti di voler piantare baracca e burattini: «faccio il giornalista da troppo tempo. Ho tanti altri mestieri. Posso fare il muratore: sono bravissimo. Sto imparando a fare il pilota aviatore. Oppure posso girare il mondo con il mio violino: magnifico mestiere, il rapsodo errante! ». Era la fine del novembre 1919 e aveva fondato da poco i fasci di combattimento, ma aveva perso in modo disastroso le prime elezioni politiche. Pochissimi voti e nessun seggio. Appena tre anni dopo, il duce del fascismo era a capo del governo, acclamato dalla folla e incoraggiato da insospettabili antifascisti che gli chiedevano di rimettere in sesto un paese distrutto, demotivato, indebitato e diviso. Giolitti gli riconosceva il merito di aver «tratto il paese dal fosso in cui finiva per imputridire». Amendola suggeriva di «secondare le mosse dell'onorevole mussolini perché questo è il solo mezzo per ripristinare la forma della legalità». Nitti scriveva ad amendola: «bisogna che l'esperimento fascista si compia indisturbato». E anna kuliscioff a turati: «nessuno potrebbe raggiungere la pacificazione se non mussolini». Salvemini, l'antifascista più irriducibile, giungeva a dire: «bisogna augurarsi che mussolini goda di una salute di ferro, fino a quando non muoiano tutti i turati…». In questo libro appassionante come un romanzo, bruno vespa racconta come e perché tre anni di guerra civile (1919-1922) consegnarono il potere all'uomo che l'avrebbe tenuto per un ventennio e perché la «democrazia autoritaria» del primo biennio (1923-1924) si trasformò in dittatura dopo il delitto matteotti. Gli slogan e gli errori di un secolo fa sono stati spesso richiamati nell'attuale polemica politica, italiana e internazionale. Vespa ne disegna il panorama completo, mettendo al centro della scena matteo salvini che, con la clamorosa vittoria della lega alle elezioni europee del 2019, ha ribaltato gli equilibri politici, aprendo una crisi al buio che, invece di portare di nuovo alle urne, ha fatto nascere per la prima volta nella storia italiana un governo di segno opposto al precedente, ma presieduto dallo stesso premier, giuseppe conte. L'autore, che ha incontrato tutti i protagonisti della scena politica, racconta tattiche, strategie e retroscena di una battaglia senza esclusione di colpi: dalla nascita del partito di matteo renzi ai patemi del pd di zingaretti dopo la scissione, dalla ritrovata unità del centrodestra nella grande manifestazione romana di piazza san giovanni del 19 ottobre 2019 per far cadere il governo all'implicita alleanza non dichiarata tra luigi di maio e lo stesso renzi per evitare che conte diventi il nuovo leader del centrosinistra.
Punteggio: 763
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/08/2021

Posizione in classifica: 56

Il Libro Nero Del Comunismo

Stéphane Courtois

Società - Ideali politici

Il Libro Nero Del Comunismo
Con la caduta del muro di berlino e il dissolvimento dell'unione sovietica sono stati aperti archivi fino ad ora segreti. Così una decina di storici francesi, coordinati da stephane courtois, sulla base di migliaia di documenti e testimonianze hanno scritto 'il libro nero del comunismo', una valutazione dei genocidi e dei crimini perpetrati dai regimi comunisti in tutto il mondo.
Punteggio: 755
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/12/2024

Posizione in classifica: 57

Sinistrati
Storia Sentimentale Di Una Catastrofe Politica

Edmondo Berselli

Società - Ideali politici

Sinistrati<br>Storia Sentimentale Di Una Catastrofe Politica
I sinistrati siamo noi. Brutalizzati alle elezioni, battuti culturalmente, spintonati ai margini di una società cattiva. Alcuni legati a un'idea troppo razionale di riforme difficili, altri pervasi dalla nostalgia di rivoluzioni impossibili. Risultato: vinceranno sempre gli altri. Perché noi siamo fuori tempo, fuori moda, fuori gioco. E con la triste euforia degli esclusi, fra l'autolesionismo e l'autocompatimento, ci prepariamo a diventare una minoranza permanente. Ma non è colpa nostra: scienziati autorevoli hanno dimostrato che si è di sinistra per via del dna. C'è di mezzo un dannato gene altruista. Come dire che siamo fessi per natura. Per questo il partito democratico ha sbagliato tutte le strategie, si è illuso di vincere, si è schiantato contro berlusconi, e dopo la batosta non ha ancora deciso se sopravvivere a una sconfitta storica o lasciarsi naufragare. Ci vorrebbe una cultura, un leader, uno schema politico. Ci vorrebbe almeno un'idea. Invece, i riformisti non hanno ancora un programma e gli estremisti non hanno più un peso. Di idee, non se ne parla più. Edmondo berselli descrive, con affetto, la storia e la malattia dei sinistrati italiani, e formula senza pietà la relativa diagnosi. L'italia va a destra, ritrova nel partito di berlusconi il clima confortevole di una dc senza preti, mentre le corporazioni prosperano e la concorrenza latita. C'è una speranza per la sinistra e i sinistrati? Oppure li attende un deserto infinito, e la condanna di attraversarlo fra miraggi crudeli?
Punteggio: 743
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/07/2024

Posizione in classifica: 58

Bentornato Marx! Rinascita Di Un Pensiero Rivoluzionario

Diego Fusaro

Società - Ideali politici

Bentornato Marx! Rinascita Di Un Pensiero Rivoluzionario
Marx è morto. È questa l'ossessiva litania che siamo ormai abituati a sentire. Dietro tale canto funebre si cela però, forse, l'auspicio che tale trapasso abbia luogo davvero, perché il 'morto' in questione è ancora in forze e non cessa di seminare il panico tra i vivi. Chi si ostina a ripetere, in nome di dio o del mercato, che 'marx è morto' lo fa, allora, perché assillato dal suo spettro. - esso continua infatti a denunciare le contraddizioni di un mondo capovolto. Anche oggi che il 'socialismo reale' è naufragato e che la storia ha mandato in frantumi il sogno di marx, il fallimento delle sue profezie non intacca l'esattezza della denunce da lui formulate, e la sua critica radicale del capitalismo rappresenta ancora lo strumentario concettuale più 'forte'per criticare la società esistente e le contraddizioni che la permeano. Il progetto marxista continua a essere la più seducente promessa di felicità di cui la filosofia moderna sia stata capace.
Punteggio: 736
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/01/2019

Posizione in classifica: 59

Fascismo E Populismo
Mussolini Oggi

Antonio Scurati

Società - Ideali politici

Fascismo E Populismo<br>Mussolini Oggi
L'allarme per un ipotetico ritorno del fascismo guarda nella direzione sbagliata. L'attenzione degli allarmati democratici si concentra sui segnali più vistosi: gesti identitari (saluti romani, croci celtiche), violenze fisiche, manifestazioni di odio razziale. Si tratta di fenomeni esecrabili, ma appunto perché plateali forse meno pericolosi rispetto a quelli meno immediatamente evidenti: i movimenti politici che, pur ripudiando il ricorso alla violenza agita sul piano fisico (ma non su quello verbale) e pur muovendosi all'interno delle regole del gioco democratico, manifestano chiari caratteri ereditari del fascismo novecentesco. Sono quei partiti – spesso difficilmente riconducibili alle categorie di destra e sinistra – che vengono convenzionalmente definiti come populisti o sovranisti. Mentre i nostalgici dichiarati del nazifascismo non sono che un fenomeno di nicchia, i populisti europei e americani discendono, consapevolmente o inconsapevolmente, non dal mussolini fondatore del partito fascista ma dal mussolini che per primo intuisce i meccanismi della seduzione politica nella società di massa. Dopo anni dedicati a un corpo a corpo storico e letterario con i protagonisti del fascismo novecentesco, scurati si solleva sopra quella materia bruciante e in queste pagine ne individua con limpida precisione le leggi e le eterne insidie, consegnandoci un testo fondamentale per affrontare l'epoca inquieta che stiamo attraversando.
Punteggio: 735
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/11/2024

Posizione in classifica: 60

Il Vento Della Rivoluzione
La Nascita Del Partito Comunista Italiano

Marcello Flores

Società - Ideali politici

Il Vento Della Rivoluzione<br>La Nascita Del Partito Comunista Italiano
Grande guerra e rivoluzione russa: sono questi gli eventi che presiedono alla nascita del pci. È il vento della rivoluzione, il sogno – prima ancora che il programma politico – dei comunisti italiani. Un sogno abbattuto quasi subito dal fascismo. Un sogno che sopravvive in forma organizzata seppure clandestina, tra mille difficoltà, fino alla guerra di liberazione. Poi, il partito comunista italiano sarà uno dei grandi partiti di massa della repubblica e in milioni lo voteranno. Tornare al momento della sua fondazione un secolo fa, nel gennaio 1921, significa spiegare questa storia. Dalla nascita alla fine. È passato un secolo dalla fondazione del partito comunista italiano a livorno, nel gennaio 1921. Nasce allora un piccolo partito, destinato però a diventare uno dei pilastri della repubblica italiana. Nasce insieme alla vittoria di lenin e della rivoluzione bolscevica in russia. E morirà nel 1991, ancora insieme all'unione sovietica. Milioni di italiani lo hanno votato, altre decine di migliaia sono stati suoi militanti dedicandogli il loro tempo libero. Eppure all'inizio è una piccola «falange d'acciaio», come la chiama uno dei suoi fondatori, antonio gramsci: pochi uomini e qualche donna, uniti dal sogno di «fare come in russia». Sono destinati a essere sconfitti sanguinosamente dal fascismo di mussolini. Ma resisteranno, tra mille difficoltà, continuando a inseguire quel sogno. Il libro ripercorre non solo le vicende organizzative e la storia politica del partito, ma anche gli itinerari personali di vita di alcuni dei suoi dirigenti: bordiga, gramsci, togliatti, tasca, bombacci. Cerca così di rispondere alla domanda più attuale: come ha fatto quella piccola falange a trasformarsi in un grande partito di massa? Quali bisogni degli italiani è stato capace di interpretare e rappresentare? Che ruolo ha avuto nella politica italiana? Perché è nato? E perché è morto?
Punteggio: 726
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/09/2024

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