Tenendosi volutamente alla larga da falsi moralismi, mauro corona solleva un problema importante e lo affronta. Stila un elenco di consigli, anzi, di veri e propri comandamenti. Consapevole di aver trascorso anni di bevute colossali – cantati e celebrati anche nei suoi libri – mauro corona ora cambia passo: si guarda indietro con lucidità e con l'atteggiamento critico di chi sa che nella vita gli è andata bene e sente che è arrivato il momento di mettere in guardia i giovani, perché non prendano con leggerezza, e tantomeno con esaltazione, l'alcol, nemico subdolo e accattivante. Non si considera un medico, né uno psicologo, né un 'indicatore di vie con l'indice puntato': è sempre lui, uno che ha fucilato la serenità della sua vita con l'alcol, nello specifico il vino. E sa benissimo che raccomandare ai giovani di non bere è come pretendere che non piova, quindi tanto vale dare loro qualche dritta per 'bere bene senza fracassarsi il naso'. Richiamando i suggerimenti che lui, a sua volta, non ha mai ascoltato, rievocando le memorabili avventure tra i monti di erto e la valle del vajont, e le sbronze che hanno tagliato le gambe dei suoi compagni e le sue, mauro corona stila un elenco di consigli, anzi, di veri e propri comandamenti. Tenendosi volutamente alla larga da falsi moralismi, solleva un problema importante e lo affronta con la sua consueta ironia, regalandoci un vademecum agile e spassoso e dedicando a tutti noi, noi bevitori, un augurio irriverente ma profondamente saggio: 'bevete e divertitevi, ma non cancellate con l'alcol le vostre tracce'.