Una sorprendente gemma letterariacon i versi di una ballata, che a stento riescono a contenere l'impeto affabulatorio, friedrich dürrenmatt, come già nella morte della pizia, si inoltra sul terreno del mito. Il suo minotauro, creatura terrifica e insieme innocente, imprigionato in un labirinto che è un intricato gioco di specchi, si dibatte alla ricerca di una via d'uscita, in primo luogo da se stesso. E nel turbine di immagini in cui il mostro si perde, e si scopre, il mito rifulge di nuova luce.
La sirena è il sesto volume della serie i delitti di fjällbacka, scritta dalla celebre autrice svedese camilla läckberg. In questo romanzo, la protagonista erica falck si trova a indagare su un misterioso omicidio avvenuto nel passato, che coinvolge una famosa scrittrice di romanzi rosa. Mentre erica cerca di scoprire la verità, il suo compagno patrik hedström deve affrontare una serie di casi di violenza domestica che sconvolgono la tranquilla cittadina di fjällbacka. I due si ritrovano così a dover fare i conti con i segreti e le bugie che si nascondono dietro le facciate rispettabili della società.
La sirena è uno dei libri più belli di camilla läckberg, perché riesce a combinare sapientemente il genere giallo con quello rosa, creando una trama avvincente e ricca di colpi di scena. Il romanzo è anche un ritratto accurato e sensibile dei rapporti umani, delle dinamiche familiari e dei problemi sociali che affliggono la svezia contemporanea. La scrittura di läckberg è fluida e coinvolgente, capace di creare atmosfere suggestive e personaggi credibili e ben caratterizzati. La sirena è un libro che appassiona e commuove, che fa riflettere e intrattiene, che conquista il lettore dalla prima all'ultima pagina. È un libro da non perdere per gli amanti del thriller nordico e per chi cerca una storia d'amore e di mistero.
Una storia che parla di diversità, inclusione, rifiuti gettati in mare e talenti nascostiil piccolo polpo poldino è davvero un disastro: non riesce in nessuna delle cose che rendono i polpi così importanti nel mondo marino. Una storia che parla di diversità, inclusione e talenti nascosti. Età di lettura: da 6 anni.
«È gelida l'acqua. Mi entra nelle ossa. Non riesco a liberare la stazza dall'acqua. Uso tutta la mia forza e la mia agilità ma la lancia resta piena. E cado. Ho paura. È notte fonda e fa freddo. Siamo a quaranta miglia da lampedusa e, se non riesco a farmi sentire subito, mi lasceranno qui e sarà la fine. Non voglio morire così. Non a sedici anni. Il panico sta per impadronirsi di me e comincio a urlare con quanto fiato ho in gola, cercando di rimanere a galla e di non farmi trascinare giù da questo mare che ci consente di sopravvivere ma che può anche decidere di abbandonarci per sempre. 'patri' urlo. 'patri. ' lui è al timone e non mi sente. La fine si avvicina, penso. Poi qualcosa accade. Ciò che non potevo sapere allora è che non solo quella notte sarebbe rimasta per sempre impressa nella mia mente ma che la mia esistenza sarebbe stata segnata da un mare che restituisce corpi e vite e che sarebbe toccato proprio a me salvare quelle vite e toccare per ultimo quei corpi». Pietro bartolo è il medico che da oltre venticinque anni accoglie i migranti a lampedusa. Li accoglie, li cura e, soprattutto, li ascolta. Queste pagine raccontano la sua storia: la storia di un ragazzo mingherlino e timido, cresciuto in una famiglia di pescatori, che si è duramente battuto per cambiare il proprio destino e quello della sua isola. E che, non dimenticando le difficoltà passate, ha deciso di vivere in prima persona quella che è stata definita la più grande emergenza umanitaria del nostro tempo.
Un patrimonio linguistico prezioso destinato a scomparire, ma che kazantzakis ha salvato tramandandolo ai posteri. «nicola crocetti si è imbarcato nell'impresa dell'impresa: tradurre questo folle volo e folle sequel» - robinson «l'odissea di kazantzakis è un monumento immortale alla lingua greca, una babele linguistica di dialetti e tradizioni che collega idealmente la lingua di omero al novecento. Un inno alla vita che assume i toni di un'esortazione alla ricerca della libertà» - stefano malosso, bresciaoggi l'odissea di nikos kazantzakis,
La nebbia avvolgeva topazia e mille violini d'argento suonavano nella notte. Qualcuno aveva aperto un varco tra il mondo della realtà e il regno della fantasia. Mi aspettava una nuova impresa!
«la gioia e l'euforia che ho provato scrivendo questo libro è molto simile a quella che sento quando riascolto una canzone che ho registrato e che non vedo l'ora di condividere con il mondo, o quando leggo un mio vecchissimo appunto su un taccuino macchiato, o ancora quando sento la mia voce che rimbalza tra i poster dei kiss nella mia camera da bambino. »«e così, ho scritto un libro. Avevo accarezzato l'idea per anni e mi erano state offerte tante opportunità piuttosto discutibili (