È il lunedì di pasqua del 1916, a dublino, quando un manipolo di rivoluzionari indipendentisti, asserragliato nell'edificio delle poste centrali della città, viene decimato dall'esercito britannico. Proprio dietro quelle barricate il giovanissimo henry smart - figlio di un losco buttafuori di bordello e di una madre consumata dalle troppe gravidanze - conosce la sua iniziazione alla politica, alla lotta armata, alla vita. Scampato alle fucilazioni che seguirono la repressione, henry diventerà uno degli uomini di fiducia del celebre michael collins e unirà il proprio destino a quello di un'indomita maestra rivoluzionaria. Sospeso tra invenzione e realtà 'una stella di nome henry' è un romanzo politico, ma è anche una storia d'amore e di grande passione.
È trascorso qualche anno dalla pubblicazione delle 95 tesi di martin lutero contro la vendita delle indulgenze e nel cuore dell'europa del nord, in westfalia e nella vicina olanda, divampa la ribellione contro la corruzione della chiesa romana. In questi anni di scoperte e furori, mentre le caravelle, fra mille pericoli, veleggiano verso continenti sconosciuti, un piccolo gruppo di uomini e donne, di origine olandese e tedesca, parte alla ricerca di una nuova terra di tutt'altro genere: la terra promessa della libertà interiore. Vogliono essere liberi da ogni autorità. Per il papa e l'imperatore sono un branco di fanatici, per la storiografia ufficiale a venire occuperanno un ruolo marginale sotto il nome di anabattisti. Uno di questi uomini alla ricerca di un nuovo destino e di una nuova via verso un mondo migliore si chiama jan beukels, detto jan da leida, poiché è nato nei pressi di quella città, nell'anno 1510. La sua vita durerà meno di trent'anni e finirà in modo orribile, in una gabbia di ferro appesa al campanile di san lamberto a münster. Questa è la sua storia, una storia vera che, per la sua casualità, per il suo carattere avventuroso e tragico, è un romanzo: il romanzo della vita di un santo e di un assassino, di un profeta e di un criminale che ha osato sfidare 'il silenzio di dio'.
Anno 1254. Caterina da colleaperto, una giovane donna che ha dedicato tutta se stessa allo studio dell'arte medica, esercita nel più importante ospedale di parigi. Decisa a ribellarsi ai ricatti di una corporazione appannaggio di soli uomini, viene introdotta a corte da rolando lanfranchi, illustre maestro in medicina di cui è innamorata, e riesce a conquistare la fiducia di alcuni esponenti dell'alta aristocrazia. Caterina è una donna libera, forte, capace, e per questo pericolosa. Così, quando si viene a sapere di un reato che rischia di macchiare il buon nome dell'ospedale, tutte le accuse vengono fatte ricadere su di lei. Nessuno la difende, nemmeno rolando. Per sottrarsi all'inevitabile denuncia caterina è costretta a una fuga precipitosa verso la sua terra d'origine, lungo un cammino pieno di ostacoli e sofferenze. Arrivata a milano, scopre una città contraddittoria, divisa tra miseria e lusso: mentre fame e malattie sterminano i bisognosi, i potenti fanno a gara per sfoggiare le vesti preziose realizzate dal sarto più famoso della città. L'ingiustizia ancora una volta sembra dominare, ma nell'amore per gli altri e nella volontà di riprendere in mano la propria vita è racchiuso il seme di una speranza che può germogliare di nuovo. Valeria montaldi costruisce l'affresco di una milano che nel duecento si scopre già capitale della sartoria e della moda, ma soprattutto ci regala un personaggio femminile potente, simbolo di lotte che appartengono a ogni tempo.
È la primavera del 1939 e la località di badenheim, in austria, si affolla di villeggianti. Ma questa non sarà una vacanza come tutte le altre. Mentre gli ospiti si radunano per assistere alle attrazioni offerte dall'impresario pappenheim, si moltipllcano le premonizioni inquietanti, che però tutti sembrano ignorare. Quando agli ebrei viene imposto di registrarsi presso un misterioso dipartimento sanitario, molti si risentono, alcuni protestano, ma nessuno riconosce la minaccia. Certo, un senso di catastrofe imminente assedia badenheim, ma finché il pericolo resta senza un nome e il nemico senza un volto è ancora possibile dar retta alle parole consolatorie di pappenheim. Alla fine la piccola comunità forzata si avvierà docilmente verso la stazione. E nessuno, neanche davanti ai treni diretti in polonia, sembra comprendere a fondo quale abisso stia per spalancarsi.
Con il ritmo narrativo di un grande romanzo storico, il cielo sbagliato è un emozionante affresco sul desiderio di emancipazione. E sul prezzo da pagare per varcare la porta di un mondo che una bimba con i vestiti strappati non avrebbe mai immaginato di sfiorare. «dora è la nuova eroina della letteratura: una donna giusta sotto un cielo sbagliato. » – massimo gramellinila piccola dora ha urlato come non aveva fatto nemmeno la notte in cui era scappata di casa. E allora capisce che deve farsi sentire, perché le persone che non fanno rumore non esistono. E non hanno diritto alle bambole, ai camini accesi, agli abbracci. Infila il naso nel collo di nino, chiude gli occhi e assapora un lungo momento di dolcezza clandestina. Oggi la sua vita può cominciare. Mantova, 1918. Nel giorno dell'armistizio della grande guerra due bambine vengono al mondo a poche ore di distanza. Dora in una poverissima casa vicino al lungolago, già orfana perché sua madre muore di parto e suo padre è un soldato disperso. Qualche ora dopo, nasce irene, l'ultimogenita dei marchesi cavriani, famiglia dell'antica nobiltà cittadina. Le due bambine crescono – una tra la fame e la miseria dei vicoli, l'altra negli agi del palazzo che porta il nome della sua famiglia – e si incontrano ogni domenica sul sagrato di sant'andrea. Dora chiede l'elemosina e nella sua mano la piccola irene deposita un soldo e un sorriso clandestino di solidarietà e compassione. Gli anni passano e mentre il fascismo si fa regime, e insanguina le strade della città, due vite destinate a rimanere separate da un'insormontabile differenza di classe si incrociano di nuovo. La sorte che ha portato dora nella casa borghese della famiglia benedini, dove è stata accolta e ha ricevuto un'istruzione, le ha fatto anche dono di una bellezza fuori del comune che fa girare la testa agli uomini. Tra loro c'è anche il timido eugenio, figlio dei ricchissimi arrivabene e cognato di irene. Sfidando l'ostilità delle famiglie, dora si fidanza in segreto con eugenio ma il bel mondo che comincia a spalancarsi davanti ai suoi occhi ha in serbo per lei molte sorprese: in una girandola di splendidi vestiti, ricevimenti e intrighi, dora dovrà difendere tutto ciò che ha conquistato con tanta fatica.
Paladina dell'emancipazione femminile al tempo della rivoluzione francese, olympe de gouges fu l'autrice della celebre 'dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina' e spese la propria esistenza battendosi per realizzare il sogno di una società di individui liberi e uguali. Il libro ripercorre la sua vita, e colma attraverso l'invenzione narrativa alcuni vuoti e misteri storici. Ma la vicenda di olympe s'intreccia con le voci delle donne che attraversano con lei la rivoluzione, in una parigi tumultuosa ed esausta, la parigi di robespierre e del terrore. Serve e popolane, nobili e artiste, giovanette infiammate per il tiranno e ambiziose delatrici formano un coro femminile che narra la bellezza e l'orrore di quel tempo.
401 a. C . : spossata da trent'anni di guerra tra atene e sparta, la grecia è in ginocchio. Nel momento di più profonda crisi, il comandante clearco arruola un esercito di mercenari greci: l'armata dei 'diecimila'. Quale sia la sua missione non è chiaro. Si sa che dovrà addentrarsi in territori misteriosi e ostili, nel cuore dell'impero persiano; e si sa che è al soldo del principe ciro, fratello del gran re artaserse. A raccontare la grande epopea dell'anabasi di senofonte - resoconto dell'incredibile marcia di quell'esercito di ritorno dall'odierno iraq attraverso l'armenia fino al mar nero - è una donna, abira, una ragazza che abbandona il suo polveroso villaggio per seguire xeno, il guerriero a cavallo che un giorno le è apparso con una promessa d'amore e di avventura nello sguardo. E il suo racconto grandioso mostrerà tutta la fierezza di diecimila indomiti guerrieri addestrati a superare qualsiasi prova e insieme il coraggio e la dolcezza di una donna innamorata, capace di sopportare qualunque sacrificio.
Anno del signore 1630. A lancimago, villaggio perso tra campi e acquitrini, gli abitanti aspettano con angoscia la peste che si avvicina. Per prepararsi al peggio, i monaci della vicina abbazia decidono di preparare una fossa comune. Ma durante i lavori di scavo trovano numerosi scheletri sepolti in modo strano, con legacci intorno agli arti e crani fracassati. La memoria collettiva non sa dire chi siano e i frati più anziani, interrogati, rispondono con un muro di reticenza e silenzio. Mentre, con poteri di commissario apostolico, arriva monsignor diotallevi, incaricato di allestire i cordoni sanitari per contenere il contagio, nelle paludi nebbiose, nei poderi smisurati e nelle boscaglie intorno cominciano a succedere cose inspiegabili e inquietanti: fuochi che paiono sospesi nell'aria, animali scomparsi, presunti untori che si aggirano tra le vigne. «È opera del demonio» dicono i paesani, e subito cercano streghe e fantasmi da combattere; ma c'è anche chi a satana si rifiuta di credere, e in nome della scienza perlustra i terreni a caccia di risposte. Eraldo baldini ci trascina in un mondo sospeso tra religiosità e superstizione, tormentato da paure ancestrali, in cui è impossibile distinguere il naturale dal sovrannaturale, i giusti dai colpevoli, i carnefici dalle vittime.
Dall'autore di come donna innamorata, un nuovo romanzo su dante nel settecentenario della morteÈ un dante davvero poco conosciuto, ma molto vero e umano, quello che incontriamo in questo romanzo scritto da uno tra i più grandi dantisti contemporanei, recentemente scomparso. La storia procede per flash back, a partire dal 1321, quando il poeta vive ormai tranquillo con la famiglia a ravenna e su richiesta di guido novello da polenta deve recarsi a venezia per un'ambasceria al gran consiglio. Il viaggio sarà l'occasione per un'immersione in ricordi dolorosi che risalgono al tempo del suo esilio. Con l'attenzione dello studioso e il passo del grande narratore santagata trascina il lettore nelle trame oscure dell'italia del duecento, in cui dante deve districarsi tra complotti segreti e lotte politiche. Tutto ruota intorno a una misteriosa statuetta e al sinistro alone di negromante che avvolge colui che ha cantato la sua discesa all'inferno. E così scopriamo che beatrice non è stata forse l'unico grande amore del poeta. Nel suo passato c'è stata anche un'altra donna, una passione inconfessabile che lo ha travolto e adesso lo carica di altri rimpianti.
Siviglia, gennaio 1748. Una giovane donna con la pelle nera come l'ebano cammina lungo le strade della città andalusa. Il suo nome è caridad; si è lasciata alle spalle un passato di schiavitù nella lontana colonia di cuba, ma il paese sconosciuto in cui si ritrova inaspettatamente libera le appare persino più spaventoso delle catene. Il suo destino sembra ormai segnato quando incrocia i passi di melchor, un gitano rude ma affascinante. Accolta nel borgo di triana, dove il ritmo dei martelli nelle fucine dei fabbri fa da sottofondo al cante flamenco e alle sensuali movenze delle danze gitane, caridad conosce milagros, la bella nipote di melchor e tra le due donne nasce un'amicizia profonda. Mentre la gitana, nelle cui vene scorre il sangue della ribellione, confessa il proprio amore per l'arrogante pedro garcia, dal quale la separano le antiche faide tra la famiglia del ragazzo e la sua, caridad lotta per nascondere il sentimento che, ogni giorno più forte, la lega a melchor. Ma una tempesta ben più devastante sta per abbattersi sui loro tormenti: nel luglio 1749 i gitani vengono deportati in massa e condannati ai lavori forzati e alla reclusione, in quella che passerà alla storia come la grande retata. La vita di milagros. Sfuggita alla cattura, imbocca una drammatica svolta, e poco dopo un'altra, più intima tragedia la obbliga a separarsi da caridad. Le loro strade si allontanano, ma il destino porterà entrambe a madrid.