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Julien Tromeur


Classifica Libri di Aharon Appelfeld

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Libri in questa classifica: 3

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Posizione in classifica: 1

Storia Di Una Vita

Aharon Appelfeld

Narrativa estera - Recente

Storia Di Una Vita
Tutto il male è affondato nella memoria, vi si è depositato. E insieme al male anche la solitudine, il senso di isolamento linguistico e di sradicamento culturale, la crudeltà indescrivibile degli aguzzini. Ecco perché aharon appelfeld, ebreo deportato da bambino e sfuggito per miracolo all'inferno del lager, si è rifiutato per tanto tempo di ricordare e di parlare. Ed ecco perché, quando finalmente ricorda, la memoria di quel bambino, divenuto ormai un affermato scrittore, non sa svolgere un filo ordinato di eventi e di sensazioni, ma piuttosto ricostruisce un mosaico di voci, di lingue e di incontri. Appelfeld ci parla del suo piccolo villaggio nei carpazi, del sapore delle fragole, della dolcezza della madre; e soltanto poi racconta della propria infanzia spezzata, dell'incredibile fuga solitaria dopo essere rimasto orfano, del suo sopravvivere per tre lunghi anni, come un piccolo animale braccato, nei boschi dell'ucraina. È una storia incredibile, che emerge in nitidi e sofferti segmenti, fino all'approdo nella terra promessa, israele, e alle difficoltà che anche lì attendono un giovane solo e spaesato come lui, incapace di vivere appieno la religione e ancora legato a una lingua, il tedesco, che per lui è quella della madre, mentre per il suo nuovo paese è il terribile idioma dei persecutori.
Punteggio: 841
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/10/2024

Posizione in classifica: 2

Badenheim 1939

Aharon Appelfeld

Narrativa estera - Storica

Badenheim 1939
Il libro è la storia del silenzio surreale che precede la catastrofe. Il silenzio è quello di badenheim, una località di villeggiatura austriaca, frequentata soprattutto da agiate famiglie borghesi di origine ebraica, nell'estate del 1939; la catastrofe è quella dei campi di concentramento, che si annuncia sempre più incombente e imminente, ma che viene con ostinazione negata da coloro che sono destinati a subirla. A badenheim tutto continua come sempre, come nelle estati precedenti, come se anche nel 1939 fosse possibile godersi le vacanze: balli, feste, innamoramenti, persino il festival delle arti. E non servono a nulla le voci insistenti di trasferimenti di massa in polonia, gli ambigui controlli sanitari a cui gli ebrei vengono sottoposti e tutti gli altri segnali che l'estate alla vigilia della seconda guerra mondiale porta con sé. Sono pochi coloro che davvero realizzano ciò che sta inesorabilmente avvenendo; pochissimi quelli che perdono, comprensibilmente, la testa; gli altri, la gran parte, insistono a negare l'evidenza, a proseguire in un cieco ottimismo che li spingerà a non voler vedere fino all'ultimo, fino al giorno in cui un treno con destinazione sconosciuta arriverà proprio a badenheim.
Punteggio: 701
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/10/2024

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