Vincitore premio bancarella 1963«il libro che, meglio di ogni altro, ha raccontato la battaglia simbolo della guerra sul fronte d'africa. » il destino di paolo caccia dominioni, soldato e ingegnere, umanista, esploratore e scrittore, è indissolubilmente legato al nome di un luogo perso nelle sabbie del deserto africano: alamein. Il primo viaggio nel 1933, poi il ritorno durante la epocale battaglia del secondo conflitto mondiale, infine la lunga ricerca dei corpi dei cinquemila soldati italiani caduti. Caccia dominioni racconta in questo straordinario libro le vicende del battaglione italiano che fu al centro dello scontro e ne ripercorre l'odissea attraverso le tragiche storie dei due unici superstiti: il comandante e un soldato semplice.
Nel mondo politico e in gran parte del giornalismo italiano si assiste da tempo a un fenomeno: la 'scomparsa dei fatti'. Oggi sono spesso le opinioni a trasformarsi in fatti. In un paese dove lo scontro ideologico è diventato la prassi, gli esempi di questa situazione abbondano ovunque. Nella coscienza collettiva si radicano 'fatti' che non sono mai stati tali. Due soli esempi: è convinzione comune che il contingente italiano sia stato mandato in iraq a seguito di una risoluzione dell'onu. Falso: ci si è andati molto prima. Il ministro mussi ritiene giusto che il paese consenta all'unione europea la prosecuzione della ricerca sulle cellule staminali. Traduzione: mussi attacca la vita, i cattolici, e vuole abolire la legge corrente. Corrosivo come sempre, marco travaglio dimostra come l'informazione in italia, salvo rarissime eccezioni, abbia del tutto smarrito la sua funzione originaria.
Ancora una volta a bordo della surprise, il comandante aubrey e il dottor maturin fanno vela verso il perù: stephen, come agente segreto, è incaricato di sobillare i fermenti rivoluzionari che percorrono il sudamerica, poiché un'insurrezione indipendentista gioverebbe alla gran bretagna impegnata militarmente contro gli stati uniti. Il viaggio per maturin ha anche un interesse naturalistico, perché nel toccare terre lontane e affascinanti gli permetterà anche di visitare le ande. La missione prende però una piega imprevista e, lasciato il sudamerica, aubrey insegue tre mercantili statunitensi nei mari tempestosi a sud di capo horn, dove dovrà cercare di salvare la sua nave da una fregata americana, ma anche da iceberg e fulmini.
Tre clinici raccontano la loro doppia esperienza di medici e di malati. L'insorgenza improvvisa del male sconvolge la loro vita professionale e il loro status professionale. Ora, la malattia non è più da curare, ma anche da vivere, in prima persona. Dopo aver vissuto da medici le diagnosi più infauste, le terapie più devastanti, ma anche la paura, l'angoscia di morte e lo smarrimento di tutti gli ammalati gravi, essi raccontano il tragico e il grottesco della loro esperienza, anche con sferzate al mondo dei colleghi sani, ignari di cosa significhi essere un ammalato in italia. E, soprattutto, mettono nero su bianco in un 'decalogo per una medicina diversa' le loro proposte perché la sanità possa funzionare meglio.
Con rapidità bruciante i racconti di le mille e una morte attraversano tutto il mondo di jack london, illuminandone la mappa segreta. La miccia si accende nella baia di san francisco, dove lo scrittore poco più che ventenne ingaggia col fantasma del padre una vera e propria psicomachia; attraversa i territori del grande nord, quel klondike dove, giovane avventuriero, london non troverà l'oro ma se stesso - perché «là nessuno parla» -, e lo sfondo di racconti come 'perdifaccia e allestire un fuoco', fra i più celebri e perfetti; per giungere infine al deflagrante esito di 'il dio rosso', scritto sotto il segno di freud e di jung negli ultimi mesi di vita e ambientato in polinesia, paradiso invano agognato. E come sempre si impone la presenza animale, che in 'bâtard', dove uomo e cane lupo lottano letteralmente all'ultimo sangue e con le stesse armi, tocca inauditi vertici di ferocia. Abbiamo così sotto gli occhi nella loro luce più vivida tutte le ossessioni di london: la natura primitiva, anzi preistorica, dell'uomo; il conflitto tra gli istinti ferini del corpo e i folli sogni della mente; e soprattutto, vero mito fondante dell'uomo e dello scrittore london, il presagio di una fine violenta, che giungerà immancabile.
Red schouart lavora presso l'istituto internazionale di culture extraterrestri: è uno stalker, un cercatore, uno dei pochi esseri umani abilitati a compiere esplorazioni, raccogliere campioni e soggetti, nelle 'zone', luoghi estremamente pericolosi dove pullulano fenomeni sconvolgenti quanto effimeri, di oggetti dalle qualità straordinarie. Le spedizioni sono spossanti, le pressioni di aziende di ogni genere, giornalisti, sciacalli a caccia di oggetti da trafugare, si fanno insostenibili. Nel corso di una delle spedizioni red perde il migliore amico e decide di abbandonare l'istituto, in cui serpeggia la corruzione; preferisce seguire il proprio destino, il desiderio di capire cosa c'è realmente nel cuore della zona.
Questa è la storia di tommaso perez, brillante fisico nucleare, la sorprendente parabola della sua esistenza, dei suoi anni d'oro in compagnia dei più grandi scienziati del novecento e dei suoi anni grigi confinato in una casa di riposo, inchiodato su una carrozzella. Ma la vita è così, ti porta in alto, ti fa credere di aver intuito l'assoluto, ti illude di aver compreso il senso delle cose, e poi ti risputa come un nocciolo di prugna. Tommaso perez, in effetti, tutto ha creduto e sperato tranne di voltare pagina oltre i settanta, quando elena, senza preavviso, entra nel suo mondo e a poco a poco lo rivoluziona.
Primi anni cinquanta. John grady cole e billy parham lavorano in un ranch fra il texas e il messico. Insieme allevano cavalli, ascoltano sotto le stelle i racconti dei vecchi cowboy, si divertono al bar o al bordello. E al bordello john grady incontra una sedicenne così bella da cambiargli la vita. Così contesa da costringerlo a scontrarsi con il protettore-filosofo eduardo, in un duello allo stesso tempo epico e metafisico. Ultimo capitolo della 'trilogia della frontiera', città della pianura parte dove arrivavano i primi due romanzi, cavalli selvaggi e oltre il confine. In un west sempre più al crepuscolo, la natura esplode fuori e dentro i protagonisti, splendida e spietata. E se percepire il respiro delle cose, restituirlo nella forma di una superiore sapienza, è privilegio di pochi, nemmeno quei pochi possono cambiare gli eventi: possono soltanto far sentire la misteriosa forza che tiene insieme gli alberi, gli animali e i destini degli uomini.
Gli idrocarburi alimentano un sistema economico fondato sull'accumulo e sul consumo smodato, e lo fanno a un prezzo ambientale altissimo. La nostra sete di energia continua a crescere, così come cresce a ritmi vertiginosi quella dei paesi in via di sviluppo. Ma non è troppo lontano il giorno in cui queste risorse si esauriranno (o cominceranno a costare troppo). Che faremo allora? Che farà l'italia, dopo che il blackout dell'estate 2003, le difficoltà di approvvigionamento di gas dell'inverno 2005 e le battaglie politiche ed economiche internazionali tra i paesi ricchi di fonti energetiche (dal petrolio al metano) e quelli che le acquistano a prezzo sempre più caro sono suonati come pericolosi campanelli d'allarme? Muovendo dalle situazioni reali esaminate sul campo (dai giacimenti petroliferi lucani alle centrali solari campane, dagli impianti eolici della daunia alle grandi dighe alpine), mario tozzi ci spiega con invidiabile chiarezza come e dove si produce energia nel nostro paese. E ci illustra quali potrebbero essere le strade da percorrere per scongiurare conseguenze traumatiche: investire in efficienza e in informazione, potenziare la ricerca sulle fonti rinnovabili e non inquinanti (il sole, il vento, l'idrogeno), favorire il decentramento della produzione.
Sono molto diverse ma hanno due cose in comune: entrambe tengono un diario, ed entrambe hanno un'eroina, anna frank. Due amiche e i loro più riposti e strategici segreti, in una storia narrata a due voci nelle pagine del loro diario. Ancora una volta jacqueline wilson racconta di ragazzine come ce ne sono tante: trascurate, ignorate, costrette a lottare contro genitori immaturi.