La tragedia simbolo dell'amore assoluto e contrastato e la commedia più fiabesca di shakespeare, intessuta di labirinti sentimentali complessi e lievi al tempo stesso: a quattro secoli dalla scomparsa del più grande drammaturgo della modernità, i mondi usciti dalla sua penna sono più attuali e vivi che mai. In 'sogno di una notte di mezza estate', capolavoro del genio comico shakespeariano, uno scenario che mescola mitologia classica e folklore inglese fa da teatro alle trame amorose e di ripicca di una galleria di personaggi straordinari, tra giovani innamorati, folletti e sovrani delle fate. La maestria del versatile arthur rackham ricrea nei più minuti dettagli questo mondo incantato, restituendo visivamente il brio e la raffinatezza di una commedia indimenticabile. Con 'romeo e giulietta' ritroviamo l'eterno conflitto tra cuore e calcolo, tra lo splendore dell'innocenza e la cinica ottusità dell'esperienza; william hatherell segue con tocco delicato la storia dei due sfortunati amanti adolescenti, dando corpo e colore al racconto di una passione struggente e luminosa. Due grandi artisti, diversi e complementari, per un'edizione pregiata che ripropone due dei più celebri capolavori di shakespeare. Che li compose nello stesso momento: perché amava cantare l'amore, in tutte le sue forme.
Giuseppe casarrubea ricostruisce il pensiero e l'azione di danilo dolci, poeta, educatore e attivista non-violento, protagonista originale e fuori dagli schemi della vita culturale e sociale del novecento italiano.
Il 29 luglio 1983 la mafia uccide rocco chinnici, ideatore del primo «pool antimafia». Dopo decenni, caterina chinnici, la figlia - a sua volta giudice impegnata nella lotta alla mafia - sceglie di raccontare la loro vita «di prima» e la loro vita «dopo»: come lei, i suoi fratelli e la madre abbiano imparato nuovamente a vivere e siano riusciti a perdonare. L'unico modo per sentirsi degni di un padre e di un marito molto amato.
Un inno alla vita e ai ricordi, che restano con noi e ci danno forza anche quando chi abbiamo amato non c'è più. Volpe aveva avuto una vita lunga e felice, ma ormai era molto stanca. Diede un ultimo sguardo al suo amato bosco, chiuse gli occhi e si addormentò per sempre. Un inno alla vita e ai ricordi che restano con noi e ci danno forza anche quando chi abbiamo amato non c'è più. Età di lettura: da 4 anni.
Un racconto delicato, lievo come un canto popolare, che celebra la semplicità e i sentimenti del mondo della natura. È una magica e fredda notte d'inverno. Tutti dormono, nella fattoria nel bosco. Tutti, tranne il tomte, lo gnomo guardiano. Il tomte di notte controlla che nella fattoria tutti stiano bene. Va a parlare con gli animali, che comprendono la sua lingua silenziosa, e si ferma a trovare gli umani, che dormono e non si accorgono di lui. Poi torna nel cantuccio del suo fienile, a sognare l'estate. Un classico della tradizione svedese. Età di lettura: da 5 anni.
Quando nel 323 a. C . Alessandro magno muore inaspettatamente a babilonia all'età di 33 anni, il suo impero si estendeva dal mare adriatico a occidente fino all'india moderna a oriente. Gli intrighi e la violenza, le strategie politiche così come le alleanze, gli omicidi e le guerre che hanno luogo nei successivi decenni possono competere con le più famose tragedie del teatro. James romm descrive magistralmente gli eventi drammatici nella lotta per l'eredità del condottiero macedone. In un'atmosfera spettrale il giovane re si congeda dai suoi più stretti
Dieci casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni. Una criminologa e una giornalista da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne. Un'analisi lucida e necessaria degli stereotipi di genere che hanno provocato queste tragedie annunciate, per sconfiggerli una volta per tutte. I maschi sono intelligenti, le femmine sono utili. I maschi sono
Dalle storie della grande guerra, scaturite dall'album di famiglia e dai bollettini ufficiali, a quelle della seconda guerra mondiale che ripercorrono la campagna di francia, la tragica spedizione albanese, il drammatico fronte russo, la prigionia, il ritorno sull'altipiano: pagina dopo pagina, attingendo alla sua memoria personale e a quella collettiva, 'il sergente' rigoni costruisce un quadro scarno e spietato di un tempo che non è il nostro ma che ci viene lasciato in eredità. Tutti i racconti che rigoni stern ha dedicato al tema della guerra nelle sue opere precedenti, oltre a numerosi altri testi sparsi in giornali e riviste, vengono qui pubblicati in un ordine storico-narrativo a cura dell'autore.