Dalle storie della grande guerra, scaturite dall'album di famiglia e dai bollettini ufficiali, a quelle della seconda guerra mondiale che ripercorrono la campagna di francia, la tragica spedizione albanese, il drammatico fronte russo, la prigionia, il ritorno sull'altipiano: pagina dopo pagina, attingendo alla sua memoria personale e a quella collettiva, 'il sergente' rigoni costruisce un quadro scarno e spietato di un tempo che non è il nostro ma che ci viene lasciato in eredità. Tutti i racconti che rigoni stern ha dedicato al tema della guerra nelle sue opere precedenti, oltre a numerosi altri testi sparsi in giornali e riviste, vengono qui pubblicati in un ordine storico-narrativo a cura dell'autore.
'oggi, a quasi cinquant'anni dalla pubblicazione, questo celebre resoconto di un semplice sottoufficiale alpino che si trova a combattere nel settore centrale del fronte russo, proprio quando l'esercito dell'unione sovietica sferra il suo potente attacco demolitore, acquista rilievo speciale. Man mano che i fatti narrati si allontanano nel tempo, il diario del sergente diventa più intenso e assume i caratteri dell'esperienza perenne. La testimonianza scritta, rispetto agli eventi storico-geografici da cui è scaturita, intrattiene lo stesso rapporto che potremmo supporre fra la moneta e il suo conio. ' (dalla postfazione di eraldo affinati).
Un romanzo classico, ambientato durante la seconda guerra mondiale. È la storia della spedizione italiana in russia. In queste pagine vengono raccontate in maniera diretta le sofferenze vissute dai soldati italiani nel gelido inverno della steppa. Età di lettura: da 12 anni.
Vincitore premio bagutta 1979vincitore premio campiello 1979la storia di tönle bintarn, contadino veneto, pastore, contrabbandiere ed eterno fuggiasco è l'odissea di un uomo che tra la fine dell'ottocento e la grande guerra rimane coinvolto per caso nei grandi eventi della storia e combatte una battaglia solitaria per la sopravvivenza sua e della civiltà cui sente di appartenere.
Vincitore premio bagutta 1979vincitore premio campiello 1979la storia di tönle bintarn, contadino veneto, pastore, contrabbandiere ed eterno fuggiasco è l'odissea di un uomo che tra la fine dell'ottocento e la grande guerra rimane coinvolto per caso nei grandi eventi della storia e combatte una battaglia solitaria per la sopravvivenza sua e della civiltà cui sente di appartenere. 'l'anno della vittoria', continuazione ideale della 'storia di tönle', è quello che va dal novembre 1918 all'inverno successivo e racconta la storia di una famiglia e di un paese che devono risollevarsi dall'immane naufragio della guerra. Il lento ritorno alla vita, la fatica di riannodare i fili degli affetti e dei sentimenti, la riscoperta di luoghi e ritmi di vita perduti: rigoni stern dà voce alle cose, alle persone, alla natura nei loro aspetti più autentici, testimonianze di un'umanità di confine che vince nonostante la storia.
Con uno stile intenso e vivo, mario rigoni stern narra la sua esperienza di ragazzo nella seconda guerra mondiale, dall'arruolamento tra gli alpini, appena diciassettenne, alle campagne di grecia, albania e russia. In ogni pagina la biografia si fonde con la storia collettiva, per poi disperdersi in rivoli di storie individuali, in episodi apparentemente marginali che custodiscono un altro senso della storia. Così per sussulti e frammenti, la storia di un uomo e di un'epoca ci viene incontro. Un libro 'esile di pagine ma denso di vita', un distillato prezioso in cui rigoni stern concentra in un modo del tutto nuovo mezzo secolo della sua scrittura.
Nel 1938 rigoni stern non aveva ancora diciassette anni. La sua richiesta di entrare in marina crollò miseramente alla domanda: 'sai nuotare? ' . Decise allora di arruolarsi fra gli alpini: il suo posto era decisamente quello, fra i muli e le vette, la neve, gli sci e il freddo. Fece il suo addestramento sulle montagne valdostane, in quota, a destreggiarsi fra gli scherzi dei 'veci' e i crepacci verdeazzurri, leggendo i poeti del trecento e incidendo nel ghiaccio il nome della morosa. Nel frattempo l'italia di mussolini entrava in guerra, e quei ragazzi con gli sci ai piedi si trovarono di colpo a combattere contro i francesi; poi, trasportati su un adriatico imbufalito, contro i greci.
Una piccola comunità dell'altipiano di asiago esce stremata dalla grande guerra: ovunque macerie, povertà, disoccupazione. Chi non emigra ha davanti a sé un solo, pericoloso mestiere, quello del
I ricordi della ritirata di russia scritti in un lager tedesco dall'alpino rigoni stern nell'inverno del 1944, pubblicati da einaudi nel 1953 sotto il titolo il sergente nella neve e da allora long-seller per il candore e la forza con cui viene rappresentata la lotta dell'uomo per conservare la propria umanità. Un sogno di pace rivisitato nel 1973, quasi trent'anni dopo, in ritorno sul don, un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo, senza rancori e senza voglie di rivalse, come atto d'amore e di riappacificazione con gli uomini e con la storia.