Una raccolta di articoli, una sorta di diario delle avventure intellettuali di un fisico teorico che crede nell'impegno civile e nella necessità di una seria divulgazione, e sogna un mondo in cui, più delle regole, conta la gentilezza. Questo libro parla di passioni e di sogni: le passioni e i sogni di un fisico, carlo rovelli, alla ricerca di idee nuove e di una prospettiva ampia e coerente, in cui la scienza si intreccia e si integra con molti altri interessi. Questo libro parla di buchi neri e telescopi capaci di guardare nell'occhio i buchi neri, di onde gravitazionali, di gravità quantistica del big bang e della nascita del tempo. Soprattutto parla di scienziati come stephen hawking, roger penrose, kip thorne e l'astrofisico e sacerdote georges lemaître, di filosofi da aristotele a david lewis, per il quale esistono asini che volano, di poeti come lucrezio, dante e leopardi, la migliore dimostrazione che «la grande scienza e la grande poesia sono entrambe visionarie, e talvolta possono arrivare alle stesse intuizioni». Parla di viaggi (anche psichedelici), di una generazione, quella dell'autore, troppo giovane per il sessantotto ma non per il settantasette, di università, di politica e «dell'importanza politica di promuovere, ascoltare e usare la scienza», di ateismo, della natura della mente e della coscienza (anche di quella dei polpi). È un libro che raccoglie articoli di giornale, comparsi tra il 2010 e il 2018 sul «corriere della sera», sul supplemento domenicale del «sole 24 ore» e su altri quotidiani italiani e stranieri, ed è una sorta di diario delle avventure intellettuali di un fisico teorico che crede nell'impegno civile e nella necessità di una seria divulgazione, e sogna un mondo in cui, più delle regole, conta la gentilezza.