In un solo volume la trilogia marsigliese di jean-claude izzo con protagonista uno dei personaggi più memorabili della letteratura contemporanea. Nel primo romanzo, dopo anni di vagabondaggi nei mari del sud, ugo torna a marsiglia per vendicare manu, l'amico di gioventù assassinato dalla malavita. Ma anche lui resta ucciso e toccherà a un terzo amico, fabio montale, il compito di fare giustizia. Fabio era cresciuto con gli amici nei vicoli poveri del porto di marsiglia, tra piccoli reati e primi amori, ma poi è diventato uno strano poliziotto, più educatore di strada nei quartieri difficili che sbirro. La sua umanità si nutre dei dettagli della vita vera: le donne che ama innanzitutto, le amicizie, la musica, il pastis, il vino, il mare e il cielo di marsiglia. Ed è questa stessa umanità, ancor prima del suo mestiere di poliziotto, a metterlo in una guerra durissima con il sistema degli intrecci illeciti tra imprese, politica e malavita. In una città, marsiglia, simbolo di un mediterraneo diviso tra bellezza e violenza, tra due colori: l'azzurro del cielo e del mare e il nero della morte e dell'odio.
Amos perbacco era un tipo mattiniero. Tutti i giorni, quando la sveglia suonava, lui dondolava le gambe fuori dal letto e indossava l'uniforme appena stirata al posto del pigiama. Età di lettura: da 3 anni.
Una donna avvolta in un qipao rosso. Il suo corpo viene ritrovato in città alle prime luci dell'alba. Dopo averla uccisa, qualcuno l'ha vestita con l'antico abito in stile mandarino che, bandito dalla rivoluzione culturale, è tornato di gran moda tra i ricchi nella shanghai del duemila. È il primo di una serie di omicidi, per la polizia cinese, costretta a confrontarsi con un fenomeno considerato occidentale, uno scandalo. L'ispettore capo chen cao decide di occuparsi del caso, solo lui è in grado di tracciare il profilo psicologico di un serial killer che colpisce in una shanghai sconvolta dai contrasti, dove l'industria dell'intrattenimento è sempre più prospera e redditizia e le inchieste sono manipolate dagli interessi di partito e dei nuovi capitalisti. Indagando un crimine che affonda le sue radici nel recente passato, tragico e tumultuoso, dell'era post-mao, il caso del qipao rosso offre a qiu l'appiglio per scavare nei meccanismi politici e nella società della cina moderna in preda a una corruzione incontrollabile, e di affrontare la questione bruciante delle ferite lasciate aperte dalla rivoluzione culturale.
Ci sono prosatori che proprio nelle lettere raggiungono una sorta di perfezione assoluta: riuscendo, nel breve volgere di una frase, a toccare vertici di bellezza e di intensità. Che la campo sia uno di essi lo hanno dimostrato le
'hai mai sistemato una bambina? ' chiede insistente una contadina del villaggio alla giornalista xinran, durante un'intervista. La giovane sposa di campagna sa bene che è suo dovere dare alla luce un maschio, ed è convinta che ogni donna, come lei, quando mette al mondo una femmina sappia altrettanto bene cosa fare: deve trovare il modo di 'sistemare' la bambina, di sbarazzarsi di lei. Deve, suo malgrado, abbandonarla. L'abbandono delle bambine appena nate era, ed è tuttora, una pratica tristemente diffusa in cina, e non solo nelle zone rurali, ma anche nel resto del paese, complici le ristrettezze economiche e una legge sulla pianificazione delle nascite che per anni ha imposto a ogni famiglia un figlio solo. Alle bambine più fortunate il destino ha riservato l'amorevole accoglienza di una famiglia adottiva in un paese occidentale. Per molte altre nascere femmina ha significato essere brutalmente uccise appena venute al mondo. Grazie a un lavoro di ricerca e di inchiesta durato anni, xinran dà finalmente voce al silenzioso dolore delle donne cinesi che hanno abbandonato le proprie neonate sulla strada di una città, fuori da un ospedale o da un orfanotrofio o sulla banchina di una stazione, offrendoci uno spaccato della cina odierna per molti aspetti inedito, e al tempo stesso narrandoci una storia fatta di drammi e di speranze ritrovate, una storia capace di lasciare il segno.
Un ciabattino polacco che sogna un futuro migliore per la sua unica figlia; un pensionato che lotta disperatamente contro uno sfratto ingiusto; un sarto ebreo che ritrova la fede grazie alla visita di un angelo dalla pelle nera: sono alcuni dei personaggi che popolano 'il barile magico', la prima raccolta di racconti di bernard malamud. Un'umanità marginale, offesa da esistenze troppo dure, eppure ancora attaccata alle proprie speranze. Sullo sfondo, da una parte la new york proletaria appena uscita dalla guerra, teatro di miseria e sopraffazioni ma talvolta anche di piccoli, inaspettati gesti di solidarietà; dall'altra un'italia estranea agli stereotipi, aspra e inospitale, ma in grado di offrire scorci di commovente bellezza. Capace di coniugare brillantemente dramma e humour, realismo ed espressionismo, 'il barile magico' fu premiato nel 1959 con il national book award, proiettando malamud - il suo stile onirico, la sua poetica ostinatamente umanista nell'olimpo dei grandi scrittori d'america.
Runa wagner non aveva intenzione di innamorarsi di un estraneo sensuale e affascinante che sembrava conoscere ogni suo singolo desiderio. Tuttavia, non era riuscita a resistere a quell'onda incontenibile di passione, una passione che ora si è spenta da tempo. Shade l'ha tradita, provocando in lei una trasformazione che le ha negato per sempre una vita normale. E ora il suo unico obiettivo è fargliela pagare. E mentre cerca di consumare la propria vendetta, la donna viene rapita dal peggior nemico di shade, roag. Ma shade, il demone seminus segnato da una maledizione d'amore che lo condanna a eterni tormenti, spera di poterla incontrare di nuovo. Quando si sveglia in una cella scura, incatenato accanto a una runa infuriata e misteriosamente potente, comprende però che l'effetto che gli provoca è più pericoloso che mai. E mentre i loro aguzzini formulano un incantesimo che li unisce come compagni per l'eternità, shade e runa dovranno lottare per difendere non solo le proprie vite, ma anche i loro cuori. E scopriranno che il desiderio è l'arma più letale.
Anita blake viene svegliata all'alba per un'emergenza: l'amico e collega larry kirkland deve correre in ospedale, perché la moglie sta per partorire, e ha bisogno che qualcuno lo sostituisca per un paio di giorni. Sebbene abbia una paura tremenda di prendere l'aereo, anita accetta di andare al posto suo a philadelphia. In fondo si tratta di un lavoro di routine: risvegliare il testimone oculare di un omicidio, stroncato da un infarto prima dell'inizio del processo. Tuttavia qualcosa va subito storto: i suoi poteri di negromante, infatti, non si concentrano su un'unica tomba, ma si diffondono all'intero cimitero e per poco non resuscitano tutti i defunti. Per fortuna, con lei c'è micah, re dei leopardi mannari nonché suo nuovo amante, che la aiuta a riprendere il controllo e interrompe la seduta. Anita però non ha molto tempo per capire cosa sia successo: la polizia deve chiudere il caso al più presto, altrimenti l'assassino verrà assolto per insufficienza di prove. Pur di portare a termine l'incarico, decide quindi di correre il rischio, anche perché tener testa a un esercito di non-morti la spaventa meno di rimanere sola con micah e affrontare i sentimenti sempre più profondi che prova per lui.
Sono trascorsi sette lunghi anni e beth non ha mai dimenticato. E ora una telefonata nel cuore della notte le fa capire che il peggio deve ancora arrivare. Quel respiro lo riconoscerebbe fra mille, è il più terribile dei suoi demoni, e lei farà di tutto per tenerlo lontano dalla piccola abby. Sarà neil sheridan, ex agente dell'fbi, a occuparsi del caso e a proteggere beth prima che sia troppo tardi. Sarà lui, che non ha niente da perdere e tutto da salvare, a decifrare un segreto che, se reso pubblico, potrebbe far affiorare atroci verità, in grado di rovinarla per sempre. Per riuscirci dovrà immergersi nelle ombre di una notte di sette anni prima e ripercorrere a sua volta il proprio passato, aprendosi a qualcosa di ancora più pericoloso di un serial killer: il cuore di una donna terrorizzata, che per la prima volta dopo tanto tempo si abbandona all'amore.