«primeggiò fra le due guerre un meraviglioso presentatore di miti indù in un tedesco semplice e sottile, heinrich zimmer. Zimmer ripropone qui i miti indù per l'ultima volta e ci incanta in modo supremo. Il motivo di tante seduzioni è la sua comprensione dei vari piani di lettura possibili, la coscienza che il mito risponde a qualsiasi momento della storia e infine la certezza che è sempre implicita nel linguaggio del mito una verità metafisica. È causa la presenza di queste premesse che l'esposizione diventa una melodia calma, convincente, giocosa» elémire zolla
L'amicizia è l'alfabeto che gesù ha usato di più in tutto il vangelo per annunciare la novità della sua misericordia. In questo senso gli amici sono come un sacramento nascosto che ci salva la vita. Anche gesù ha avuto amici. Tre di loro sono marta, maria e lazzaro. Nella loro diversità hanno qualcosa da raccontare sul grande tema del legame. Questo piccolo volume approfondisce il tema dell'amicizia a partire proprio dalla diversità di questi tre personaggi.
'a napoli, chissà perché, la madonna è più amata di gesù e forse anche dello stesso san gennaro. Dalle mie parti dire: fosse 'a madonna! ' è come esclamare: 'lo volesse il cielo! ', significa rivolgersi al personaggio più importante del paradiso e non c'è napoletano che non abbia pronunciato questa frase almeno un centinaio di volte nel corso della vita. Sono convinto che lei, la madonna, dall'alto dei cieli, la capisca benissimo e che si dia sempre un gran da fare ogni volta che qualcuno di noi la invoca. Fosse 'a madonna! ' è infatti nel medesimo tempo una dichiarazione di fede e una richiesta di aiuto. ' a napoli, e forse anche nel resto d'italia, la madonna è qualcosa di più di una figura religiosa: entra nel linguaggio e nella cultura di tutti i giorni, viene invocata per ogni situazione sacra o profana ('a madonna v'accumpagna, lassa fa' a' madonna), le si rivolgono speranza e gratitudine. Dopo 'tutti santi me compreso', luciano de crescenzo racconta alla sua maniera la madre di gesù, fra ricostruzione storica e risvolti folcloristici. Le differenze fra la maria dei vangeli canonici e quella dei vangeli apocrifi. I ricordi personali, dalla madonna di pompei a quella del carmine. Le madonne che appaiono (fatima, lourdes) e quelle che piangono. La madonna nera e quella incinta, quella dei madonnari e quella della 'ndrangheta. Questo libro è un omaggio ironico e affettuoso da parte di un grande autore che si definisce 'non credente ma sperante'. '
Dopo le tenebre dell'ideologia e del totalitarismo stalinista che hanno travagliato il xx secolo, spezzando anche la vita di florenskij e oscurandone l'opera per oltre settantanni, oggi questa finalmente riappare nella sua integrità e in tutto il suo vigore sorgivo. I dodici capitoli dei quali si compone, concepiti come lettere a un amico, ancora oggi stupiscono non solo per la vastità e complessità di conoscenza, per il coraggioso tentativo di far interagire tra loro i diversi saperi e le molteplici forme e possibilità della ragione, ma soprattutto per la profondità dello sguardo rivolto verso gli abissi dell'umano, nell'agonica ricerca di una luce di salvezza, di un'autentica sapienza d'amore.
In ognuno di noi è presente un bambino o una bambina sofferente, che versa lacrime sulle ferite del passato, impedendo loro di cicatrizzarsi. Questo libro insegna a fare pace con noi stessi. A dialogare con il bambino interiore per affrontare la vita adulta con più serenità e consapevolezza. Pagina dopo pagina, thich nhat hanh, senza negare le difficoltà e il rischio di eccessive semplificazioni, ci guida lungo quel percorso indispensabile per riconoscere i traumi e i dolori dell'infanzia. Si tratta di pratiche concrete e accessibili a tutti, grazie alle quali diventa più facile accettare e poi trasformare la rabbia, la tristezza e la paura che ci impediscono di vivere pienamente da adulti. Con gentilezza e poesia siamo sollecitati a guardare dentro di noi per scoprire come i nostri conflitti interiori siano all'origine di tensioni con noi stessi e con gli altri. E questa scoperta ci aiuta a comprendere il passato e a vivere in pace nel qui e ora, migliorando il nostro quotidiano e la qualità delle nostre relazioni.
Igor sibaldi ricostruisce qui il vangelo di giovanni così come doveva apparire nel ii secolo e ne presenta una traduzione provocatoria, spiegandolo nei dettagli e nelle sfumature e mostrando che cosa nel testo è da considerarsi autentico e che cosa fu invece manipolazione degli scribi della grande chiesa. Riportato nella sua forma originaria, il vangelo di giovanni ci offre una religione completamente nuova, senza autorità, senza rituali, senza il peccato e la paura. Non parla di
'a destra s'avanza uno strano cristiano': era il titolo di un editoriale di ezio mauro, direttore di 'repubblica', nel novembre 2002. 'sta emergendo qualcosa di impetuoso e inedito insieme', scriveva mauro: 'è una sorta di cristiano originario'. Il riferimento era, in primo luogo, al cristianesimo apertamente esibito in prima serata, il venerdì su raidue, da antonio socci nel suo programma excalibur. Quell'articolo e le feroci polemiche che hanno accompagnato la trasmissione hanno spinto socci a riflettere sul suo 'nuovo cristianesimo'. Il risultato è questo libro, un pamphlet polemico per dichiarare le ragioni di una fede che cambia la vita.
Il 13 di marzo 2013 il cardinale jorge mario bergoglio è stato eletto successore di joseph ratzinger al soglio di pietro, con il nome di francesco. Questo libro è la testimonianza diretta, unica e personalissima del nuovo papa sugli avvenimenti che hanno segnato la sua vita. In queste pagine, con parole semplici e ispirate, jorge bergoglio racconta ai giornalisti sergio rubin e francesca ambrogetti l'arrivo della sua famiglia al porto di buenos aires nel 1929, gli eventi che hanno accompagnato la sua nascita e la sua infanzia, la grave polmonite che minò il suo fisico ma che allo stesso tempo portò alla luce i primi segni della sua vocazione religiosa. In queste conversazioni, svolte nell'arco di tre anni, papa francesco ricorda l'età del seminario, la sua esperienza di docente di psicologia e letteratura, il dramma della dittatura in argentina, il suo lavoro tenace e appassionato che giovanni paolo ii riconobbe e consacrò con la nomina a cardinale. Ma soprattutto da questo libro emerge la personalità più profonda e autentica del nuovo pontefice: sincero, mite e impavido. Papa francesco illustra il suo pensiero con la lucidità e la schiettezza che lo hanno caratterizzato sin dall'inizio, affrontando i temi più caldi: l'esperienza della preghiera, il dialogo interreligioso, il valore della povertà, dell'umiltà e del perdono, il lavoro pastorale della chiesa fino agli scandali e alla volontà di rinnovamento che animano oggi l'intera comunità cattolica nel mondo.