«non smetterà mai di piovere. Continuerà per sempre. Non sarà più possibile uscire all'aperto, l'acqua salirà, raggiungerà i piani alti dei palazzi, tutti moriranno e l'umanità si estinguerà insieme agli animali in terra. Sopravvivranno solo i pesci. Non smetterà mai di piovere, e non importa. Sarà meglio, anzi, così questa maledetta città si laverà, alla fine». Leonida brancato era stato un penalista imbattibile. Il re del cavillo, lo chiamavano. Quando era andato in pensione, in procura avevano fatto festa. Da anni non si sapeva più nulla di lui, ma ora qualcuno lo ha ucciso e ha infierito sul suo cadavere. Un omicidio che appare privo di movente e che mette di nuovo alla prova i bastardi.
Quando un bambino sparisce da una scuola materna di södermalm, a stoccolma, l'agente mina dabiri è di nuovo in prima linea. Due anni dopo i drammatici eventi che li hanno fatti incontrare, mina torna a chiedere aiuto a vincent walder, finendo per coinvolgere il celebre mentalista in un'indagine che questa volta la toccherà molto da vicino. All'esperto di psicologia e comunicazione non verbale, che molti ritengono perfino capace di leggere nel pensiero, saltano subito all'occhio le analogie con un caso di qualche anno prima, un dramma dal tragico epilogo. E adesso tutto fa pensare che altri bambini siano in pericolo. I rapimenti che si succedono sembrano seguire uno schema rigorosamente logico e allo stesso tempo folle, in cui si possono riconoscere aspetti quasi ritualistici, se non addirittura simbolici. È possibile che dietro comportamenti tanto estremi si nasconda una setta? Ma chi ne manovra i fili? E, soprattutto, qual è il suo obiettivo? Mentre mina cerca di tenere a bada i ricordi e allontanare il passato e vincent crede ancora di poter ignorare l'ombra che la sua anima nasconde, la fortezza inaccessibile che ognuno dei due ha eretto intorno a sé comincia a sgretolarsi.
Quando un bambino sparisce da una scuola materna di södermalm, a stoccolma, l'agente mina dabiri è di nuovo in prima linea. Due anni dopo i drammatici eventi che li hanno fatti incontrare, mina torna a chiedere aiuto a vincent walder, finendo per coinvolgere il celebre mentalista in un'indagine che questa volta la toccherà molto da vicino. All'esperto di psicologia e comunicazione non verbale, che molti ritengono perfino capace di leggere nel pensiero, saltano subito all'occhio le analogie con un caso di qualche anno prima, un dramma dal tragico epilogo. E adesso tutto fa pensare che altri bambini siano in pericolo. I rapimenti che si succedono sembrano seguire uno schema rigorosamente logico e allo stesso tempo folle, in cui si possono riconoscere aspetti quasi ritualistici, se non addirittura simbolici. È possibile che dietro comportamenti tanto estremi si nasconda una setta? Ma chi ne manovra i fili? E, soprattutto, qual è il suo obiettivo? Mentre mina cerca di tenere a bada i ricordi e allontanare il passato e vincent crede ancora di poter ignorare l'ombra che la sua anima nasconde, la fortezza inaccessibile che ognuno dei due ha eretto intorno a sé comincia a sgretolarsi.
Una storia intensa e coinvolgente ambientata in una roma fredda e umida in cui spinori si ritrova solo: una condizione troppo malinconica anche per un appassionato del melodramma come lui. Ma ideale per concentrarsi su un mistero che pare un autentico «giallo della camera chiusa». Quando il mare di ostia restituisce il cadavere di ademaro proietti – palazzinaro di successo e personaggio di rilievo negli equilibri politico-economici della capitale – la prima ipotesi è che l'uomo sia annegato in seguito a una disgrazia. Eppure c'è qualcosa che non torna, un piccolo indizio che potrebbe richiedere per l'episodio una spiegazione diversa. È davvero cosí o è manrico a essersi fissato? Stavolta nemmeno l'opera lirica, che da sempre lo ispira nella soluzione dei casi, sembra volergli venire in soccorso. L'unica certezza è che la famiglia del morto ha piú di un segreto da nascondere. Del resto, e lui lo sa bene, quale famiglia non ne ha? «un giallo impeccabile per meccanica, scrittura e descrizione d'ambienti, un mondo romano altoborghese ma sostanzialmente cafone» (alberto mattioli, «tuttolibri - la stampa»).
Un rapimento, svariati delitti e un assassino, forse mancino forse no. Saranno solo leggende e superstizioni ma, da quando è ricomparso il fantasma dello zoppo, in bretagna le sciagure non si contano più. A sei anni da il morso della reclusa, torna fred vargas con uno dei personaggi capolavoro del noir, lo svagato e visionario jean-baptiste adamsberg, commissario del xiii arrondissement di parigi. Il guardacaccia gaël leuven era un marcantonio solido come uno scoglio bretone, ma per ucciderlo sono bastate due coltellate al torace. A louviec lo conoscevano tutti. Compreso josselin de chateaubriand (forse discendente di quel chateaubriand), il nobilastro dall'abbigliamento eccentrico che adesso è il principale sospettato. Richiamato in bretagna dal commissario locale, adamsberg si addentra nelle numerose ramificazioni del caso. Ma pur perdendosi come di consueto in false piste e digressioni mentali, in osservazioni prive di qualunque nesso con l'indagine, c'è da scommettere che anche questa volta verrà a capo del groviglio di omicidi ed efferatezze. Grazie alle sue illuminazioni proverbiali ma anche, forse, all'energia ancestrale dei menhir.
Un gruppo di individui, vestiti da monaci, fa irruzione nella cattedrale di colonia durante la celebrazione di una messa solenne, uccide tutti i presenti e s'impadronisce delle reliquie custodite in un sarcofago sotto l'altare: le ossa dei re magi. Per il segretario di stato vaticano non ci sono dubbi: quella strage è un attacco al cuore della cristianità e i suoi responsabili vanno fermati prima che altri spaventosi sacrilegi siano compiuti. Ma nessuna forza di polizia ufficiale può risolvere un caso tanto cruento e apparentemente incomprensibile, e infatti il vaticano incarica delle indagini monsignor veroni, agente del servizio segreto della santa sede, e sua nipote sara, tenente dei carabinieri esperta nei furti di oggetti sacri.
Estate 2002, bretagna: sei turisti svedesi si incontrano per caso e trascorrono in compagnia alcuni giorni di vacanza. Sono due coppie e due single che hanno poco in comune, a parte il fatto di essere connazionali in ferie in un paese straniero: insieme fanno lunghe nuotate in mare, cene a base di vino e crostacei, organizzano gite e flirtano un po' oltre il consentito. Di quei giorni rimangono una manciata di fotografie, un ritratto di gruppo, un acquerello e un diario anonimo che racconta quei momenti di divertimento e allegria, ma non solo. Estate 2007: cinque anni dopo una mano sconosciuta inizia a uccidere i protagonisti di quella vacanza. Prima però avvisa con una lettera l'ispettore gunnar barbarotti di kymlinge. La strana relazione tra il delinquente e l'ispettore della polizia giudiziaria crea a quest'ultimo non pochi problemi, sia a livello professionale che personale. Il caso si fa ben presto inquietante e porta il burbero poliziotto alla ribalta della cronaca giornalistica: gli omicidi si susseguono (così come le lettere) senza che le forze dell'ordine riescano a fare niente, nonostante l'intervento di un esperto profiler. Perché queste persone vengono uccise? Esiste un legame tra loro e l'assassino? E se sì, quale? Nessuno sembra trovare risposte davvero risolutive.
Non è stato facile per nicholas quinn riuscire a ottenere la nomina accademica di membro del comitato esami esteri di oxford. Il giovane professore era afflitto da una sordità progressiva e questo, a parere di alcuni, avrebbe ostacolato una piena funzionalità. Ma alla fine, tra gelosie e risentimenti, l'aveva spuntata sui candidati concorrenti e aveva intrapreso il compito armato del sussiego e della flemma comune a tutti nell'ambiente del santuario universitario. Un giorno nicholas viene ritrovato cadavere nel suo appartamento da scapolo. Accanto una bottiglia dello sherry preferito. La causa della morte appare semplice: avvelenamento da cianuro. Ma l'indagine dell'ispettore morse della thames valley police e del suo aiuto lewis è tutt'altro che semplice. L'ambiente accademico è oscuro, arcano, reticente; è chiuso in un guscio claustrofobico in cui le domande investigative sembrano prevedibili ma tutto è così vischioso che è impossibile muoversi. Si mescolano motivi di carriera, passioni sessuali, intrighi economici, coinvolgimenti di finanziatori esteri, personaggi dalla vita privata impenetrabile. E poi, del tutto all'improvviso, un secondo inspiegabile omicidio. Un ginepraio per l'ispettore morse, sempre brusco e bisbetico con il paziente sergente; e sempre affezionato agli intermezzi nei pub dove esporre allo scettico collaboratore la trama dei suoi percorsi mentali. Il mondo silenzioso di nicholas quinn è il terzo romanzo della serie dell'ispettore morse.
Milano, metà luglio. Ludovica e vittorio sono una splendida coppia: entrambi belli, brillanti, avviati a un'ottima carriera - lei giornalista per una prestigiosa rivista, lui avvocato e rampollo di una famiglia dell'alta borghesia - e sono alla vigilia delle nozze. Tutto è pronto: dall'abito creato apposta per ludovica alla cerimonia sfarzosa nella residenza toscana della futura sposa, alla bellissima casa nel centro di milano. Ma vittorio al suo matrimonio non si presenterà mai: verrà infatti trovato morto proprio in quella bellissima casa nel centro di milano. Nessuna effrazione. Nessun segno di colluttazione. Nessuna impronta. Tutto lascia supporre che vittorio l'assassino lo conoscesse bene. Molto bene. Ma chi può aver ucciso un uomo apparentemente senza nemici? In una milano afosa e semideserta, toccherà all'ispettore di polizia sebastiano rizzo, aiutato dal poliziotto de carlo, indagare su questo omicidio. Un caso maledettamente intricato in cui nessuno, ma proprio nessuno, è escluso dalla lista dei sospettati.
Berlino, 1986. Benny non ha il coraggio di far firmare due brutti voti alla mamma e marina la scuola. Sa che non deve dar retta agli sconosciuti, ma quando alfred lo soccorre da due ragazzi che vogliono derubarlo si fida istintivamente di lui. Dopo due giorni, benny viene ritrovato in una casupola alla periferia della città: è seduto a un tavolo e i suoi capelli sono stati pettinati con cura sulla fronte, sembra ancora vivo ma in realtà è morto da almeno diciotto ore. Anche a lui è stato strappato il canino destro superiore, post mortem. Come a daniel, tre anni prima; come a florian, tre anni dopo. Hanno sperato fino all'ultimo che i genitori venissero a salvarli, ma alla fine si sono arresi: è stato quello il momento in cui alfred ha deciso che dovevano morire. Ora sono liberi, non dovranno soffrire mai più. La polizia non ha la minima idea di chi sia il colpevole. Poi, inspiegabilmente, la serie degli omicidi si interrompe. Toscana, 1994. Durante le vacanze, anne e harald vivono l'incubo peggiore di ogni genitore: in una sera come un'altra, a pochi giorni da pasqua, loro figlio felix sparisce senza lasciare traccia e a loro non resta che tornare in germania. Toscana, 2004. Ancora divorata dal dolore, anne ritorna nel luogo in cui felix è scomparso. Affascinata da un rudere isolato in una valle solitaria, lo acquista da un uomo affabile e carismatico, illudendosi di poter trovare un indizio su cosa sia successo, ma dopo dieci anni tutto sembra perduto.