**l amico ritrovato** è un romanzo breve e intenso di **fred uhlman**, scrittore e pittore tedesco di origine ebraica, che racconta la storia di un'amicizia tra due ragazzi in germania negli anni trenta, sullo sfondo della tragica ascesa del nazismo.
Il protagonista è **hans schwarz**, figlio di un medico ebreo benestante, che frequenta una scuola esclusiva a stoccarda. Hans si sente solo e isolato, non ha amici veri e non si interessa alla politica. Un giorno, nella sua classe arriva un nuovo compagno: **konradin von hohenfels**, rampollo di una nobile e antica famiglia aristocratica. Hans ne rimane subito affascinato e prova a stringere amicizia con lui, nonostante le differenze sociali e culturali. Konradin accetta la sua offerta e tra i due nasce un legame profondo e sincero, basato sulla condivisione di interessi comuni, come la letteratura, la musica, la storia. I due ragazzi trascorrono insieme momenti felici e indimenticabili, ignorando le tensioni che si stanno creando nel paese a causa dell'ascesa al potere di hitler e del suo partito antisemita. Ma ben presto la realtà li raggiunge e mette a dura prova la loro amicizia, costringendoli a fare delle scelte dolorose e irreversibili.
**l amico ritrovato** è un libro che colpisce per la sua semplicità e profondità. Con uno stile sobrio ed elegante, **fred uhlman** riesce a trasmettere al lettore le emozioni e i sentimenti dei due protagonisti, così diversi eppure così vicini. Il romanzo è anche una riflessione sul tema dell'amicizia, del suo valore e della sua fragilità di fronte alle forze della storia e della società. Il finale è sorprendente e commovente, capace di lasciare un segno indelebile nella memoria.
**l amico ritrovato** è uno dei libri più belli di **fred uhlman**, un autore che ha saputo raccontare con sensibilità e maestria la sua esperienza di esule e di testimone della tragedia del novecento. Il romanzo fa parte della cosiddetta 'trilogia del ritorno', che comprende anche **un'anima non vile** e **niente resurrezioni, per favore**, ed è stato tradotto in diciannove lingue ed è stato adattato per il cinema e per il teatro. Si tratta di un'opera letteraria rara, come ha scritto george steiner sul 'new yorker', un capolavoro, come ha affermato arthur koestler nell'introduzione all'edizione inglese del 1976. Un libro che assilla la memoria, una gemma, un racconto magistrale, hanno fatto eco altri prestigiosi giornali come 'the sunday express', 'the financial times' e 'le monde'. Un libro che si può raccomandare ai lettori di tutte le età, senza esitazione.