Un classico della narrativa italiana del secondo novecento e un romanzo che vuole spiegare e far comprendere appieno la provincia italiana negli anni sessanta.
Un uomo innocentemente amorale dalla sessualità dirompente, una donna che sa usare il suo corpo come un'arma, un delitto misterioso e un investigatore che sente irresistibile il fascino della simulazione. Una storia di desideri, beffe, scandali e intrighi che si espande fino a diventare il ritratto di una società corrota e indifferente. Spingerli a cercarsi, anche dopo vent'anni: l'invincibile volontà di sottrarsi a ogni prospettiva di vita stabile e definitiva. Mossi da questa ansia di libertà i tre, ormai quarantenni, sono disposti a rischiare tutto, pur di non scendere a patti con il mondo. Cietà senza ricadere in un autoritarismo religioso.
Marco ha diciotto anni appena compiuti. E li vive alla grande: è straordinariamente bello, ricco, ironico, intelligente, un leader nato. La nota dolente è il rapporto con i genitori, fatto di misteriosi, intangibili conflitti. Marco dovrà 'farsi padre dei suoi genitori' usando il buonsenso, la voglia di giocare e la grazia. Scoprirà i primi disinganni e imparerà il sentimento della pietà. E gli anni della passione giovanile diventeranno struggenti come mai più nella vita.