'il fidanzato di mia madre si è preso una cotta per me e lei mi ha mandato a vivere con papà'. Come i lettori hanno modo di scoprire fin dalla prima riga, jasira, l'adolescente protagonista di questo romanzo, tende a saltare i preliminari. Ma forse sa che non esiste un modo piacevole, o garbato, o indolore, per dire quello che ha da dire: quindi lo dice e basta. E ci parla di papà, appunto, un ingegnere spaziale che lavora a cape canaveral ma ha nel sangue, e nelle mani, la violenza del medio oriente da cui proviene; del signor vuoso, patriottico e muscoloso vicino di casa e collezionista di 'playboy', dei compagni di scuola che la chiamano 'beduina', di giochi che un tempo si sarebbero detti proibiti e di molto altro ancora.