Il 7 novembre 1628, verso sera, su un pendio di quel ramo del lago di como che volge a mezzogiorno, mentre le vette scoscese gettano un'ombra cupa su borghi e campagne e una nebbia spettrale pare inghiottire boschi e vallate, una ragazza tenta invano di sfuggire all'agguato di un essere dagli occhi rossi come tizzoni ardenti. Una poiana, o forse un enorme pipistrello, si leva in volo, e un vecchio curato, tornando dalla passeggiata serale, si imbatte in due individui minacciosi, che gli ordinano di non celebrare il matrimonio di renzo e lucia previsto per l'indomani. Gli sposi promessi non sanno ancora che dovranno affrontare un tentativo di rapimento, una fuga in un monastero di monza dove si praticano riti innominabili, il complotto di una stirpe oscura per conquistare lo stato di milano, una rivolta contro i nobili affamatoti e succhiasangue, l'entrata in scena di un bandito licantropo. La calata di un esercito fantasma, lo scoppio di una pestilenza che stermina due terzi della popolazione, e un flagello ancora più spaventoso.