Figlio della germania e del suo tempo, hitler si affermò come dittatore in una nazione sconfitta e in grave crisi economica. Interprete di una cultura tedesca che si nutriva di irrazionalismo, che odiava le dottrine illuministiche e la democrazia, e si ispirava a spengler, heidegger, schopenhauer, wagner e nietzsche, il führer sostenne l'ideologia della razza ariana pura ed eroica, che lo porterà al genocidio degli ebrei, e vaneggiò l'illusorio diritto dei tedeschi all'espansionismo illimitato per compiere una missione storica e un fatale destino. Illuso e capace di illudere, con forza magnetica, una nazione fino a condurla all'autodistruzione, bramoso di eternità e artefice del proprio mito, folle, mostro o criminale, hitler lascia ancor oggi degli interrogativi aperti.
Con questa 'storia di roma', antonio spinosa, il noto biografo, ricostruisce in un racconto appassionato le vicende che hanno segnato la nascita, l'ascesa e il declino della città fondata da romolo. Un libro di grande leggibilità che restituisce un volto e un'anima alle schiere di re, imperatori, consoli, condottieri, donne, avvocati e sacerdoti che hanno reso immortale nel mondo il ricordo dell'urbe eterna.
In questo libro l'autore riesamina criticamente il mito di augusto, l'imperatore della pace, mostrando dietro l'agiografia ufficiale, in buona parte opera di grandi intellettuali 'prezzolati' dal tiranno, la cruda realtà fatta di intrighi, corruzione, violenza. Anche nell'antichità esistevano dei potenti mass-media capaci di manipolare l'opinione pubblica e addirittura di influenzare per millenni l'opinione dei posteri. Ne risulterà anche un libro sulla roma antica, svelata al di là degli stereotipi.