Frutto di diverse stesure, la commedia nasce negli anni che precedono immediatamente la seconda guerra mondiale e che vedono sperimentare e utilizzare a fini bellici la scissione dell'atomo, gli anni in cui si compie definitivamente una paurossa frattura tra progresso tecnico e progresso sociale. La figura di galileo, lo scienziato che con le sue rivoluzionarie intuizioni rischia di mettere a repentaglio gli equilibri teologici e sociali del suo tempo e che si piega alla ritrattazione per timore della tortura e per mancanza di agonismo eroico, è la metafora dello scienzito moderno, dell'intellettuale perseguitato dall'inesorabile binomio scienza-fanatismo. Eppure, nonostante il suo intimo dissidio, la sua contraddittorietà, questo galileo brechtiano è figura umanamente ricca, moderna proprio perché, pur asserendo in modo geniale la verità contro l'ignoranza, la superstizione e il conformismo, egli resta in bilico perenne tra due fronti. Dramma implicitamente antiatomico, 'vita di galileo' mantiene oggi, al di là della sua straordinaria efficacia scenica, una notevole attualità proprio tematizzando la figura degli scienziati 'deboli', subalterni al potere politico, 'gnomi' venali, troppo spesso privi di coraggio etico.
Nella londra del primo novecento, in un universo brulicante di miserabili, furfanti e prostitute, lo strozzino gionata geremia peachum cerca di consegnare al boia lo sgradito genero mackie messer. Vano tentativo, però: imprigionato dopo colpi di scena, tradimenti e fughe, mackie già sulla forca e con il cappio al collo, vedrà ribaltarsi provvidamente il suo destino.
Nella londra del primo novecento, in un universo brulicante di miserabili, furfanti e prostitute, lo strozzino gionata geremia peachum cerca di consegnare al boia lo sgradito genero mackie messer. Vano tentativo, però: imprigionato dopo colpi di scena, tradimenti e fughe, mackie già sulla forca e con il cappio al collo, vedrà ribaltarsi provvidamente il suo destino.