Scritto in una lingua nitida e forte, capace di trascrivere le emozioni, la memoria della cenere racconta di una rinascita, di un'anima che si rigenera, alla ricerca di un fragile, delicato equilibrio con le verità impassibili che governano la vita. «chiara marchelli racconta l'amore imperfetto, i momenti di felicità fatti di nulla, i ricordi cuciti sotto pelle, portati con sé anche se si sente di non appartenere, fino in fondo, a nessun posto. Veste di sicurezza l'irrequietezza, lasciando che la cenere si depositi e che, alla fine, sia il silenzio a parlare» - cristina taglietti, la lettura«con una scrittura nitida e matura, dettagliata nelle descrizioni, eppure attentissima ai moti dell'anima della protagonista, chiara marchelli confeziona un romanzo intimista che ci lascia con un finale apertissimo e un sottile messaggio di speranza» - ilaria zaffino, robinson elena è una scrittrice, sa leggere le storie sui volti delle persone. Una notte, un aneurisma la colpisce nella sua casa di new york. Sopravvive, e insieme a patrick decide di trasferirsi in francia, nell'auvergne, in un paesino ai piedi del vulcano puy de lúg. Durante la convalescenza, la mente di elena arde di pensieri, di memorie interrotte, di sentimenti riscoperti, di attese e incertezze, come il magma che ribolle sottoterra, a pochi chilometri da lei. Quando i genitori vengono a trovarla per un breve soggiorno, il loro arrivo coincide con un'improvvisa eruzione del vulcano. E mentre una colonna di fumo, cenere e lava inizia a uscire dalla bocca del puy de lúg, i protagonisti si trovano bloccati tra le mura di casa, in un tempo sospeso che sovverte ruoli e sicurezze, paure e desideri.