Gabriele entra in chat e si finge donna. Silvia fa lo stesso, si veste uomo e crede di riconoscere gabriele. Nasce una corrispondenza e un'aspettativa. Ma non è c'è post@ per te. Perché in mezzo c'è marzia, che vive con gabriele, non è affascinante ma ha buon gusto. Tutto si complica inaspettatamente, parte un concerto disarmonico e pieno di inciampi ed equivoci. I libri, le parole sono inciampo e insieme salvezza. Come i corpi dei personaggi. Che si incrociano, si scontrano, si amano: anche quando appartengono allo stesso sesso. La scrittura di chiara valerio, densa, pastosa, come un magma li avvolge e li fa avvampare. E lascia nel lettore una strana sensazione tra sgomento e meraviglia: per la maturità e la potenza di una narrazione che, sin dal titolo, si muove a indagare la verità oscura, tormentosa dell'umano. È la dimostrazione che i libri se non salvano la vita possono almeno attutire la caduta.
I matematici sono uomini come tutti gli altri, alle prese con un talento spesso precoce, imperativo e solitario. Cosí le loro grandi scoperte sono anche vicende di padri e figli, balistica e cibernetica, amori e fallimenti, ostinazione e fortuna. Attraverso le storie di sei matematici veri e uno finto, chiara valerio ci racconta la seduzione della piú inafferrabile delle scienze esatte. Perché la matematica è una forma di immaginazione che educa all'invisibile, e allora ripercorrere le vite di chi ha cosí esercitato la fantasia ci permette di capire quella grammatica che descrive e costruisce il mondo ricordandoci costantemente che siamo umani.