Ouesto libro è la cronaca appassionata di un caso italiano: il 1977. Un nuovo sessantotto, culminato nelle morti tragiche di tre militanti: francesco lorusso, giorgiana masi, walter rossi. Ma è anche l'anno che segna la drammatica ascesa delle brigate rosse, che a torino uccidono il presidente dell'ordine degli avvocati fulvio croce e il vicedirettore della 'stampa' carlo casalegno. Concetto vecchio, trent'anni dopo, è tornato a bologna, roma, torino, rivisitando i luoghi di allora, e ha ripercorso gli ultimi mesi di vita di casalegno e dei suoi assassini. Attraverso quasi quaranta testimonianze, tra cui quelle di gad lerner, ezio mauro, diego novelli, giancarlo caselli, giampaolo pansa, gianfranco bettin, diego benecchi, bifo berardi, silvio viale, renato nicolini, racconta l'attacco dei giovani del movimento al pci, la nascita di radio alice, il trionfo della controcultura. Spiccano figure indimenticabili come quella di carlo rivolta, giovane promessa di 'repubblica' stroncato dalla droga, e di antonio cocozzello, un piccolo democristiano che si ritrova incredibilmente nel mirino del terrorismo.