Alcuni versi si vestono di un'impressione, alcune fughe in vere e proprie istantanee, magiche estrusioni, improvvisi lampi, pugni come carezze, una catartica ed espressiva tempesta, di esortazioni intimistiche e scaglie di vetro che luccicano al sole (. ) intensi 'minuti' per rendere la poesia un 'monumento' umano, implacabile e impossibile da lasciare al caso. Sensazioni e tentazioni che servono per descrivere l'indole poetica dell'autore, senza tanti rigiri di parole. Materiale ultimo in ordine di tempo con qualche chicca del passato; 'riprese e rimandi' strettamente descrittivi ma sempre vive ed esaltanti nella loro 'nuda' identità. L'autore dice a proposito di questa opera: 'ogni mio libro è una fine e un inizio, un inizio e una fine al contempo. Sono 'minuti' di assoluta evasione creativa! '
Daniel maskara è un truccatore rinomato, le sua professionalità è parte integrante della 'rovani corporation' una delle agenzie più famose, controverse e richieste dal mondo della moda e della pubblicità. Una serie di eventi sinistri e morti sospette accompagnano il make up artist e il suo staff nella personale conferma della sua carriera. Un assassino si aggira dietro le quinte e uccide le modelle più gettonate dai tabloid di tutto il mondo, su cui lo stesso maskara opera prima di ogni progetto che richiede la sua presenza.
'opero nel sigillo, la confusione si fa ispirazione a mio piacere e tutto diventa così maledettamente bello; narciso morì riflesso. Cadono le foglie dai rami del mio tempo, ognuna si pone sulla terra umida della mente; contratta alla luce e la bellezza delle piccole cose di ogni giorno. Resto ombra su un giglio bianco, una rara perla sul verde e l'oro di certi sguardi; immaginario collettivo, idioma della parvenza. '
Tra il 1995 e il 2005 l'autore viaggia per tutta italia con il suo lavoro di make-up artist ed è durante questi spostamenti che nascono gli scritti da p. 30 a p. 93. A seguire, ci sono le più recenti, apparse soltanto sui social network. Sono tutte da considerarsi come 'intrusioni intime estrose' della sua capiente produzione, di cui gran parte ancora inedita. Sfruttando alcune sue 'false identità' che negli anni lo hanno 'aiutato' a non perdersi, vi ritrova l'ispirazione, contemplando soprattutto le persone che incrocia e i luoghi in cui le incontra. Definisce questi scritti come 'ipotesi liriche' o 'trappole poetiche' e non proprio vera poesia. Attraverso varie tematiche ne escono componimenti del tutto insoliti, a volte imprecisi, ipnotici.