Torna l'autore di quattro amici con un romanzo che ha dominato la stagione letteraria spagnola nel 2017. 'la strada era una linea retta e grigia all'infinito che tagliava i campi se entrambi i lati. Campi che offrivano una tavolozza di colori con tutte le sfumature di giallo e ocra. Quel paesaggio acquistava una familiarità che associavo ai viaggi con mio padre. ' un lungo viaggio nel cuore arcaico della spagna, a bordo di un singolare veicolo: un carro funebre. Dani mosca sta portando le spoglie del padre nel paesino dove era nato e cresciuto, e da cui partì per guadagnarsi da vivere. In una situazione che alterna malinconia a ilarità - l'invadente e logorroico autista ecuadoregno, lo squinternato comitato di ricevimento locale -, dani ripensa a tutta la sua vita: il mestiere di cantautore e i primi tempi con il gruppo rock che non si faceva mancare gli eccessi di droghe e sesso, il vuoto lasciato da un'amicizia perduta tragicamente, il rapporto conflittuale con un padre pragmatico e autoritario, il grande amore della sua vita e il matrimonio ormai finito, con due figli che adora e l'ex moglie divenuta un'amica su cui poter contare. Al termine del viaggio, le radici ritrovate gli confermano che, comunque, la vita è altrove.
Sylvia, diciassette anni appena compiuti, viene investita nel pieno della notte dalla porsche di un calciatore argentino ventenne del quale finirà per innamorarsi. Lorenzo, il padre di sylvia, abbandonato dalla moglie, disoccupato, tenta di ricostruirsi una vita assassinando il suo vecchio socio d'affari. Leandro, padre di lorenzo e nonno di sylvia, uomo mediocre e pianista mancato, ora pensionato (la moglie aurora è in ospedale in punto di morte), si gioca pensione e reputazione frequentando un bordello di periferia. Tre protagonisti, una sola famiglia, una sola città. Madrid. Tre vite, tre biografie, tre prospettive: trueba esplora le possibilità esistenziali del sentimento in un mondo in cui nulla è più ciò che sembra. Ognuno cerca di conquistare a modo suo un'identità vincente, ma in verità 'bisogna saper perdere'. 'saper perdere' è uno spaccato della madrid contemporanea, che rivela fino in fondo l'ansia dell'uomo di fronte alla felicità: un oggetto quanto mai indefinito e impossibile da comprendere al di fuori della barriera della propria intimità.
Moderni moschettieri su uno scassato furgoncino, quattro amici in crisi da maturità si lanciano in un improbabile viaggio per riaffermare la propria voglia di ribellione e di divertimento. Da madrid a valencia, a saragozza e di nuovo a madrid, i quattro decidono di concedersi un agosto 'da leoni', un illusorio risarcimento dalla quotidianità. Attraverso una scia di risse, ubriacature, cuori infranti e amplessi frettolosi, rinsalderanno la loro amicizia in una tardiva fine dell'adolescenza.