Questo libro analizza il corpus dei testi concepiti da peter gabriel per album, singoli, colonne sonore, antologie e compilation, mettendone in luce le fonti di ispirazione, i temi ricorrenti e gli artifici retorici utilizzati. Uomo di vasti interessi e di buone letture, gabriel riesce a celare un'ispirazione d'ascendenza 'alta' in una filastrocca ballabile (kiss that frog, 1992), così come a rappresentare in modo vivido il viaggio di carl gustav jung in africa (the rhythm of the heaf, 1982). Scopriamo così un autore in grado di spaziare da sapidi giochi di parole a intricate metafore, da una dolente introspezione a fulminei squarci narrativi.