È una primavera malinconica per il commissario arcadipane. Ogni strada, ogni bar, ogni osteria della città sono un ricordo. Lui che dove gli altri crollano ha sempre trovato «terra di conquista», ora si sente stanco; la sua intelligenza, tanto umile quanto ostinata, pare essersi assopita. A destarlo dal torpore è un episodio di violenza come ce ne sono molti. Dietro cui, però, si nasconde un male cosí insensato da spegnere le parole in bocca. Vincenzo arcadipane ha cinquantacinque anni, un matrimonio fallito alle spalle e un futuro che non promette granché. In piú, negli ultimi tempi, si è convinto di avere smarrito l'istinto che lo guidava nelle indagini. Ma quando una donna viene picchiata fuori da una stazione della metropolitana di torino e il colpevole rintracciato in poche ore, è proprio l'istinto a suggerirgli che qualcosa non torna in quel caso dalla soluzione elementare. Decide quindi di approfondire, con l'aiuto di corso bramard, vecchio capo e mentore, e dell'irrequieta agente isa mancini: una squadra collaudata cui si aggrega uno strano ex poliziotto dai tratti ossessivi. Insieme si troveranno a scoprire le regole di un gioco folle e letale, una discesa nel mondo sotterraneo della rete che, girone dopo girone, li porterà là dove «si sbrigano le faccende che non hanno bisogno di occhi».
Etiopia, 1937. Pietro, avvocato torinese, si ritrova col grado di tenente, in africa per una missione spinosa: difendere un uomo che tutti vogliono morto. Il sergente prochet, condottiero dei cosiddetti gruppi esploratori, ha sgozzato, squartato, devastato. Due pattuglie inviate nel deserto per recuperarlo sono svanite nel nulla. Ora è solo un personaggio scomodo, chiuso in una buia cella di addis abeba. Pietro tenta di aprire un varco nel silenzio ostinato di prochet, per alcuni un eroe della guerra che ha dato all'italia un impero, secondo i più
È sera e cesare è nella sua baita, quando si accorge che manca l'acqua. Va a controllare. Ma al torrente lo attende una macabra sorpresa: riverso, a tappare la condotta, giace il corpo del suo amico fausto. La notizia si diffonde in un battibaleno ma la gente si cuce la bocca. Tutti, polizia compresa, ritengono che il delitto sia legato al traffico di clandestini. Quindi, sicuramente un regolamento di conti. Alla ricerca della verità si muove anche il commissario, una donna bella ed estranea al mondo della valle, convinta che cesare sia stato una figura chiave di quel traffico. Ma la verità alla fine emergerà proprio grazie a cesare che, indagando da solo sulla morte dell'amico, capirà che la ragione è da ricercarsi in tutt'altra direzione.
È sera e cesare è nella sua baita, quando si accorge che manca l'acqua. Va a controllare. Ma al torrente lo attende una macabra sorpresa: riverso, a tappare la condotta, giace il corpo del suo amico fausto. La notizia si diffonde in un battibaleno ma la gente si cuce la bocca. Tutti, polizia compresa, ritengono che il delitto sia legato al traffico di clandestini. Quindi, sicuramente un regolamento di conti. Alla ricerca della verità si muove anche il commissario, una donna bella ed estranea al mondo della valle, convinta che cesare sia stato una figura chiave di quel traffico. Ma la verità alla fine emergerà proprio grazie a cesare che, indagando da solo sulla morte dell'amico, capirà che la ragione è da ricercarsi in tutt'altra direzione.
Lo ha inseguito per una vita, ma autunnale è sempre stato un passo davanti a lui. Fino a adesso. Fino all'inizio di questa indagine epica e disperata dove più che mai bramard avrà bisogno di vincenzo arcadipane, l'allievo, l'amico di sempre. Corso bramard è un uomo silenzioso, riservato. Ha la stessa eleganza contenuta delle montagne di torino. È stato il commissario più giovane d'italia, un investigatore di talento. Poi la moglie e la figlia di pochi mesi sono state rapite e uccise dal serial killer cui stava dando la caccia. Da allora, abbandonata la polizia, trascina un'esistenza fatta di giornate solitarie e notti trascorse a scalare senza protezioni, nella speranza di sbagliare un movimento e cadere. A impedirgli di lasciarsi il passato alle spalle ci sono le lettere che autunnale – così si firma l'assassino – gli scrive da vent'anni. Tra loro è in atto una partita mentale che ha raggiunto una situazione di stallo. Finché autunnale commette un errore, piccolo: quanto serve a bramard per ritrovare una parte dell'uomo che era. Arcadipane, che ha ereditato il suo posto, e la spigolosa agente isa mancini lo aiuteranno a riaprire il caso. Ma all'appuntamento con la giustizia li attende una verità più sfaccettata e costosa del previsto.
Lo ha inseguito per una vita, ma autunnale è sempre stato un passo davanti a lui. Fino a adesso. Fino all'inizio di questa indagine epica e disperata dove più che mai bramard avrà bisogno di vincenzo arcadipane, l'allievo, l'amico di sempre. Corso bramard è un uomo silenzioso, riservato. Ha la stessa eleganza contenuta delle montagne di torino. È stato il commissario più giovane d'italia, un investigatore di talento. Poi la moglie e la figlia di pochi mesi sono state rapite e uccise dal serial killer cui stava dando la caccia. Da allora, abbandonata la polizia, trascina un'esistenza fatta di giornate solitarie e notti trascorse a scalare senza protezioni, nella speranza di sbagliare un movimento e cadere. A impedirgli di lasciarsi il passato alle spalle ci sono le lettere che autunnale – così si firma l'assassino – gli scrive da vent'anni. Tra loro è in atto una partita mentale che ha raggiunto una situazione di stallo. Finché autunnale commette un errore, piccolo: quanto serve a bramard per ritrovare una parte dell'uomo che era. Arcadipane, che ha ereditato il suo posto, e la spigolosa agente isa mancini lo aiuteranno a riaprire il caso. Ma all'appuntamento con la giustizia li attende una verità più sfaccettata e costosa del previsto.