Uscito nel 1920, 'l'età dell'innocenza' vale alla sua autrice, edith wharton, il premio pulitzer: sarà la prima donna a vederselo assegnare. Il libro è una critica spietata alla convenzionalità dell'alta società newyorchese: una vera aristocrazia immobiliare in cui le famiglie sono le stesse da generazioni, le donne un ornamento e gli uomini non fanno nulla neppure quando fingono di andare in ufficio. I ricchi personaggi dell''età dell'innocenza' vivono tutti nello stesso quadrilatero di strade, e d'estate si spostano tutti quanti a newport. Sono sempre insieme, sono privilegiati e severi al contempo, e non concepiscono l'esistenza di un mondo fuori dal loro. Il mondo, ovviamente, progredisce, cambia e rischia di lasciarli indietro. Ai cancelli della vecchia new york premono l'aristocrazia imprenditoriale e bancaria - i morgan, i lehman, i guggenheim -, gli operai migrati dall'europa e soprattutto stili di vita dinamici e aggressivi. Il protagonista del romanzo, newland archer, è un giovane raffinato che nella prima parte vediamo emanciparsi lentamente dai valori della vecchia new york ma che poi si trova costretto a sposare una donna che non ama assolutamente.
'un romanzo sulla libertà che non ha mai esaurito il suo potere sovversivo, perché la libertà di cui parla la wharton non è affatto legata alla società, ormai tramontata, che lei racconta. Ellen olenska, rarissimo esempio di un grande personaggio femminile positivo, ci insegna che la vera libertà è la consapevolezza e si conquista attraverso la capacità di guardare le cose come sono. L'amaro che ne consegue è senza tempo. ' caterina bonvicini
'moglie infelice, amante spregiudicata, passionale amica di dandy e scrittori, scrittrice di successo, edith wharton era una perfetta snob, una cronista disincantata e caustica del costume dell'alta società; eppure il suo capolavoro è questo romanzo breve che si svolge in una famiglia di contadini del new england. La storia è quella, comune, di un tradimento coniugale; ma il triangolo marito-moglie-amante è tanto micidiale da tramutarsi in una specie di tragedia greca. ' (silvia ronchey e giuseppe scaraffia)
Nel ricco mondo dell'alta società newyorkese di fine ottocento un uomo e una donna si incontrano, si amano, si consumano di passione, si lasciano. E' la storia di un amore distrutto dalle regole di una società ipocrita, dalle sue rigide convenzioni e dai pettegolezzi spietati. E' la storia di una donna che per amore sarebbe andata contro tutto e tutti, e di un uomo che a quel mondo falso e pettegolo non ha saputo sottrarsi.