Il comandante della cavalleria di tarquinia, un nobile etrusco giusto e coraggioso, uccide la moglie insieme all'ennesimo amante. Lei, però, è la nipote del re e quel sangue che reclama vendetta lo costringe all'esilio. Deve abbandonare la sua terra, le origini illustri e persino il suo nome: si chiamerà semplicemente larth. Nei pressi del guado sul tevere, stremato, si addormenta in un bosco sacro, dove sogna di fare parte della banda di pastori ribelli che popola l'aventino. È un segno divino, e al risveglio larth si unisce ai banditi. Fra quei pastori, rozzi ma valorosi, spicca la figura di romolo, che al contrario del gemello remo, prepotente e sanguinario, possiede tutte le caratteristiche per diventare un ottimo re. La zona è paludosa, malsana, ma all'occhio acuto di larth non sfuggono le potenzialità del guado e dei territori circostanti, l'importanza di quello strategico crocevia di genti e merci di ogni provenienza. Qualità che solo un buon capo originario del luogo saprebbe esaltare. E quando si scopre che romolo è di stirpe reale, l'esule etrusco può finalmente sperare di realizzare il suo sogno: mettere talento e valore al servizio di un giovanissimo re guerriero, aiutarlo a difendere la nuova patria. La patria che loro stessi dovranno fondare: roma.
Anno 753 a. C . Un nobile ufficiale etrusco, larth, per difendere il suo onore commette un orribile crimine ed è costretto a fuggire. Giunto al guado sul tevere si imbatte nella banda di briganti di romolo e remo. Ne entra a far parte trovando così una nuova identità e una nuova patria per cui combattere. Da ricco abituato al lusso si ritrova a vivere tra gente rozza e violenta, a partecipare a lotte e razzie mettendo a frutto la sua esperienza di soldato e il suo coraggio. Entrato rapidamente nelle grazie di romolo, quando si scoprirà che quest'ultimo è di stirpe reale, sarà proprio il nobile etrusco che con un formidabile drappello di cavalleria lo aiuterà a sconfiggere i suoi rivali e a conquistare il diritto a essere re e a impadronirsi della terra su cui sorgerà roma.
Anno 753 a. C . Un nobile ufficiale etrusco, larth, per difendere il suo onore commette un orribile crimine ed è costretto a fuggire. Giunto al guado sul tevere si imbatte nella banda di briganti di romolo e remo. Ne entra a far parte trovando così una nuova identità e una nuova patria per cui combattere. Da ricco abituato al lusso si ritrova a vivere tra gente rozza e violenta, a partecipare a lotte e razzie mettendo a frutto la sua esperienza di soldato e il suo coraggio. Entrato rapidamente nelle grazie di romolo, quando si scoprirà che quest'ultimo è di stirpe reale, sarà proprio il nobile etrusco che con un formidabile drappello di cavalleria lo aiuterà a sconfiggere i suoi rivali e a conquistare il diritto a essere re e a impadronirsi della terra su cui sorgerà roma.
Roma 90 a. C . , marco e ardach sono rispettivamente figlio legittimo (nonché unico erede) e figlio illegittimo (avuto con tana, concubina galla) del ricco e potente caio cedicio. I due ragazzi sono coetanei e crescono insieme condividendo tutto, tranne la madre. Il loro è a tutti gli effetti un legame fraterno, nonostante ardach cominci poco alla volta a stare stretto nei panni servili e marco tenti invano di ottenerne dal padre l'affrancamento. Le legge romana è inflessibile e tra i due ragazzi c'è un abisso. Emma pomilio è nata ad avezzano, dove vive, nel 1955 e con questo romanzo esordisce nella letteratura.
Roma 90 a. C . , marco e ardach sono rispettivamente figlio legittimo (nonché unico erede) e figlio illegittimo (avuto con tana, concubina galla) del ricco e potente caio cedicio. I due ragazzi sono coetanei e crescono insieme condividendo tutto, tranne la madre. Il loro è a tutti gli effetti un legame fraterno, nonostante ardach cominci poco alla volta a stare stretto nei panni servili e marco tenti invano di ottenerne dal padre l'affrancamento. Le legge romana è inflessibile e tra i due ragazzi c'è un abisso. Emma pomilio è nata ad avezzano, dove vive, nel 1955 e con questo romanzo esordisce nella letteratura.
Anno 753 a. C . Un nobile ufficiale etrusco, larth, per difendere il suo onore commette un orribile crimine ed è costretto a fuggire. Giunto al guado sul tevere si imbatte nella banda di briganti di romolo e remo. Ne entra a far parte trovando così una nuova identità e una nuova patria per cui combattere. Da ricco abituato al lusso si ritrova a vivere tra gente rozza e violenta, a partecipare a lotte e razzie mettendo a frutto la sua esperienza di soldato e il suo coraggio. Entrato rapidamente nelle grazie di romolo, quando si scoprirà che quest'ultimo è di stirpe reale, sarà proprio il nobile etrusco che con un formidabile drappello di cavalleria lo aiuterà a sconfiggere i suoi rivali e a conquistare il diritto a essere re e a impadronirsi della terra su cui sorgerà roma.