Non lo direste mai, incontrandoli per strada in un giorno d'estate a torino. Non indovinereste che sono quattro ex detenuti fuggiti dalla francia. Dal momento in cui il furgone che li stava portando al carcere di lione è stato coinvolto in un disastroso tamponamento, sono scappati oltreconfine e si sono rifatti una vita. A unirli, da allora, è quell'enorme segreto. Marsigliese, ex rapinatore di banche, max ventura ha messo in piedi un ristorante. Grazie alla buona cucina e all'amore della sua compagna, i clienti non mancano mai. Algerino con profondi occhi azzurri e il viso segnato da un passato dissoluto: lui è abdel. Ex ladro di professione, ha aperto un'officina di auto d'epoca. Una criniera di ricci disordinati, lo sguardo ombroso, sanda, origini malgasce, non passa inosservata. È socia di una palestra di arti marziali e di certo il fisico non le manca, dopo aver ballato per anni al crazy horse di parigi. Non si può non notarla per la sua malinconia piena di fascino: lei è victoria, alsaziana. È stata coinvolta in una truffa dal compagno e ora ha ricominciato con il cuore spezzato e una figlia. Ma un giorno tutto cambia, di nuovo. Uno strano individuo si presenta al ristorante di max. Si fa chiamare numero uno. Irromperà nelle loro esistenze per sconvolgerli, trascinandoli in una storia pericolosissima che riporterà a galla il loro passato. Tra vite spezzate e voglia di ricominciare, entra in scena una irresistibile banda di investigatori di cui non potrete più fare a meno.
Una gragnuola di proiettili sparati attraverso la finestra devasta un ufficio della brigata criminale di parigi straziando le persone che si trovano all'interno. Tre agenti e una donna rimangono sul pavimento in un lago di sangue. La squadra de «les italiens» viene decimata prima ancora di cominciare le indagini. Il commissario che la dirige, poliziotto disincantato e un po' indolente, assieme ai suoi flic di origine italiana si trova ben presto coinvolto in una feroce caccia all'uomo. È costretto a fuggire attraverso una parigi assolata braccato da un gruppo di sicari senza scrupoli che non si fermano davanti a nulla pur di eliminare lui e la bellissima pittrice transessuale che si trova tra i piedi. Suo malgrado, tra litigi e malumori, deve proteggere e salvare quella giovane donna piena di sorprese. Un viaggio infernale che li porta lentamente a scoprirsi spingendoli l'uno verso l'altra, cambiando la loro prospettiva e rimettendo in gioco le loro convinzioni.
Una citroën scura si ferma davanti al cancello di un'antica tenuta nei pressi di fontainebleau. A bordo dell'auto, l'anziano senatore vigoureaux, eroe della resistenza, con sua figlia e una guardia del corpo. Nascosto tra la vegetazione sulla cima di una collinetta, qualcuno li sta aspettando con una mitragliatrice browning calibro 50. Una raffica potentissima nell'aria calda di giugno, poi i vetri che scoppiano, la carrozzeria demolita, il sangue che impregna i sedili. E una statuina di babar, l'elefante dei cartoni animati, posata per terra a osservare i corpi martoriati dai proiettili. È un caso per il commissario jean-pierre mordenti e la sua squadra: alla brigata criminale di parigi li chiamano les italiens, perché come il loro paese d'origine hanno fegato, fantasia e non mollano la preda. Questa volta sarà dura anche per loro: l'omicidio di uno dei politici più influenti della repubblica è una questione da maneggiare con le molle, specialmente se il suo passato non è limpido come si credeva. Ma se c'è uno sbirro che non ha paura di ficcare il naso dove non dovrebbe - e, nel frattempo, di sedurre sempre la donna sbagliata - questo è proprio mordenti.
Qualcuno uccide le giornaliste di 'paris24h', noto quotidiano parigino. Ci sono pochi indizi, nessun sospetto, troppi pettegolezzi. Questo è un lavoro per les italiens. Tutto sembra legato ad una sfilata di moda durante le rivolte nelle banlieues, ma qual è il legame tra il giornale e le periferie in fiamme? In una parigi invernale, dove tutto viene lentamente ricoperto da una nevicata senza fine, ogni cosa è diversa da quello che sembra: per stanare l'assassino il commissario mordenti dovrà destreggiarsi tra riunioni di redazione, rivalità, ambizioni e inganni, distratto dalla presenza di nadège, una bella giornalista di colore che forse ha qualcosa da nascondere.
Solo un anno fa zara bosdaves poteva imbattersi in un cadavere senza altra preoccupazione che affidarlo ai colleghi della scientifica. Non doveva filare via, allora, ripulire in maniera frettolosa quello che poteva aver toccato, pensando a cosa diavolo dire alla polizia. Era lei la polizia. Adesso zara fa la detective privata: ha raccolto la sua vita, l'ha impacchettata e si è trasferita a torino dove, oltre all'agenzia d'investigazioni, è titolare insieme al compagno françois di uno dei locali più alla moda della città. E ce la sta mettendo tutta per adattarsi al suo nuovo lavoro, ma pedinare mariti traditori non è proprio il massimo che una donna come lei - una che pratica aikido, che sa dove colpire e dove far male - possa desiderare. Fino a quando non le viene affidato l'incarico d'indagare sulla scomparsa del figlio di un importante industriale, quest'ultimo morto in circostanze sospette in un incidente d'auto. Zara allora dovrà fare i conti con torbidi affari di famiglia, con gente disposta a tutto pur di arrivare lassù, oltre la nebbia; dovrà misurarsi con la violenza, con il dolore. E trovarne la cura. Ma dal sangue non si può guarire, e a lei non resterà altro da fare che seguirlo. Per scoprire dove porta.
Si può tradire un traditore, commissario mordent? Parigi non è un posto tranquillo. E les italiens, i flic del commissario pierre mordenti, lo sanno bene. Ad alzare la temperatura, oltre alla canicola, provvede il piombo dei fucili mitragliatori che irrompono in una placida notte di fine agosto, coinvolgendo i soliti 'maledetti italiani' della brigata criminale di parigi in una frenetica caccia a una preziosa opera d'arte scomparsa nel nulla. Sono della partita anche un equivoco poliziotto inglese, uno spregiudicato ricettatore vietnamita e una femme fatale perfida e manipolatrice, tutti disposti a tutto pur di far valere le proprie ragioni e impadronirsi del tesoro, in un inestricabile gioco di menzogne. Mentre mordenti cerca di preservare la relazione con tristane le normand, figlia del gran capo della brigata criminale, la ricerca dell'antico manufatto prende una piega inattesa, costringendo i cacciatori a rischiare quello a cui tengono di più. Tra colpi di scena, inseguimenti in auto, sparatorie, colleghi ottusi e capi esigenti, enrico pandiani mette i suoi personaggi davanti al bivio della scelta, e della tentazione. Perché se è vero che ogni uomo ha il suo prezzo, allora quello che conta è rimanere fedeli a se stessi.
È una gran brutta serata per il commissario mordenti: si sente male al ristorante e poche ore dopo una donna con il volto coperto da un foulard di seta irrompe con violenza nella sua vita. Per il poliziotto e i suoi italiens è l'inizio di una caccia senza quartiere: l'assassina lascia dietro di sé una scia di cadaveri e firma le esecuzioni con le corde dello shibari, una legatura erotica giapponese. Mentre un insano desiderio di vendetta cresce dentro di lui, mordenti si butta all'inseguimento affiancato come sempre dal fido servandoni, dai suoi sbirri anarchici e, per l'occasione, dal tenente maélis deslandes, affascinante poliziotta che cerca di tenere a freno la tenebra che attanaglia il commissario. Da parigi a torino, trascinati da un'indagine che si addentra nel mondo dell'arte, mordenti e deslandes si fanno strada tra collezionisti e falsari, determinati a non lasciarsi sfuggire la donna del mistero.
Quella donna aveva lacerato il suo bozzolo, costringendolo a un'attività che da tempo non aveva più voglia di fare: pensare. «fa riflettere e non emula nessuno. Ha ironia graffiante e ritmo magistrale. E una sensibilità a tutto tondo, difficilmente ritrovabile in altri scrittori noir italiani. » - il fatto quotidiano È spietata, la polvere, quando si posa sulla vita di un uomo. Pietro clostermann ha lasciato che sulla propria si accumulasse per anni e non ha alcuna intenzione di scrollarsela di dosso. Da quando ha ingiustamente perso il lavoro di capo della sicurezza per una grossa azienda, è un disoccupato che alza un po' troppo il gomito e ha come unico amico un gatto al quale non ha mai dato nome. Ma a lui va bene così: se non ti leghi a nessuno, nessuno può deluderti. Poi una mattina si presenta alla sua porta un'anziana vicina di casa bisognosa d'aiuto; anche la sua vita è distrutta, perché pochi mesi prima la figlia silvia è stata uccisa in circostanze che la polizia non ha saputo o voluto chiarire. Pietro non avrebbe alcun titolo per immischiarsi in quella storia – e in questura c'è almeno una persona che non sarebbe troppo felice di vederselo ricomparire davanti – eppure, impietosito dalla donna, si costringe ad accettare la sfida. La polvere inizierà lentamente a sollevarsi, liberandolo dalla piacevole narcosi dell'indifferenza, ma nessuna occasione di riscatto è priva di un prezzo da pagare. E il destino a volte lo incontri proprio sulla strada che stavi facendo per evitarlo. Pochi scrittori sanno spingere lo sguardo del noir dentro le pieghe nascoste della realtà e della psicologia. Enrico pandiani è tra questi, e lo fa raccontando un pugno di esistenze che cercano di reagire al male, sullo sfondo di una torino multietnica e postindustriale che ricorda i sobborghi delle grandi metropoli.