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Julien Tromeur


Classifica Libri di Erich Maria Remarque

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Libri in questa classifica: 8

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

Niente Di Nuovo Sul Fronte Occidentale

Erich Maria Remarque

Narrativa estera - Guerra

Niente Di Nuovo Sul Fronte Occidentale
Niente di nuovo sul fronte occidentale è uno dei libri più belli di erich maria remarque, scrittore tedesco che racconta la sua esperienza di soldato nella prima guerra mondiale. Il romanzo, pubblicato nel 1929, è considerato un capolavoro della letteratura pacifista e antimilitarista, in quanto mostra la crudeltà e l'assurdità della guerra attraverso gli occhi di paul bäumer, un giovane volontario che si arruola insieme ai suoi compagni di scuola. Il libro segue le vicende di paul e dei suoi amici, che devono affrontare le sofferenze, le privazioni, le paure e le morti sul fronte occidentale, dove si scontrano con le truppe francesi. Il titolo del romanzo si riferisce alla monotonia e alla disperazione della vita in trincea, dove non c'è niente di nuovo se non il rumore dei cannoni e il fischio delle pallottole. Remarque descrive con realismo e senza retorica la guerra come una macchina che distrugge gli esseri umani, sia fisicamente che psicologicamente, e che li priva della loro identità e dei loro sogni. Il libro è scritto in uno stile semplice e diretto, che rende ancora più forte il contrasto tra la bellezza della natura e l'orrore della guerra. Niente di nuovo sul fronte occidentale è un romanzo che commuove e fa riflettere, che denuncia la follia della guerra e che celebra il valore dell'amicizia e della solidarietà tra i soldati. È un libro da leggere assolutamente, per non dimenticare la storia e per non ripetere gli errori del passato.
Punteggio: 1044
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/11/2024

Posizione in classifica: 2

La Via Del Ritorno

Erich Maria Remarque

Narrativa estera - Guerra

La Via Del Ritorno
Quattro anni trascorsi in trincea, in un inferno di orrori, in un lembo di terra tutta buchi e distruzione, tra brandelli di divise, lampi d'artiglieria e missili che solcano il cielo come fiori colorati e argentei. E poi in un giorno del 1918 ecco, improvvisa, la pace. Niente più mitragliatrici, niente più spari, nessun sibilo di granate. Comincia la ritirata e il ritorno in germania per ernst e la sua compagnia. Trentadue uomini, su più di cinquecento fanti partiti all'inizio della grande guerra. Attraversano la francia camminando lentamente, con le loro divise stinte e sudicie, i volti irsuti sotto gli elmetti d'acciaio. Magri e scavati dalla fame, dalla miseria, dagli stenti. Anziani con la barba e compagni smilzi non ancora ventenni, coi lineamenti che segnano l'orrore, il coraggio e la fine, con occhi che ancora non riescono a capire: sfuggiti al regno della morte, ritornano davvero alla vita? Lungo la strada incontrano i nemici, gli americani. Indossano divise e mantelli nuovi, scarpe impermeabili e della misura giusta. Hanno armi nuove e tasche piene di munizioni. Sono tutti in ordine. Al loro confronto ernst e i suoi hanno l'aspetto di una vera banda di predoni. Eppure, una sola parola sgarbata e si lancerebbero all'assalto, selvaggi e sfiatati, pazzi e perduti. Arrivano in germania di sera, in un grosso villaggio. Qualche festone appassito pende sopra la strada.
Punteggio: 949
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/11/2024

Posizione in classifica: 3

Tre Camerati

Erich Maria Remarque

Narrativa estera - Classica

Tre Camerati
Nel 1923 robert lohkamp guadagnava duecento miliardi di marchi al mese. Faceva l'addetto alla pubblicità di una fabbrica tedesca di articoli di gomma. Veniva pagato due volte al giorno e si precipitava continuamente nei negozi a comperare qualcosa prima che il marco valesse la metà. La vita movimentata al tempo della grande inflazione. Dopo un impiego alle ferrovie in turingia e un lavoretto come pianista al café international, alla fine degli anni venti robert lohkamp non può, tuttavia, dire di passarsela male. Lavora alla 'koster & co. ', l'officina meccanica aperta in una vecchia baracca da otto koster e gottfried lenz, i commilitoni con cui ha condiviso gli orrori della grande guerra. Koster, il comandante della compagnia, ha fatto il pilota d'aviazione, si è dato alle gare automobilistiche, ha frequentato qualche corso all'università prima di votarsi a quello cui è da sempre destinato: riparare automobili. Lenz invece ha girovagato qualche annetto per l'america del sud, poi è tornato all'ovile o, meglio, alla turbolenta vita tedesca della fine degli anni venti. Il lavoro all'officina è duro ma lohkamp, koster e lenz sono ancora giovani, sani e forti. Certo di sera riaffiorano le immagini del passato coi loro occhi di morte, ma a quello come antidoto c'è l'acquavite. O, come accade da un po' di tempo a questa parte per robert lohkamp, c'è patrice hollmann. È apparsa un giorno al seguito di un eccentrico industriale, il proprietario di una fabbrica di cappotti.
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/11/2024

Posizione in classifica: 4

La Notte Di Lisbona

Erich Maria Remarque

Narrativa estera - Recente

La Notte Di Lisbona
È il 1942 a lisbona. Un uomo osserva attentamente una nave ancorata nel tago, poco distante dalla banchina. Al vivo bagliore delle lampadine scoperte, sull'imbarcazione si sbrigano le operazioni di carico. Si stivano carichi di carne, pesce, conserve, pane e legumi. Come tutti i piroscafi che, in quei tumultuosi giorni del 1942, lasciano l'europa per l'america, la nave sembra un'arca ai tempi del diluvio. Un'arca incaricata di porre in salvo una gran folla di disperati, di profughi inseguiti dalle acque fetide del nazismo che hanno inondato da un pezzo germania e austria, e già sommerso amsterdam, bruxelles, copenaghen, oslo e parigi. Anche l'uomo che la contempla è un profugo, senza alcuna speranza, però, di raggiungere new york, la terra promessa. Da mesi i posti sulla nave sono esauriti e, oltre al permesso di entrata in america, all'uomo mancano anche i trecento dollari del viaggio. Sarebbe certamente destinato a perdersi e dissanguarsi nel groviglio dei rifiutati visti d'entrata e d'uscita, degli irraggiungibili permessi di lavoro e di soggiorno, dei campi d'internamento, della burocrazia e della solitudine, se la sorte non venisse in suo aiuto. Un uomo, che non ha l'aria di un poliziotto, lo approccia e in tedesco gli dice di avere due biglietti per la nave ancorata nel tago. Due biglietti che non gli servono più e che è disposto a cedere gratis a una sola condizione: che il futuro possessore non lo lasci solo quella notte e sia disposto ad ascoltare la sua storia.
Punteggio: 869
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/11/2024

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