Vincitore premio bagutta 1990 «intinta nell'inchiostro blu dell'adolescenza, la penna di fleur jaeggy è il bulino di un incisore che disegna le radici, i ramoscelli e i rami dell'albero della follia che cresce nello splendido isolamento del piccolo giardino svizzero della conoscenza fino a oscurare col suo fogliame ogni prospettiva. Una prosa straordinaria. Durata della lettura: circa quattro ore. Durata del ricordo, come per l'autrice: il resto della vita» (iosif brodskij).
«sette racconti perfetti» («le monde»). Sette storie oscuramente complici, rapide e scarne, che sembrano incise da un bulino. Un sottile terrore, un gelo segreto, una subdola propensione al delirio si annidano nei gesti e nei luoghi di questi racconti ironici e violenti. L'aria è ingannevole, appena mossa dal soffio del föhn, il favonio, vento «dolcemente pericoloso» che inclina allo spleen e alla paura del cielo.
'proleterka' è il nome di una nave. Attraccata a venezia, aspetta di portare in grecia un gruppo di rispettabili turisti di lingua tedesca. Gli ultimi a salire sono un signore che zoppica lievemente e sua figlia non ancora sedicenne, appena arrivata dal collegio. Tra padre e figlia c'è un'estraneità totale, e insieme un legame che risale a un tempo remoto oscuro, che sembra precedere le loro esistenze. In quel viaggio, la figlia vorrebbe conoscere qualcosa di più di quella persona inverosimilmente ignota dagli 'occhi chiari e gelidi, innaturali'. Ma soprattutto desidera scoprire quell'altra cosa ignota che è la vita stesa, sino allora favoleggiata dal recinto di un collegio.