Un racconto dei centoventi minuti che, tra le 8. 30 e le 10. 29, hanno preceduto l'attentato terroristico al world trade center, vissuti in un ristorante - il windows on the world - posto su una delle due torri. Carthew, un agente immobiliare, salito insieme ai suoi figli al ristorante, rievoca come se scrivesse dopo l'evento, i momenti successivi all'esplosione, sapendo come è andata a finire, cioè che egli è morto assieme ai suoi bambini, come tutti colori che erano nel ristorante al momento dell'impatto. Contemporaneamente, a parigi, beigbeder scrive in prima persona il suo commento, ponendosi in un dialogo con il suo personaggio e riflettendo sulle questioni sollevate dall'attacco: la religione, il fanatismo, il ruolo storico degli stati uniti.
Octave è un pubblicitario e conduce una vita sinistra. È uno di quei morti viventi il cui unico sprazzo di luce deriva dal riflesso della propria carta di credito. È uno di coloro che decide oggi cosa desidereremo domani, che inquina il mondo con spot e bugie, che inventa bisogni inutili. Un giorno viene coinvolto in una campagna più stupida delle altre per lo yogurt di una multinazionale e va in pezzi. In un crescendo di esaltazione, tra alcol e stupefacenti, diventa sempre più violento, fino all'esplosione finale.
Statistiche, biochimica ed esperienza personale sembrano coalizzarsi contro il sogno di tutti: l'amore eterno. Come pensare di restare tutta la vita con la stessa persona nella società dello zapping generalizzato? In tempi in cui le star, gli uomini politici, le arti, i sessi, le religioni sono più intercambiabili che mai, perché il sentimento amoroso dovrebbe fare eccezione alla schizofrenia generale? Mark marronnier, pubblicitario parigino malinconico e mondano (alter ego dell'autore), formula una sua teoria: anche l'amore, come tutto il resto ormai, ha una data di scadenza. Durata massima, tre anni in tutto. Tanto ci ha messo a disfarsi il suo matrimonio con anne.