Quattro facoltosi libertini decidono di celebrare il trionfo della lussuria attraverso una sorta di interminabile orgia: centoventi giorni con le mogli e trentadue persone asservite al loro piacere. A liberare la loro fantasia provvedono quattro novellatrici, ognuna delle quali ha il compito di raccontare centocinquanta passioni, dalle più semplici alle più efferate.
Seguendo la moda delle 'storie naturali' settecentesche, il romanzo di sade si propone di analizzare e classificare l'universo delle passioni umane, non arretrando di fronte a quelle che comunemente vengono chiamate perversioni. In un crescendo ossessivo, che generò non pochi turbamenti nei lettori del suo tempo, sade si addentra, grazie alle vicende dei suoi quattro personaggi principali, nell'intimo del desiderio umano, in territori inconfessati e segreti, scavando oltre le ipocrisie e le reticenze dell'educazione per rivelare un frammento di sconcertante verità sulla natura dell'uomo e delle sue più taciute pulsioni.