Finalista al premio giorgio scerbanenco 2020una nuova protagonista femminile, coraggiosa e ribelle, entra nel giallo italiano. Si chiama clara simon, è una giovane «mezzosangue», e vuole diventare la prima giornalista investigativa italiana nella cagliari di inizio novecento. Francesco abate ricostruisce una città esotica e inedita, dalle saline al bagno penale, dal bordello al teatro dell'opera alla spiaggia del poetto. Una città avvolta da un'atmosfera da feuilleton, che ci cattura e sconvolge con i suoi oscuri segreti. «e per la prima volta fu certa della bontà del gesto che l'aveva portata a perdere i gradi. L'unica giornalista donna della sardegna era finita in un sottoscala a correggere le bozze di due rubriche di scarso valore per aver osato far venire a galla la verità. Una verità che non era piaciuta a molti. »quando una delle sigaraie – le manifatturiere del tabacco – va a chiederle aiuto, clara simon non sa che fare. È una bella ragazza, con quegli occhi a mandorla ereditati dalla madre, una cinese del porto che, nonostante le differenze di classe, aveva sposato il capitano di marina francesco paolo simon. Poi però è morta di parto e il marito è finito disperso in guerra. Cosí, clara vive con il nonno, uno degli uomini piú in vista di cagliari, e lavora all'«unione», anche se non può firmare i pezzi: perché è una donna, e soprattutto perché in passato la sua tensione verso la giustizia e il suo bisogno di verità l'hanno messa nei guai. Ma la sigaraia le spiega che i piciocus de crobi, i miserabili bambini del mercato, stanno scomparendo uno dopo l'altro e, di fronte alla notizia di un piccolo cadavere rinvenuto alla salina, clara non riesce a soffocare il suo istinto investigativo. Grazie all'aiuto del fedele ugo fassberger, redattore al giornale e suo amico d'infanzia, e al tenente dei carabinieri rodolfo saporito, napoletano trasferito da poco in città e sensibile al suo fascino, questa ragazza determinata e pronta a difendere i piú deboli attraversa una cagliari lontana da ogni stereotipo, per svelarne il cuore nero e scellerato.