La misteriosa morte di anna grazia diamanti è solo l'incipit di questo libro davvero fuori canone. È certamente un giallo quello di francesco consiglio ma, oltre l'intreccio tipico del genere, si snoda l'esilarante, a volte dolorosa, riflessione dell'autore/protagonista franco lamaiola. Un po' metaromanzo, un po' autobiografia; lamaiola scrive e ogni tanto interrompe l'azione per fare il punto, riflettere, ragionare 'a voce alta' facendo dialogare le due parti della sua testa, quella che lo stima e ne riconosce il valore e quella che al contrario lo disprezza. Il libro che ne viene fuori è un ibrido, un'interessantissima contaminazione, 'uno strano oggetto' che racconta la genesi della scrittura nella mente dell'autore e vale la pena leggere perché è il risultato di un'operazione narrativa e stilistica davvero imprevista.
Storia di ciccio pesce e dei suoi quattordici, quindici e sedici anni, un tempo letterario sufficiente a far conoscenza con: due asfissianti genitori che lo credono afflitto dalla sindrome di asperger, quattro ragazze morte (le sue), poliziotti e carabinieri che gli girano attorno senza che riesca a spiegarsene il motivo, un'amica invisibile che gli occupa la testa senza che ci sia modo di sfrattarla, uno zio erotomane con l'ossessione di entrare nel guinness book of sexual records. Ingredienti: rabbia, paura, tristezza, gioia, allegria, ansia, rassegnazione, gelosia, speranza. Indicazioni terapeutiche: terapia sintomatica della noia acuta e cronica.