Josef k. Condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di 'esistere'. Ma come sempre avviene nella prosa di kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di josef k. è processo: non resta che attendere l'esecuzione di una condanna da altri pronunciata.
«un fuoco vivo come non ne ho mai visti»: così è per franz kafka la giovane traduttrice ceca milena jesenská pollak, conosciuta a praga. A lei kafka comincia a scrivere nell'aprile del 1920, sul balcone della pensione ottoburg di merano, dove si era recato per un soggiorno di cura. Amici e amiche così descrivono milena: «fu prodiga di tutto in misura incredibile: della vita, del denaro, dei sentimenti. Non considerava vergogna avere sentimenti profondi. L'amore era per lei un che di chiaro, di ovvio». Prima di lei ci furono altre donne nella vita di kafka, ma nessun'altra riuscì a scandagliare così in profondità l'animo di un uomo costretto all'ascesi non per vocazione o come scelta di un atto eroico, ma per l'incapacità di scendere a compromessi.
L'imbustastorie 'pagine d'autore' comprende 4 bustine, ognuna delle quali avrà al suo interno 4 o 5 storie, tutte appartenenti a scrittori celebri (ci sono dickens, stevenson, kafka, woolf,. ) . Anche questi racconti sono tradotti dai professionisti della 'bottega dei traduttori'. Ogni foglio vestirà la caratteristica grafica di abeditore, con la carta effetto 'invecchiato' che conferisce al progetto la tipica peculiarità un po' vintage.
Mai come nella 'lettera al padre', scritta nel novembre del 1919, affidata alla madre senza tuttavia giungere al destinatario, kafka ci ha dato un ritratto così lucido di sé. E molti dei motivi che vengono toccati in questa confessione anche spietata - primo fra tutti quello di 'un immenso senso di colpa' - non possono che ricordare i suoi personaggi più famosi. Quello che qui viene messo in scena è un vero e proprio conflitto. Figura che incarna un'autorità assoluta, che 'ha l'aspetto enigmatico dei tiranni, la cui legge si fonda sulla loro persona, non sul pensiero', agli occhi di kafka il padre appare come il tipico rappresentante di un mondo da cui egli invece si sente escluso: pratico, utilitaristico, ben lontano dalle sue aspirazioni. Così, in pagine di forte impatto emotivo, kafka svela la sua natura di 'figlio diseredato' e proscritto, non compreso nella vocazione di scrittore, inquieto e in cerca di conferme quanto il suo avversario ostenta sicurezza. Nel saggio posto in appendice georges bataille indaga in modo provocatorio sui momenti di questa contesa. L'esperienza di kafka diventa anche occasione per interrogarsi sul senso ultimo della letteratura. Forse nessun altro scrittore ha saputo mostrare come quel senso sia tutt'uno con la vita stessa.
L'ultimo romanzo, incompiuto, di kafka, la cui stesura ebbe inizio nel gennaio 1922 (l'autore non ha ancora quarant'anni e ne mancano due alla morte per tubercolosi faringea) e proseguì fino al settembre dello stesso anno. Non esiste una versione definitiva dell'autore che anzi dispose che il manoscritto fosse distrutto. Più che un romanzo
Incastonando uno straordinario equilibrio di grottesco e oggettivo, di concreto e assurdo, in un impianto stilistico sopraffino, kafka è riuscito a creare un capolavoro letterario senza tempo. La parabola di umiliazione suprema alla quale gregor samsa non può fare a meno di sottostare, dà sfogo ad un intrico di contraddizioni mai risolte e di vincoli insormontabili nel rantolo senza voce di un insetto; l'opressione e la repressione familiare, il legame di schiavitù civile col posto di lavoro, lo scontro silenzioso tra le tensioni individuali e i rigidi schemi di una società inesorabilmente vicina al collasso, rendono questo gioiello un'incredibile allegoria di ogni umana vicenda.
Fra il settembre 1917 e l'aprile del 1918, kafka soggiorna a zürau, un borgo della campagna boema, ospite della sorella ottla. Il diradarsi della presenza umana che sperimenta in questa situazione, suscita in lui un sentimento di lieve euforia, facendogli apparire quel periodo di tregua come il migliore della sua vita. Mette insieme una sequenza di fogli, ciascuno dei quali contiene un solo frammento numerato, dove ogni ridondanza, ogni accidentalità, ogni insistenza è abolita. Alcuni frammenti sono narrativi, altri consistono in singole immagini, altri ancora sono parabole. Ogni frase presenta un carattere di massima generalità e, al tempo stesso, sembra emergere da un vasto deposito di materia oscura.