Seconda metà del xii secolo. Lupo di pietravecchia è un cavaliere che ha abbandonato la via delle armi e si è ritirato in una regione impervia dei balcani, le meteore. Vive come un eremita dopo anni di lunghi viaggi e alterne fortune in europa e dopo la terribile esperienza della crociata, che l'ha lasciato ferito nel corpo e nello spirito e convinto di dover espiare una grave colpa. Ha rarissimi contatti con il piccolo villaggio che si trova vicino al suo eremo. La gente del luogo, che lo chiama magister, lo teme e lo rispetta, e ne osserva con sospetto le strane abitudini. Ma questa volta il male che si è abbattuto sulla piccola comunità è troppo spaventoso e un gruppo di contadini si decide a chiedergli aiuto. Un giovane religioso, infatti, è stato trovato brutalmente ucciso nei pressi del borgo. Il corpo straziato ha fatto pensare all'assalto di un animale ma quando, poco tempo dopo, un'altra vittima viene trovata con gli stessi segni, i contadini spaventati pensano subito all'opera di una strega. Lupo, che conosceva la seconda vittima, un suo vecchio compagno d'armi, sente di non potersi tirare indietro.