Fine ottobre. Mezzanotte passata. Jen, affacciata alla finestra, sta aspettando che il figlio diciottenne torni a casa. Non ha rispettato il coprifuoco. A un certo punto il ragazzo compare, ma non è solo: si sta avvicinando a qualcuno, e ha qualcosa in mano. Impietrita, jen assiste a una scena che non si sarebbe mai immaginata: suo figlio accoltella un uomo. Non riesce a crederlo: todd, un adolescente spiritoso e felice, ha appena ucciso uno sconosciuto, proprio lì, sulla strada di casa. Non sa chi sia. Non sa perché. Sa solo che il suo futuro è distrutto. Quella notte si addormenta disperata. Tutto è perduto. Finché non si sveglia. Ed è ieri. E poi si sveglia di nuovo. Ed è l'altro ieri. Ogni mattina al risveglio jen scopre di essere tornata indietro nel tempo. Può evitare che quell'omicidio avvenga. Tassello dopo tassello, emergono dei particolari sulla vita di suo figlio di cui era completamente all'oscuro. La faccenda si fa sempre più inquietante, finché jen non fa la scoperta peggiore di tutte: suo marito è coinvolto. Da qualche parte, nascosta nel passato, c'è una soluzione, e non ha altra scelta: deve trovarla.
Due possibilità. Due scelte. Due storie. «un suspense psicologico unico e perfettamente congegnato» – sunday times «uno 'sliding doors thriller' originale e coinvolgente» – claire douglas «una premessa geniale» – clare mackintosh e poi agisco, senza nemmeno rendermene conto. Mi volto. Lui ha il viso nascosto dal cappuccio, ma lo riconosco dall'andatura. Gli do una spinta decisa, la più forte che abbia mai dato in vita mia. Lui cade. Lo guardo rotolare giù per la scalinata di cemento. La paura è uno sciame di calabroni che incomincia a ronzare nella bocca dello stomaco. Oddio. Cos'ho fatto? Dovrei andare ad aiutarlo, chiamare un'ambulanza, confessare. Oppure dovrei fuggire? Dopo aver passato la serata con la tua migliore amica, stai tornando a casa, da sola. Non c'è nessuno in giro. Poi senti il rumore che ogni donna teme. Passi. Qualcuno ti sta seguendo. E si avvicina. Tu sei sicura che sia lui: il tizio che ti ha importunato al bar. Insistente, molesto. I passi sono sempre più vicini. Ormai lui è proprio alle tue spalle. E allora reagisci d'istinto. Ti giri. Spingi. L'uomo perde l'equilibrio e cade lungo la scalinata. Poi rimane immobile, con la faccia a terra. E adesso? Devi fare una scelta. Restare. Chiami un'ambulanza. Soccorri l'uomo, e scopri che non è quello del bar. Ora devi convincere la polizia, tuo marito, la tua famiglia e i tuoi amici che sei innocente. Che eri in pericolo. Che non hai fatto nulla di male. Che è stato un incidente. Riuscirai a dimostrarlo? Scappare. Ti guardi attorno. Nessuno ha visto niente. Te ne vai. E il giorno dopo scopri che l'uomo è morto. E che non era quello del bar. Ora devi solo distruggere tutte le prove che possono collegarti a lui. E mentire, a tutti. A tuo marito, alla tua famiglia, ai tuoi amici. Riuscirai a resistere?