In una ferrara ricca, affascinante ma oppressa dal fascismo, un giovane studente ebreo, voce narrante del romanzo, incrocia il suo destino con quello di athos fadigati, un maturo medico di chiara fama. L'amicizia che nasce fra i due farà scoprire al narratore che dietro tutta la cultura e la raffinatezza del dottor fadigati si cela un abisso di solitudine dovuto alla sua presunta omosessualità. Un peccato che l'italia di allora non contemplava fra quelli che potevano essere redenti. E gli occhiali d'oro dello stimato professionista diventano il simbolo di una diversità sempre meno tollerata, così come l'appartenenza all'ebraismo del narratore, una diversità che non potrà che andare incontro a una catarsi tragica.
Ciò che origliamo da dietro la porta può, a volte, cambiare per sempre la nostra vita. Il protagonista di 'dietro la porta' vive a ferrara e frequenta la prima liceo fra il 1929 e il 1930. Una singolare polarità oppone due suoi compagni di scuola: l'impeccabile, studiosissimo carlo cattolica, 'perfetto in tutto', ammirato e invidiato, e l'insinuante luciano pulga, povero e strisciante. Essere amici di cattolica sarebbe volare troppo vicino al sole, mentre la sgradevole frequentazione con pulga si trasforma gradatamente, per il narratore, in un'intima amicizia, quasi un contagio. Carlo però gli tende un'insperata mano da amico, proponendogli di far cadere il suo falso amico in una trappola: nascosto dietro una porta potrà ascoltare, non visto, tutte le cattiverie che pulga dirà su di lui.
In una ferrara ricca, affascinante ma oppressa dal fascismo, un giovane studente ebreo, voce narrante del romanzo, incrocia il suo destino con quello di athos fadigati, un maturo medico di chiara fama. L'amicizia che nasce fra i due farà scoprire al narratore che dietro tutta la cultura e la raffinatezza del dottor fadigati si cela un abisso di solitudine dovuto alla sua presunta omosessualità. Un peccato che l'italia di allora non contemplava fra quelli che potevano essere redenti. E gli occhiali d'oro dello stimato professionista diventano il simbolo di una diversità sempre meno tollerata, così come l'appartenenza all'ebraismo del narratore, una diversità che non potrà che andare incontro a una catarsi tragica.
Vincitore premio campiello 1969con crudo minimalismo 'l'airone' racconta una giornata di caccia di edgardo limentani, di cui registra il montare lento e inesorabile del disgusto, del suo orrore sordo per l'esistenza. Siamo nell'inverno del 1947, nelle nebbie della bassa, il risveglio di edgardo è all'insegna del fastidio per ogni cosa. Il romanzo - in terza persona - accompagna edgardo nei suoi spostamenti in quella che è l'ultima giornata della sua esistenza, indugiando nel descrivere con tecnica cinematografica i suoi gesti, anche minimi. Tra ferrara, codigoro e le rarefatte atmosfere del po di volano, bassani, dopo la città e la campagna circostante, descrive una terra che vive anche sulle acque, in quello che è forse suo romanzo più esistenzialista. 'l'airone' è il romanzo del dolore definitivo, di un malessere esistenziale onnicomprensivo che pervade ogni aspetto della realtà: l'individuo, i suoi affetti, le cose, la natura.
«da molti anni desideravo scrivere dei finzi-contini – di micòl e di alberto. »pochi romanzi italiani del novecento sono entrati così profondamente nel cuore dei lettori come il giardino dei finzi-contini, un libro che è riuscito a unire emozioni private e storia pubblica, convogliandole verso un assoluto coinvolgimento narrativo. Un narratore senza nome ci guida fra i suoi ricordi d'infanzia, nei suoi primi incontri con i figli dei finzi-contini, alberto e micòl, suoi coetanei resi irraggiungibili da un profondo divario sociale. Ma le leggi razziali, che calano sull'italia come un nubifragio improvviso, avvicinano i tre giovani rendendo i loro incontri, col crescere dell'età, sempre più frequenti. Teatro di questi incontri, spesso e volentieri, è il vasto, magnifico giardino di casa finzi-contini, un luogo che si imbeve di sogni, attese e delusioni. Il protagonista, giorno dopo giorno, si trova sempre più coinvolto in un sentimento di tenero, contrastato amore per micòl. Ma ormai la storia sta precipitando e un destino infausto sembra aprirsi come un baratro sotto i piedi della famiglia finzi-contini.
Premio strega 1956. Cinque storie. Quella di lida mantovani, ragazza madre che sposa un brav'uomo ma non riesce a dargli un figlio; quella del dottor elia corcos, solitario appassionato di scienza che mal sopporta la moglie; quella di geo josz, di ritorno dal lager; quella di clelia trotti, anziana militante socialista morta in carcere durante l'occupazione nazista; il farmacista pino barilari, paralitico, testimone nella notte del dicembre '43 della sanguinosa rappresaglia delle brigate nere contro gli antifascisti. L'edizione delle