Il mondo della bassa, irruente e sanguigno, e i due protagonisti, il parroco don camillo - a volte intemperante nella sua missione pastorale - e il sindaco comunista peppone, pronto a ignorare - nei casi di coscienza - le direttive di partito. Il primo libro della saga di don camillo e peppone comincia nell'immediato dopoguerra: fra rivalità e dispetti continui, sfide etiche e proclami di ultimatum mai eseguiti, guareschi dipinge con grande umanità i conflitti tra stato e chiesa, le passioni politiche e la vita semplice di un immaginario paesello padano
Vincitore premio bancarella 1954nel loro paesello della bassa peppone e don camillo continuano, negli anni dell'immediato dopoguerra, il loro conflitto privato fatto di avventure, vendette, scherzi, strategie opposte e complementari. Perché, si sa, spesso gli estremi sono così estremi che si ricongiungono dall'altra parte. Così può capitare che i due escano dalle cabine elettorali e non si sappia chi abbia fatto la croce sul pci e chi abbia consegnato la scheda bianca, oppure addirittura che nascondano insieme un carro armato, ingombrante ricordo della guerra da poco finita. Le avventure di don camillo e peppone superano le divergenze politiche, le ideologie, la storia e si trasformano oggi in racconti pieni di umanità, in cui riscoprire il valore di un
Ii sindaco peppone un giorno chiede aiuto al curato del paese per incassare dieci milioni vinti al totocalcio. Non può farlo alla luce del sole: cosa direbbero i compagni di un capo comunista che gioca la schedina e vuole tenersi tutto quel denaro? Così don camillo mette in piedi un piano infallibile: ricattare peppone minacciandolo di rivelare il suo segreto, a meno che. A meno che il sindaco non accetti di portarlo con sé in un viaggio d'istruzione nel paradiso dei lavoratori: l'urss. Inizia così l'avventura avvincente di don camillo che, travestito da compagno tarocci, parte alla scoperta della patria gloriosa del socialismo. Tra imprevisti, equivoci, situazioni paradossali, e un peppone sempre più in ansia, guareschi ci regala una favola a tratti commovente che celebra il valore del buon senso e della ragione.
Guareschi è tenente di artiglieria quando, all'indomani dell'8 settembre, rifiuta di giurare fedeltà alla repubblica sociale italiana e viene fatto prigioniero dai tedeschi. Comincia così quella che diventerà l'esperienza più importante della sua vita, che lo trasformerà da semplice umorista in autore capace di uno sguardo profondo e umano sulla realtà e gli individui che lo circondano. Durante l'internamento in germania guareschi decide di tenere un diario, di scrivere storie e aneddoti che legge ai compagni girando di baracca in baracca - per regalare un sorriso, per addolcire la malinconia, per far dimenticare almeno un po' la fame e dare a ciascuno la possibilità di sentirsi ancora libero. La cronaca di anni terribili, arricchita dal tono ironico e delicato del maestro della bassa, ripercorre la vita quotidiana degli internati italiani, riflettendo il valore e la dignità di tutti coloro che sono stati costretti alla prigionia.
Clotilde è bella, stravagante ed eccentrica, ma soprattutto arcimilionaria. È la ragazza più bella e ricca della città di nevaslippe e potrebbe scegliere a suo piacimento tra i numerosi pretendenti, ma per dare un po' di brio alla sua vita pensa bene di innamorarsi perdutamente dell'aristocratico e squattrinato filimario dublè, l'unico uomo di tutta la città che non la vuole, e di farlo rapire. Il rapimento innescherà una vorticosa girandola di eventi in cui - tra crociere di lusso, gambe di legno e grandi rifiuti - l'amore si farà strada e giungerà al trionfo finale.