Un incendio illumina la sera invernale di firenze, devastando la prima stamperia a caratteri mobili della città. Con la vita del tipografo, le fiamme cancellano anche l'opera promessa a lorenzo de' medici: un libro segreto e meraviglioso, impresso con il 'carattere perfetto'. Accorsi sul posto, il magnifico e l'amico pico della mirandola si rendono conto che non si tratta di un incidente: il corpo del tipografo pende dalla macchina per la stampa, la testa imprigionata nel torchio. A complicare il quadro del delitto, l'apparizione nei paraggi di una donna misteriosa che sembra essere la bellissima simonetta vespucci, morta anni prima nel fiore dell'età. Chi mai potrebbe averla richiamata tra i vivi? Pico è scettico. Si chiede se l'opera distrutta non sia l'oscura regola delle ombre, come sembra credere lorenzo de' medici: l'antichissimo rituale che dischiude i cancelli del sepolcro. Un manoscritto passato per le mani di leon battista alberti e scomparso dopo la sua morte. C'è un solo modo per scoprirlo: indagare a roma sulle tracce lasciate dal grande architetto. Su incarico di lorenzo, pico parte per la città eterna deciso a servirsi del suo acume e della sua prodigiosa memoria per trovare una spiegazione razionale a delitti e apparizioni.
Roma, autunno del 1301. Dante alighieri, a capo di un'ambasceria fiorentina, raggiunge la città eterna lungo il tevere. Ma un sinistro presagio grava sul suo arrivo: nel porto di ripetta è stato appena ripescato un corpo straziato, che è solo l'ultimo di una lunga serie di cadaveri svuotati delle viscere e abbandonati nelle acque del fiume. In una roma dove i monumenti del passato sono circondati da terreni incolti e da vicoli formicolanti di plebaglia, dove le famiglie patrizie spadroneggiano indisturbate, dante è costretto a interrompere la stesura del suo poema per indagare sul filo maligno che collega i delitti. Sulla sua strada incontrerà il pittore giotto e il cabalista manoello giudeo, la bellissima poetessa figlia del senatore saturniano spada e un misterioso emissario del khan di persia, ma soprattutto un sarcofago che contiene il corpo straordinariamente ben conservato di una donna e le tracce del segreto capitolo, un ordine occulto che sembra insinuarsi fin nelle stanze papali, e che si riunisce tra le rovine sotterranee di un antico tempio di iside.
Sono una strana coppia di personaggi, ermete cimbro, a metà strada tra il genio e il puro pazzo sconclusionato, e sua figlia amaranta, dal fascino enigmatico, sensuale ed eterea insieme. Si presentano un giorno alla porta di uno scrittore di gialli con il loro curioso segreto. Negli anni venti un diabolico quanto misconosciuto genio matematico, gerolamo martini, avrebbe messo a punto nientemeno che un sistema per sbancare la roulette e vincere così somme favolose giocando nei casinò: la sequenza mirabile. Sfacciatamente decisi a trarne cospicui guadagni, i due chiedono il suo aiuto per rintracciare la formula perduta. Nonostante lo scetticismo iniziale, l'uomo si lascia intrigare dall'intera faccenda, finendo così invischiato in una frenetica caccia al tesoro attraverso i decenni che, tra finti nani acrobati e misteriosi frati, cospiratori, alchimisti e assassini, arriva fino a d'annunzio e all'impresa di fiume. Non immaginano gli incauti che non è il numero, ma il male a governare il ritmo della sequenza mirabile.
Nel 1300 dante alighieri viene nominato priore di firenze. È la carica più alta della città e comprende, oltre alla gestione della cosa pubblica e della politica cittadina, anche il comando delle milizie. Proprio in questa veste dante viene chiamato a indagare sulla misteriosa morte di un artigiano, lasciato morire con il volto coperto di calce viva ai piedi della sua ultima opera, un enorme mosaico che rappresenta le ere dell'uomo. Convinto che dietro il delitto si nasconda una macchinazione politica, dante segue un'indagine nelle pieghe di una firenze corrotta e multiforme, svelando alla fine un segreto capace di cambiare la storia.