Un diavoletto dai mille giochi di prestigio conduce roberto, un ragazzino che odia la matematica perché insegnata male da un professore antipatico, alla scoperta del paese incantato dei numeri. E il mondo della matematica diventa fantasioso come una fiaba. Età di lettura: da 11 anni.
Roberto odia qualsiasi cosa abbia a che fare con la matematica, la trova arida e incomprensibile, e per di più comincia a sognarla! Una notte gli compare in sogno persino un ometto rosso e irascibile che si dichiara 'mago dei numeri'. Ma proprio con lui roberto, notte dopo notte, vivrà avventure divertenti, imprevedibili e avvincenti. Ogni volta il luogo è diverso: un bosco di uno giganteschi, un campo di patate infinitamente grande, un immenso deserto senza ombra né acqua. E ogni volta propone a roberto stupefacenti esplorazioni e scoperte nell'universo della matematica, che non è poi così noioso come molti pensano. Età di lettura: da 10 anni.
Un diavoletto dai mille giochi di prestigio conduce roberto, un ragazzino che odia la matematica perché insegnata male da un professore antipatico, alla scoperta del paese incantato dei numeri. E il mondo della matematica diventa fantasioso come una fiaba. Età di lettura: da 11 anni.
La sera del 3 febbraio 1933, a berlino ebbe luogo una cena a suo modo storica: adolf hitler incontrò per la prima volta nella sua veste di neo-cancelliere i maggiori esponenti della reichswehr. Fra questi, discendente di un'antica famiglia aristocratica, il generale kurt von hammerstein-equord, che durante la repubblica di weimar aveva fatto una brillante carriera sino a diventare nel 1930 - capo di stato maggiore dell'esercito tedesco. Un uomo di destra, che considerava hitler un confusionario non particolarmente pericoloso. Nel corso della cena, tuttavia, il führer espose senza mezzi termini quali erano i suoi veri obiettivi: instaurazione di una dittatura all'interno del paese, ricerca di 'spazio vitale' a oriente. Il discorso di hitler fece radicalmente cambiare opinione a hammerstein che un anno dopo rassegnò le dimissioni: da quel momento in poi divenne - pur nella più assoluta segretezza - il punto di riferimento della resistenza anti-hitleriana che condusse al fallito attentato del 20 luglio 1944. La moglie e i sette figli sono gli altri protagonisti di questa straordinaria vicenda non solo tedesca: i maschi sono tutti coinvolti in forme di resistenza, vivono in clandestinità, le figlie si legano al partito comunista. Nell'ultima parte del libro l'autore accosta narrazioni, 'chiacchierate' postume con i protagonisti, commenti su fatti storici, documenti d'archivio in gran parte inediti.
La sera del 3 febbraio 1933, a berlino ebbe luogo una cena a suo modo storica: adolf hitler incontrò per la prima volta nella sua veste di neo-cancelliere i maggiori esponenti della reichswehr. Fra questi, discendente di un'antica famiglia aristocratica, il generale kurt von hammerstein-equord, che durante la repubblica di weimar aveva fatto una brillante carriera sino a diventare nel 1930 - capo di stato maggiore dell'esercito tedesco. Un uomo di destra, che considerava hitler un confusionario non particolarmente pericoloso. Nel corso della cena, tuttavia, il führer espose senza mezzi termini quali erano i suoi veri obiettivi: instaurazione di una dittatura all'interno del paese, ricerca di