La storia di zeno cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. E' il capolavoro di svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
La storia di zeno cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. È il capolavoro di svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
A trentacinque anni emilio brentani vive un'esistenza grigia accanto alla sorella amalia, una donna semplice e buona, ma non più giovane né bella finché incontra angiolina una vitale e 'facile' popolana con cui intreccia una relazione. Emilio attribuisce a questo rapporto un significato che l'indole morale della ragazza non sa sostenere. L'amico balli viene coinvolto nella vicenda e angiolina ne diventa l'amante. Amalia se ne innamora nascostamente; quando il suo sentimento viene scoperto, sentendosi frustrata e derisa si stordisce con l'etere e ne muore. Emilio, completamente vinto dalle vicende, rinuncia a sentirsi vivo e sceglie 'la senilità', rinunciando così anche alle emozioni e ai sentimenti.
«centro dei suoi sogni era lui stesso, padrone di sé, ricco, felice. »una vita avrebbe dovuto intitolarsi, significativamente, un inetto: abulico, inadatto alla vita e incapace di sollevarsi al di fuori di una sterile quanto vaga ambizione è infatti il protagonista, alfonso nitti, piccolo impiegato della banca maller, giunto a trieste da un paesino della campagna. Qui conduce un'esistenza meschina, tra le piccole rivalità d'ufficio e la quotidianità banale della casa presso cui è pensionante, quella dei lanucci. L'incontro con annetta, la figlia del suo principale, sembra segnare una svolta. Primo romanzo di svevo, una vita riecheggia la condizione dell'autore, impiegato di banca dalle velleità letterarie, ma con la sua straordinaria capacità di introspezione e analisi psicologica esce dai confini del biografismo per delineare un magistrale ritratto della condizione umana.