Peter pan, il ragazzo che non vuole crescere, ha il potere di volare e vive in un'isola magica. Ma è affascinato dalle storie della buonanotte che mary darling racconta ai suoi figli e di sera va a trovarli nella loro casa a londra. Durante una delle sue visite notturne perde la sua ombra, e quando wendy, la figlia di mary, gliela ricuce addosso, il ragazzo la invita a volare con lui verso il paese-che-non-c'è. 'un po' di polvere di fata, un pensiero felice, e via che si va'. Seguendo il misterioso e sfuggente ragazzo, wendy e i suoi fratelli andranno incontro a mille peripezie, ai perfidi dispetti di campanellino, alla minaccia del temibile capitan uncino e dei pellerossa. Nella fantastica isola che non c'è conosceranno il mondo delle fate, la laguna delle sirene e il popolo dei bambini smarriti, bambini che come peter pan hanno deciso di non voler mai abbandonare l'incoscienza e la meraviglia dell'infanzia. Per più di un secolo le avventure di peter pan hanno conquistato generazioni di lettori e continuano ad affascinare tutti i bambini e moltissimi adulti, perché rimangono nel cuore come una riserva di polvere fatata, per volare sulle ali dell'immaginazione, ognuno verso il proprio, personale, paese-che-non-c'è. Età di lettura: da 8 anni.
Il 27 dicembre 1904, il teatro duke of york di londra mise in scena la commedia 'peter pan. The boy who wouldn't grow up' dello scrittore scozzese barrie. Fu un trionfo. Ma anche l'inizio di un equivoco. Le successive rielaborazioni letterarie operate dallo stesso barrie offuscarono infatti la carica 'demoniaca' del testo teatrale. L'androgino peter incarna l'immaturità, l'archetipo di un 'complesso' che affligge una consistente parte di individui moderni (tanto che c'è stato chi ha definito il fenomeno 'sindrome di peter pan'). È anche il simbolo svolazzante del sogno utopico, come vita e come nulla. Viene qui tradotto per la prima volta in italiano il testo teatrale che ha dato origine al ciclo di peter pan. Si ha così l'occasione di scoprire un testo profondo e complesso, a volte ironico, estremamente bello, lontano dal classico stereotipo del 'libro per bambini'.