Eravamo tutti in rotta di collisione l'uno verso l'altro, inevitabilmente. Ci sono persone che sono destinate a stare nella stessa storia. 'straordinario. ' - the new york times 'questo libro vi convincerà di quanto meravigliose sappiano essere le parole. ' - the guardian 'ci sono volte in cui sei così rapito da un libro che perdi la fermata del tram. Con ti darò il sole ho visto la mia fermata, ma non sono sceso apposta per continuare a leggere. ' - the daily beast 'travolgente come un uragano. ' - huffington post 'una scrittura che scintilla. ' - kirkus reviews solo un paio d'ore dividono oah da jude, ma a guardarli non si direbbe nemmeno che sono fratelli: se noah è la luna, solitaria e piena di incanto, jude è il sole, sfrontata e a proprio agio con tutti. Eppure i due gemelli sono legatissimi, quasi avessero un'anima sola. A tredici anni, su insistenza dell'adorata madre stanno per iscriversi a una prestigiosa accademia d'arte. Tecnicamente è noah ad avere il posto in tasca – è lui quello pieno di talento, il rivoluzionario, l'unico che nella testa ha un intero museo invisibile – e invece in un salto temporale di tre anni scopriamo che è jude ad avercela fatta, ma anche che i due fratelli non si parlano più, che noah ha smesso di dipingere, che si è normalizzato, e che jude si è ritirata dal mondo che tanto le calzava a pennello. Cos'ha potuto scuotere il loro legame così nel profondo? In un racconto a due voci e a due tempi, noah e jude ci precipitano tra i segreti e le crepe che inevitabilmente si aprono affacciandosi all'età adulta, ma anche nelle coincidenze che li risospingono vicini, laddove, forse, il mondo può ancora essere ricucito.